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Le azioni di Coinbase volano dopo che aver raggiunto un accordo di sorveglianza per 5 ETF su Bitcoin spot

Le azioni di Coinbase continuano a registrare candele verdi sul Nasdaq dopo che l’exchange ha raggiunto un accordo di sorveglianza con la CBOE per 5 differenti applicazioni ETF spot su Bitcoin.

Nell’ultimo mese le quotazioni di COIN sono salite del 70% cambiando totalmente il sentiment degli investitori, precedentemente spaventati a causa dei bombardamenti legali della SEC.

Vediamo insieme tutti i dettagli.

ETF spot Bitcoin: raggiunto accordo di sorveglianza con la Cboe per Coinbase

Ieri, l’exchange di criptovalute Coinbase ha raggiunto un accordo di sorveglianza con il “Chicago Board Options Exchange” (CBOE) BZX per quanto riguarda 5 diverse applicazioni per il lancio di un ETF spot di Bitcoin.

La società, gestita dal suo CEO Brian Armstrong, diventa così partner ufficiale di hedge fund come Fidelity, WisdomTree, VanEck, Invesco e 21Shares che hanno scelto il CBOE come mercato ufficiale per le richieste di un prodotto finanziario sulla principale criptovaluta.

Gli emendamenti presentati rispecchiano in toto quanto pubblicato da BlackRock e Valkyrie per la loro personale richiesta di un ETF spot su Bitcoin al mercato rivale Nasdaq, dove anche qui Coinbase viene nominata come controparte della sorveglianza.

La scelta di selezionare l’exchange americano come partner per il SSA di tutti questi fondi di investimento deriva dal fatto che Coinbase ricopre un ruolo centrale nel mondo del trading di criptovalute negli Stati Uniti.

Pensate che solo a maggio, la piattaforma di scambi gestita da Brian Armstrong ha gestito circa la metà di tutte le operazioni spot su Bitcoin eseguite negli USA.

Questa notizia ha sollevato gli umori degli investitori che operano nel settore crypto, portando le azioni COIN a registrare performance fuori dall’ordinario.

Se gli ETF presentati dalle società di gestione patrimoniale e dagli hedge fund dovessero essere approvati, Coinbase ricoprirà un ruolo cruciale nella gestione degli scambi e nella sicurezza delle operazioni contro le manipolazioni di mercato.

In merito a tutto ciò, James Seyffart, analista di Bloomberg Intelligence ha affermato che il Nasdaq sembra essere più avanti rispetto al CBOE per un’eventuale approvazione, visto che BlackRock ha presentato domanda per prima, raggiungendo “un accordo sui termini” con Coinbase già l’8 giugno.

Mark Yusko, fondatore di Morgan Creek Capital, è d’accordo con Seyffart: in un podcast di “On The Margin” ha dichiarato che anche secondo lui BlackRock ha un vantaggio temporale  e che la SEC potrebbe consentirgli lanciarsi per prima 

Non è dello stesso parere, invece, Matthew Sigel, capo della ricerca sugli asset digitali di VanEck, il quale pensa che la SEC dovrebbe approvare tutte le proposte in un colpo solo.

Queste le sue parole in un suo tweet:

“Date le domande ETF quasi identiche presentate, riteniamo che tutti gli emittenti dovrebbero avere la stessa tempistica per un ETF spot bitcoin”

Analisi azioni Coinbase: il rally dopo le diverse applicazioni per un ETF spot di Bitcoin

Il successo di Coinbase in queste “vicende istituzionali” relative alle applicazioni per un ETF spot su Bitcoin, si sono tramutate in un forte rialzo dei prezzi per le azioni della compagnia.

COIN, titolo quotato al Nasdaq con una capitalizzazione di 20 miliardi di dollari, sta segnando in questo momento la quinta candela settimanale verde consecutiva, in una price action estremamente bullish.

