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California: prese di mira 11 aziende crypto come schemi Ponzi e Piramidali

In California, il Department of Financial Protection and Innovation (DFPI) è intervenuto prendendo di mira 11 aziende crypto perché definite schemi Ponzi e Piramidali. 

California e il giro di vite sulle 11 società crypto truffaldine

Il Department of Financial Protection and Innovation (DFPI) ha pubblicato un comunicato stampa in cui annuncia di aver emesso ordini contro 11 diverse entità alimentate da criptovalute per violazioni delle leggi californiane sui titoli.

“Abbiamo emesso ordini contro 11 società per violazioni delle leggi sui titoli della California. “Queste azioni proteggono i consumatori e assicurano che la California rimanga il luogo più importante a livello mondiale per l’avvio e la crescita di società di criptovalute responsabili”, ha dichiarato il commissario Hewlett.”

Nello specifico, nove di queste società avrebbero sollecitato fondi dagli investitori per negoziare criptovalute per conto degli investitori, mentre una avrebbe sollecitato risorse crypto per sviluppare un software metaverso e un’altra ha affermato di essere una piattaforma di finanza decentralizzata, o DeFi.

Sono 11 attività definite dallo DFPI come schema Ponzi, in quanto i fondi raccolti dagli investitori servivano per pagare i presunti profitti ad altri investitori, e anche come schema Piramidale, in quanto ogni società offriva un programma di referral. 

California: chi sono le 11 società crypto prese di mira dal DFPI

Seguendo il comunicato stampa, il DFPI elenca i nomi delle 11 società crypto con schema Ponzi e Piramidale, che si sono sviluppate nei settori di trading di criptovalute, DeFi e sviluppo di software di metaverso. Ecco i loro nomi: 

  • Cryptos OTC Trading Platform Limited o COTP;
  • Elevate Pass LLC;
  • GreenCorp Investment LLC; 
  • Metafiyielders Pty Ltd d/b/a Metafi Yielders; 
  • Pegasus; 
  • Polinur ME Limited;
  • Remabit; 
  • Sity Trade; 
  • Sytrex Trade; 
  • Vexam Limited; 
  • World Over the Counter Limited o World OTC.

A tal proposito, il Commissario del DFPI Clothilde Hewlett ha dichiarato:

“Il DFPI continuerà a proteggere i consumatori e gli investitori californiani dalle truffe e dalle frodi legate alle criptovalute. Queste azioni non solo proteggono i consumatori, ma assicurano anche che la California rimanga il luogo principale a livello mondiale per l’avvio e la crescita di società di criptovalute responsabili”.

La tipologia delle 11 aziende è quella che già dal 2018, dopo il primo ATH – All Time High di Bitcoin a 20.000$ e l’avvento delle ICO – Initial Coin Offering -, avevano invaso il web: le HYIP

In pratica, le HYIP sono vere e proprie frodi di investimento che promettono rendimenti elevati a basso rischio e troppo consistenti, fornendo pochi o finti dettagli sul team che gestisce l’investimento. 

Il nuovo quadro legislativo californiano sulle criptovalute

Quest’azione da parte del DFPI è una conseguenza di quello che è successo lo scorso maggio 2022, quando il Governatore della California, Gavin Newsom, aveva firmato l’ordine esecutivo per costruire ufficialmente un quadro per l’uso delle crypto nel Paese.  

Tale quadro legislativo sulle criptovalute vede proprio il DFPI incaricato di avviare azioni esecutive per fermare le violazioni delle leggi finanziarie dei consumatori e per aumentare la consapevolezza dei californiani sui benefici e rischi associati ai prodotti e servizi legati alle crypto. 

Non solo, anche l’Office of Business and Economic Development (GO-Biz) è chiamato a collaborare col DFPI, insieme all’Agenzia per le imprese, i servizi ai consumatori e l’edilizia abitativa (BCSH)

L’ordine esecutivo emesso in maggio in California è in linea con la proposta dell’amministrazione Biden di marzo di esaminare i rischi e benefici delle crypto. 

Crypto e schemi Ponzi: l’associazione di Jamie Dimon, CEO di JP Morgan

Di recente, in un’audizione al Congresso degli Stati Uniti, Jamie Dimon, CEO di JP Morgan Chase, ha affermato che secondo lui le crypto sono degli schemi Ponzi decentralizzati.”

Ennesima critica contro le crypto del confuso CEO di JP Morgan che, tempo fa, era arrivato ad affermare che Bitcoin non avesse valore e mettendo in dubbio la fornitura limitata della regina delle crypto, indicando che il numero di BTC in circolazione sarebbe stato superiore a 21 milioni di BTC dichiarati dal protocollo. 

Eppure, nonostante questa sua avversione al mondo crypto, Dimon pare essere un grande fan della blockchain e della finanza decentralizzata. Eh sì, perché se da un lato piovono critiche, dall’altro si fa affari col “nemico”. 

E infatti, la più grande banca d’affari al mondo ha coniato la propria valuta digitale, la JPM Coin e ha inaugurato un lounge nel metaverso. 

L’evoluzione delle truffe: dai call center alle piattaforme web

Mentre la California agisce contro gli schemi Ponzi e Piramidali, e il CEO di JP Morgan esprime le sue affermazioni avverse al mondo crypto seppur operando nel settore, c’è da sottolineare come le truffe si sono evolute, passando dai call center alle piattaforme web. 

E infatti, pare proprio che il sistema sia cambiato: mentre prima erano i call center, centralinisti, ma anche la TV a diffondere la truffa, in stile Wanna Marchi, ora è diventato tutto più smart e tecnologico e, per certi versi, anche più semplice per i truffatori. 

Analizzando i lavori dietro le HYIP, infatti, basta un sito web, due o tre influencer del settore (spesso a loro insaputa), e un progetto più o meno credibile e il gioco è fatto.

In questo senso, i dati sulle truffe nel 2021 a livello globale pare abbiano reso ai loro autori circa 6,2 miliardi di dollari, mentre nei primi 8 mesi del 2022 lo stesso dato pare essere maggiore, nonostante il lungo inverno crypto. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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