È stato appena rilasciato il nuovo ranking sulle migliori blockchain secondo il CCID (China Electronics Information Industry Development Research Institute) ed ancora una volta EOS domina la classifica dell’ente della Cina.
EOS è al primo posto praticamente da sempre in questa classifica in cui vengono valutate diverse blockchain, 37 per la precisione.
Ricordiamo che la ricerca prende in considerazione diversi parametri, quali:
- Basic Technology: si prendono in esame la funzionalità, le performance, la sicurezza e il grado di decentralizzazione della blockchain. Questo ha un peso del 64%;
- Applicability: si concentra sullo sviluppo dei nodi, dei wallet, il supporto degli sviluppatori e l’implementazione delle applicazioni. Questo ha un peso percentuale pari al 20%;
- Creativity: si focalizza l’aspetto sulla continua innovazione, l’impatto del codice e gli aggiornamenti dello stesso. Questo parametro ha un peso del 16%.
EOS domina la classifica CCID
Al primo posto troviamo, come detto, la blockchain di EOS, sinonimo di affidabilità e non solo. Tra l’altro, buona parte dei Block Producers (BP) sono situati in Cina dimostrando come questa blockchain possa essere il punto di riferimento nel paese.
In seconda posizione troviamo invece la blockchain di Ethereum (ETH) che al momento si trova ad affrontare diversi problemi, sia per il costo del gas che per i problemi con la testnet di ETH 2.0. che non ne vuole sapere di funzionare.
Sul podio troviamo poi anche IOST che sale in classifica, anche per il fatto che sta facendo passi da gigante nel settore della finanza decentralizzata (DeFi) con un fondo da 1 milione di dollari. Presto IOST avrà la sua prima applicazione decentralizzata (dApp) in ambito DeFi.
Le successive posizioni sono occupate, in ordine, da Tron (TRX), NEO, Cosmos, Qtum, BitShares, XLM e Dash.
Scende ancora Bitcoin che si ferma alla posizione 14.
Tra le peggiori crypto invece troviamo IOTA, Cardano, Decred e ByteCoin. Gli sforzi a livello di novità non sembrano sortire nessun effetto e si confermano le peggiori blockchain di questo panorama, almeno a detta di questo studio cinese