Dal 13 giugno, le azioni dell’exchange di criptovalute sono aumentate di valori di circa il 70%, dopo aver perso terreno per via della causa legale intentata dalla SEC nei suoi confronti.

Il 6 giugno, infatti, la Securities and Exhange Commission,  ovvero lo stesso ente federale che ora deve decidere se approvare o meno un ETF spot su Bitcoin, aveva citato in giudizio Coinbase per aver violato alcune leggi sui titoli e non aver adempiuto a disposizioni di registrazione.

In particolare la società statunitense non avrebbe mai registrato il servizio di staking ed avrebbe permesso ai propri clienti di fare trading con titoli non autorizzati, essendo stati etichettati come security.

Nonostante lo spavento iniziale, le quotazioni di COIN hanno recuperato velocemente ribassi di quei giorni ed ora sono in rialzo del 50% dal momento in cui la SEC ha intrapreso la strategia delle vie legali.

Grafico giornaliero del prezzo delle azioni di Coinbase (COIN)


Sembra come se gli investitori stiano dando ragione all’exchange, che grazie al supporto dei colossi finanziari come Blackrock, sta vincendo la sua personale battaglia.

Il mondo della finanza crede che un ETF spot su Bitcoin potrà davvero essere approvato e che Coinbase sarà verosimilmente la controparte che si occuperà della sorveglianza e dell’impedimento di manipolazioni sul trading.

A tal proposito Eric Balchunas, analista senior di Bloomberg, crede che sia il 50% di probabilità per l’approvazione di un ETF spot su Bitcoin, e che Grayscale abbia, invece, il 70% di probabilità di vincere la sua personale causa con la SEC.

Mentre si fanno sempre più concreti scenari positivi come quelli appena citati, e mentre le azioni di Coinbase vanno “to the moon”, c’è chi sta vendendo periodicamente il titolo sul Nasdaq a colpi di milioni di dollari.

Si tratta proprio di Brian Armstrong, CEO della piattaforma di scambi, che nella scorsa settimana ha venduto circa 5,8 milioni di dollari in COIN, unendosi insieme ad altri 3 esecutivi che stanno adottando la stessa strategia.

Un exchange per clienti Istituzionali

Già da prima della collaborazione con diversi hedge fund e fondi di gestione patrimoniale per la questione di un ETF spot su Bitcoin, Coinbase era percepita come una società estremamente compliance e focalizzata sui servizi per clienti istituzionali.

Ora, dopo che è stata selezionata come controparte di sorveglianza per il Chicago Board Options Exchange, il rapporto si è intensificato ancora di più.
A differenza di altri exchange di criptovalute, dove la maggior parte dei ricavi deriva dal trading di retail, Coinbase ha preferito concentrarsi su soggetti con portate finanziarie più elevate.

Pensate che nel Q1 2023 i clienti istituzionali hanno rappresentato per Coinbase l’85% del volume registrato sulla piattaforma, con scambi pari a 124 miliardi di dollari su un totale di 145.

I retail sono stati più importanti per le revenue dell’azienda durante il 2021, anno della bull run del crypto, dove questi hanno rappresentato mediamente circa il 30% dei volumi in ogni trimestre, confermando comunque la presenza minore rispetto a soggetti istituzionali.

Il 2022 ha visto una diminuzione del volume totale registrato da Coinbase, che ha segnato ovviamente profitti minori rispetto l’anno precedente, in linea con tutti gli exchange del settore.

Ad ogni modo, nonostante il ridimensionamento del mercato, sono comunque rimaste elevate le metriche relative al numero di transazioni effettuate e di nuovi utenti verificati.

Questi dati sono positivi e mostrano come ci sia sempre stata una base di interesse che non ha abbondato il settore neanche durante il pieno dell’inverno crypto.

Probabilmente i numeri dell’azienda voleranno qualora dovesse essere approvato un ETF spot, sia esso nel Nasdaq o nel CBOE, o comunque sia quando il mercato delle criptovalute tornerà alla sua fase toro.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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