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Lo stato del mercato dopo il fallimento di FTX

Dopo il fallimento di FTX, l’exchange di cui il CEO era Sam Bankman-Fried, molte sono le vicissitudini che si sono svolte nel comparto blockchain. Ad esempio, Bitget, l’exchange dei derivati di criptovalute leader del settore, ha registrato una forte crescita della quota di mercato nonostante le turbolenze dello stesso. 

Oppure, seppur in un primo momento, in Binance, l’exchange di fama mondiale di cui CEO è Changpeng Zhao, sono aumentati i prelievi dopo il fallimento di FTX. Lo stesso CZ, infatti, si era trovato d’accordo nel rendere pubblica la Prova delle Riserve degli Exchange al fine di tutelare e tranquillizzare gli investitori. 

Tuttavia, purtroppo, dopo l’implosione di FTX molte altre società si sono trovate costrette a dichiarare bancarotta, tra cui BlockFi. 

La situazione di Bitget: nonostante il fallimento di FTX resiste e cresce 

Nonostante il grave inverno crittografico affrontato dall’intero comparto, l’exchange Bitget è entrato nella Top 3 delle Borse di derivati, con un aumento di 2,6 volte della quota di mercato. 

Bitget, dunque, è diventato uno dei primi tre exchange di criptovalute al mondo nel settore dei derivati grazie a enormi risultati, come l’aumento della quota di mercato di 2,6 volte e gli 8 milioni di utenti registrati in oltre 100 Paesi a livello globale. 

Come sappiamo, il 2022 è stato uno degli anni più difficili per l’industria delle criptovalute, che ha visto il fallimento di Terra LUNA e FTX, cancellando di conseguenza oltre 2.000 miliardi di dollari dal mercato delle criptovalute. 

Tuttavia, nonostante le difficoltà del mercato, Bitget è cresciuta sotto tutti i punti di vista. Infatti, negli ultimi 12 mesi l’azienda ha fatto grandi passi avanti nella costruzione del team, del marchio e dell’attività. 

Ad esempio, secondo l’ultimo rapporto TokenInsight, la quota di mercato di Bitget nel mercato dei derivati è aumentata dal 3% all’11% dopo il crollo di FTX. Inoltre, vi è stato oltre il 300% di aumento del volume totale delle transazioni, con la popolarità dei prodotti di copy trading.

Non solo, la forza lavoro è cresciuta da appena 200 persone all’inizio del 2022 a oltre 1100 dipendenti nel gennaio 2023. Tutto ciò grazie anche all’offerta di punta della piattaforma, One-Click Copy Trade.
La quale, a partire dal dicembre 2022, ha attirato più di 80.000 trader e oltre 338.000 follower con più di 42 milioni di operazioni redditizie, guidando il settore nel mercato del copy trading.

Tra tutti gli exchange interessati dopo il crollo di FTX, solo Bitget ha registrato un aumento significativo dell’open interest, passando da 841 milioni di dollari a 3,74 miliardi di dollari, con un incremento totale del 344%. 

Gracy Chen, managing director di Bitget, ha dichiarato in merito: 

“I nostri risultati dell’anno sono a dir poco notevoli e ci rendono un cavallo nero di fronte agli eventi del cigno nero. Anche se nel settore si sono verificati alcuni eventi negativi, Bitget è rimasta costante nella sua crescita e ha colto questa opportunità per rafforzare ulteriormente le proprie capacità.” 

La Prova delle Riserve degli exchange: Bitget e Binance 

Inoltre, data proprio la situazione che ha portato al crollo della piattaforma di SBF, Bitget sta salvaguardando i fondi degli utenti sulla piattaforma con una serie di politiche di sicurezza, tra cui un fondo di protezione da 300 milioni di dollari, un servizio di custodia dei fondi, con l’impegno di essere completamente riservato dal modello Merkle Tree Proof of Reserves.

Come accennato prima, anche il famoso exchange Binance in un primo momento ha visto un notevole aumento dei prelievi sulla piattaforma in seguito al crollo di FTX. Tuttavia, l’exchange di CZ è un altro ottimo esempio di piattaforma che ha continuato a funzionare normalmente nonostante il calo dei prezzi degli asset digitali. 

Infatti, seppur Binance ha visto un “leggero aumento dei prelievi”, secondo le dichiarazioni di Zhao, ciò era in linea con l’attività tipica durante i periodi di declino del mercato delle criptovalute.

Infatti, CZ aveva affermato quanto segue: 

“Ogni volta che i prezzi scendono, assistiamo a un aumento dei prelievi. È abbastanza normale.”

Questo perché, a differenza di molte altre piattaforme, Binance non ha visto l′80% prelevato dai suoi cold wallet o il 50% dei fondi che fluiscono dalla loro piattaforma. Tornando, invece, al discorso della Prova delle Riserve, vediamo che, a dicembre, l’exchange ha reso pubblici i dettagli sui suoi indirizzi di portafoglio crittografico. 

Binance aveva infatti assunto una società di contabilità esterna per preparare il suo rapporto di Proof of Reserve (PoR), che copre la parte delle sue attività e passività, compresa una piccola parentesi sui dati finanziari. 

Tuttavia, poco dopo il Proof of Reserve di Binance è stato cancellato dal sito. La notizia ha naturalmente generato un certo panico negli investitori della grande piattaforma di exchange. Ad aggiungersi, il fatto che CZ non avesse rilasciato dichiarazioni in merito.

Il CEO di Binance, però, è stato chiaro nello spiegare che tutti gli investitori dovrebbero fidarsi delle blockchain, poichè sono grandi raccoglitori di informazioni sicuri ed affidabili.

Bancarotta per Celsius e BlockFi 

Verso l’inizio di dicembre, purtroppo, a causa del crollo di FTX, BlockFi è stata una delle società a dichiarare bancarotta. La società, infatti, che nello specifico si occupa di prestiti in criptovalute, ha avuto un anno piuttosto complicato, come del resto tutto il settore. 

Infatti, BlockFi ha prima annunciato l’interruzione delle attività finanziarie, dichiarando che la sua principale priorità rimane fare i migliori interessi dei clienti, e che il processo di bancarotta, che è trasparente, è la soluzione ideale per andare avanti.

Qualche mese prima, a luglio precisamente, anche Celsius ha avviato la procedura fallimentare. In questo caso, la principale causa del collasso della piattaforma è stata l’implosione dell’ecosistema Terra Luna, avvenuto a maggio dello stesso anno. 

Ad ogni modo, la situazione del mercato crypto a seguito del crollo di FTX non si pensa possa essere un fenomeno sistemico o che l’universo delle criptovalute abbia problemi di carattere sistemico.

Naturalmente, alcuni investitori di private equity hanno indubbiamente perso denaro con questa singola società, ma si stima che la questione non si estenda oltre. Il Bitcoin e, più in generale l’universo delle criptovalute, stanno vivendo un momento di forte tensione, ma ciò non invalida il concetto dietro il comparto blockchain. 

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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