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Arkham Intelligence trova i crypto wallet dell’Ethereum Trust di Grayscale: svelata la 2° entità più grande al mondo con 5 miliardi di dollari in ETH

La piattaforma di analisi on-chain Arkham Intelligence ha scoperto 500 crypto wallet associati al “Grayscale Ethereum Trust”.

Il fondo, che garantisce ai suoi investitori un’esposizione passiva al prezzo di ETH, rappresenta la seconda entità più grande al mondo per tokens detenuti con un AUM di 4,9 miliardi di dollari.

Le negoziazioni del Trust presentano attualmente uno sconto del 30% rispetto al NAV (Net Asset Value). Solo a giugno tale valore era del 55%.

Vediamo insieme tutti i dettagli di seguito.

Arkham Intelligence e la scoperta dei crypto wallet dell’Ethereum Trust di Grayscale

La settimana scorsa Arkham Intelligence, una delle piattaforme di analisi on-chain più all’ avanguardia del settore, ha fatto una scoperta sensazionale trovando 500 crypto wallet associati al Grayscale Ethereum Trust.

Queste le parole degli addetti ai lavori di Arkham dopo il risultato raggiunto:

“Siamo stati in grado di identificare gli indirizzi analizzando l’attività e facendo riferimenti incrociati con i saldi pubblici di Grayscale”

Il fondo, capitanato da Michael Sonnenshein, rappresenta il secondo holders più grande in ETH per token detenuti con un controvalore di circa 4,9 miliardi di dollari.

Arkham nelle sue operazioni di tracking che hanno ricondotto alle impronte di Grayscale, ha osservato che su ogni indirizzo vengono custoditi al massimo 30 milioni di dollari, per un totale complessivo di 2,987 milioni di ETH nei 500 crypto wallet.

Il motivo di questa diversificazione così estrema è dovuto probabilmente a ragioni di sicurezza, per cui anche se un portafoglio dovesse essere hackerato e svuotato il fondo perderebbe solo l’1% del suo patrimonio gestito nel Trust.

All’interno dei  diversi wallet di Grayscale sono stati rinvenuti anche altri token ERC-20 diversi da Ethereum, tra cui 301.488 LINK,  263.888 UNI, 5,826 milioni di BAT, 338,47 MKR, 4.999 AAVE, 91.488 SNX e 297.523 CRV.

Il fondo ad inizio 2020 contava solo 65 milioni di dollari in ETH, mentre a fine anno era arrivato alla bellezza di 2,2 miliardi di dollari.

La crescita del mercato crypto e le prospettive rialziste su Ethereum nel 2020 hanno attirato moltissimi investitori che volevano proteggersi dalle avversità del mondo degli asset digitali ed abbracciare un prodotto finanziario regolamentato e sicuro.

Nel 2021 la crescita del fondo è continuata all’impazzata, registrando solo un piccolo crash dell’AUM a maggio, per poi riprendersi in pochi mesi. L’anno è stato chiuso con un patrimonio di 12 miliardi di dollari, anche se il massimo storico è stato toccato a novembre con 15 miliardi di dollari.

Il 2022, invece, anno prettamente ribassista per tutto il settore crypto, ha portato ad una fuga di capitali per Grayscale che ha perso 8,3 miliardi di dollari.

Nel 2023 possiamo osservare un breve recupero di 1,2 miliardi di dollari, sostenuto dal rally di inizio anno di BTC ed ETH, e dall’ultima crescita del mercato di giugno.

Grayscale Ethereum Trust: negoziazioni a sconto del 30% sul NAV

Il Grayscale Ethereum Trust (ETHE), che offre un’esposizione passiva al prezzo di ETH, viene attualmente scambiato con uno sconto del 30,14% rispetto al suo Net Asset Value (NAV). 

Solitamente un fondo di investimento o un Exchange traded fund (ETF), pur replicando in maniera indiretta il valore di un asset, registrano un prezzo variabile delle proprie azioni dovuto a molteplici fattori.

Generalmente quando si crede che il mercato possa esplodere a rialzo, il fondo viene scambiato con un premio, mentre quando c’è sfiducia è possibile osservare un prezzo scontato.

In questo momento il trust di Grayscale, per via degli ostacoli nell’approvazione di un ETF spot e per via delle condizioni instabili del settore crypto, vede uno sconto rispetto al suo “fair value”.

C’è da far presente però che solo a metà giugno il discostamento era del 55% mentre a gennaio era del 60%.

Da inizio anno dunque sono stati fatti dei progressi che riflettono la maggiore fiducia degli investitori ed un sentiment che pur rimanendo negativo sta migrando verso la positività.

L’ingresso nel settore di BlackRock e di altri fondi a gestione patrimoniale, e le varie applicazioni per un ETF spot su Bitcoin e su Ethereum hanno influito sicuramente sul piccolo rialzo del 2023 per ETHE.

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Il fondo di Michael Sonnenshein, che al momento quota un rapporto prezzo di mercato di ETH/prezzo delle azioni pari a 10,68 dollari, fino alla fine del 2020 poteva vantare un premium sul NAV superiore al 100%. 

Talvolta il valore era arrivato addirittura al 947% rispetto al prezzo di mercato della criptovaluta.

La discesa è poi arrivata agli inizi del 2021, dove mentre l’AUM del trust cresceva, si registravano i primi sconti negativi rispetto al NAV.

Le motivazioni di questa flessione così marcata sono diverse ma riguardano sicuramente in parte la difficoltà del trust nel “trasformarsi” in un vero e proprio Exchange Traded Fund e dai timori degli investitori a causa delle pressioni normative in USA.

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Anche per il trust di Grayscale su Bitcoin (GBTC) possiamo osservare la stessa sorte con uno sconto attualmente del 20% sul NAV.

A dicembre 2022, i gestori del fondo avevano detto che avrebbero esplorato varie situazioni per restituire il denaro agli investitori qualora non fossero riusciti a fare il grande passo verso l’approvazione di un ETF.

Qualora la SEC approvi le richieste di BlackRock, VanEck, Wisdom Tree, Invesco ed altri hedge fund, potremmo aspettarci un pump nel prezzo di questi fondi con conseguente diminuzione del sconto rispetto al NAV e possibile ritorno ad un premium.

Da ricordare anche come pochi giorni fa Grayscale abbia vinto un’importante battaglia in tribunale contro la SEC, che ora è obbligata a riconsiderare la richiesta del fondo di Sonnenshein. 

È ancora presto tuttavia per cantare vittoria: Gary Gensler ed il suo team possono rinviare le loro decisioni ancora per qualche mese ed ideare stratagemmi per rifiutare le applicazioni dei vari fondi.

La guerra è ancora in corso.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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