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Ripple (XRP) e la folle quotazione su Gemini: toccato il prezzo di 50 dollari per qualche secondo

Ieri, il token di Ripple, XRP, ha registrato delle quotazioni del tutto erronee sulla piattaforma Gemini rispetto al suo valore reale nei principali mercati spot crypto.

In seguito al successo di Ripple nella causa legale contro la SEC, l’exchange di proprietà dei fratelli Winklevoss ha deciso di relistare XRP e permettere il trading ai propri clienti.

Il risultato è stato che la criptovaluta ha toccato un prezzo di 50 dollari per qualche secondo, vista la bassa liquidità sul mercato.

Vediamo insieme tutti i dettagli della vicenda.

Ripple: Gemini relista il token XRP ed osserva prezzi sballati durante il primo giorno di negoziazioni

Ieri l’exchange di criptovalute Gemini ha annunciato di aver relistato la criptovaluta Ripple (XRP) dopo che l’aveva rimossa diversi mesi fa a causa di problemi di compliance con le normative degli Stati Uniti.

A dicembre 2020 infatti la moneta era stata infatti identificata come “security” da parte della Securities and Exchange Commission, ente federale statunitense preposto alla vigilanza dei mercati finanziari.

Dopo l’ultima vittoria in tribunale da parte di Ripple, in cui il giudice Annalisa Torres ha sentenziato che XRP non rappresenta una forma di investimento security (con la causa ancora aperta) l’exchange dei fratelli Winklevoss ha deciso di riaprire il trading della moneta.

La bassa liquidità su Gemini tuttavia, ha creato i presupposti per dei prezzi totalmente sballati rispetto al valore registrato sulle altre borse valori crypto.

Sui principali mercati come Binance, Coinbase e Kraken XRP ha segnato un prezzo più o meno stabile a 0,63 dollari per tutta la giornata di ieri.

Su Gemini invece, a partire dalle ore 20.30 i prezzi della moneta crittografica hanno iniziato a discostarsi in maniera significativa dal proprio benchmark.

ripple xrp gemini

La cosa più folle in tutta questa vicenda è che per qualche secondo XRP ha toccato un prezzo di 50 dollari. La capitalizzazione di mercato di Ripple ha superato quella di Bitcoin per qualche istante raggiungendo quota 2.639 miliardi di dollari.

Ovviamente questi risultati sono totalmente fittizi in quanto nessuno era realmente disposto a comprare la valuta a quel prezzo. 

L’exchange dei fratelli Winklevoss ha dovuto bloccare le attività di compravendita per qualche minuto per ripristinare tutti i valori correttamente.

I sostenitori del progetto crypto hanno colto l’occasione per gridare al “to the moon” ironizzando sul fatto che 50 dollari fosse il target di prezzo nel breve periodo per XRP.

Attualmente la valuta registra un valore di 0,63 dollari, in linea con il resto delle piazze affari crittografiche.

Il concetto della liquidità nei mercati crypto

Il prezzo assurdo raggiunto da Ripple (XRP) sull’exchange Gemini nella giornata di ieri è rappresentativo del fatto che la presenza di poco denaro come base per gli scambi può portare ad alterazioni dei prezzi degli asset.

La liquidità all’interno di un mercato di scambi, che sia decentralizzato o centralizzato, è fondamentale affinchè l’esperienza di trading degli utenti sia fluida e priva di spiacevoli sorprese.

Nel caso dei CEX come Gemini, l’assenza di una mole consistente di ordini all’interno dell’order book ha fatto che si che il prezzo di XRP schizzasse a 50 dollari a causa di un “errore” da parte di un utente.

Quando si fa trading tramite un exchange centralizzato, gli ordini a mercato vengono eseguiti prendendo la prima offerta disponibile nell’order-book andando a scalare a rialzo finché l’ammontare totale non sarà convertito.

Nella giornata di ieri, ad un certo punto l’order-book era quasi vuoto, tant’è che un traders ha posizionato saggiamente una grossa vendita a 50 dollari.

Un’altro utente, un po ‘meno smart, ha cliccato in maniera superficiale l’opzione del market-buy raggiungendo facilmente l’offerta di 50 dollari visto che non c’erano altri ordini da 0,60 dollari fino a quel prezzo.

Non possiamo sapere se in realtà in quel frangente  comprare a mercato Ripple (XRP) è stato un errore o un’azione voluta.

Quello che sappiamo è che un traders è riuscito a vendere una bag  di XRP a 50 dollari mentre un altro segna un prezzo di acquisto eccessivamente elevato rispetto ai valori attuali.

Come sempre, i mercati sono un gioco a somma zero: se qualcuno guadagna da un’operazione, qualcun altro sta perdendo.

Purtroppo queste situazioni, sebbene siano interessanti da segnalare, mettono in evidenza l’inefficienza di alcuni mercati nel settore crypto

Senza liquidità l’esperienza utente è gravemente danneggiata e può portare alla perdita di un’ingente somma di capitali.

ripèplAnche in questo momento la liquidità su Gemini è davvero bassa: basta un solo ordine di 37.000 dollari per muovere il prezzo di XRP del 2%. Su Binance invece sono necessari circa 2 milioni di dollari per ottenere gli stessi effetti sull’asset, visto che la piattaforma gode di un order-book decisamente più florido.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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