Coinbase Pro ha comunicato ieri che gli utenti dovranno iniziare a pagare le fee di commissioni della rete di Ethereum, motivazione giustificata dal fatto che nell’ultimo periodo il costo delle stesse è diventato molto elevato anche per colpa di Uniswap.
Starting today, Coinbase Pro will pass along network fees directly to our customers. These fees (sometimes referred to as “gas fees” on the Eth blockchain) are paid directly to crypto miners that process transactions and secure the respective network. https://t.co/hcuPoejwCz
— Coinbase Pro (@CoinbasePro) September 17, 2020
Solo nella giornata di ieri, infatti, con l’airdrop del token UNI a tutti gli indirizzi che hanno interagito con la piattaforma di Uniswap, si è raggiunto un gas di 800 Gwei proprio perché la gente era occupata a fare il claim del token per spostarlo e in certi casi venderlo.
Coinbase lista token DeFi per frenare Uniswap
Nella lotta tra Uniswap e Coinbase per la supremazia dei volumi, l’exchange ha deciso di listare diversi token DeFi già presenti sul DEX.
L’exchange Coinbase ha infatti annunciato ieri sera il listing sia del token Loopring (LRC) che di Yearn Finance (YFI), che sono già ora disponibili sulla piattaforma di trading.
Da ieri è possibile comprare, vendere, ricevere e salvare entrambi gli asset sia su Coinbase che anche sulle relative applicazione per smartphone iOS ed Android, disponibili per tutte le regioni supportate tranne che per lo Stato di New York.
Ricordiamo che solo una settimana fa Coinbase aveva annunciato il listing di Yearn Finance sulla piattaforma professione di Coinbase Pro, quindi era nell’aria il listing di questo token.
Questi asset non rientrano però in quelli che avevano preventivato di listare sulla sua piattaforma, come Balancer, Curve, tBTC, wBTC ed altri ancora, parliamo di ben 19 asset che erano stati scelti un paio di mesi fa. Questo dimostra che ci sono altri parametri che vengono presi in considerazioni per il listing.
Se da un lato abbiamo un token interessante come potrebbe essere quello di Loopring, dall’altra abbiamo un token che è stato definito inutile e senza valore dagli stessi sviluppatori del progetto, quindi possiamo dedurre che Coinbase abbia fatto questa mossa per trarne un vantaggio economico piuttosto che supportare un progetto solido e valido.