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Fidelity elogia Bitcoin come la moneta digitale più sicura e decentralizzata al mondo mentre attende l’approvazione del suo etf dalla SEC

“Fidelity Digital Assets”, sussidiare del gestore di fondi di investimento “Fidelity Investments”, ha pubblicato sul proprio blog un lungo post in cui vengono elogiate le caratteristiche intrinseche di Bitcoin, con lo scopo di dimostrare che la criptovaluta rappresenta la miglior moneta digitale in circolazione.

Anche l’anno scorso la multinazionale finanziaria del Massachusetts aveva delineato le peculiarità uniche della prima moneta crittografica del mercato crypto con l’intenzione di diffondere consapevolezza tra gli investitori.

Ora Fidelity dovrà attendere il lasciapassare della SEC per aprire finalmente le porte al primo ETF spot di Bitcoin dando così in mano ai propri clienti uno strumento finanziario regolamentato e con sottostante in BTC.
Vediamo insieme tutti i dettagli della notizia. 

Fidelity tesse le lodi di Bitcoin descrivendolo come la miglior moneta digitale in circolazione

Fidelity Digital Assets”, sussidiaria del colosso finanziario “Fidelity Investments”, ha pubblicato la scorsa settimana un documento in cui vengono spiegate alcune caratteristiche di Bitcoin che rendono la criptovaluta unica nel suo genere.

Ad esporre le proprie idee sono stati Chris Kuiper e Jack Neureuter, rispettivamente direttore della ricerca ed analista ricercatore presso la società di investimento.

Gli stessi avevano pubblicato a gennaio dello scorso anno un’altro post sul blog aziendale in cui veniva esplicato il motivo per cui gli investitori dovrebbero considerare Bitcoin in modo diverso rispetto a tutti gli altri asset digitali.

A distanza di oltre un anno e mezzo ecco che il positivismo torna a farsi sentire in casa Fidelity con un nuovo tentativo di elogiare Bitcoin come la prima valuta crittografica al mondo. 

La criptovaluta continua ad incrementare il proprio tasso d’adozione raccogliendo adesioni e quote di mercato nel mondo degli investimenti, mentre altre risorse digitali devono affrontare degli ostacoli considerevoli.

Fidelity è così convinta delle potenzialità di Bitcoin a tal punto dall’essersi spinta a indicarla  pubblicamente come “ la moneta digitale più  sicura, decentralizzata e scarsa al mondo” 

Quest’anno l’ingresso nel mercato da parte di diversi gestori di fondi statunitensi quali BlackRock, Invesco, Ark, VanEck, WisdomTree e la stessa Fidelity hanno giocato un ruolo fondamentale nella diffusione nella fiducia per Bitcoin nel mondo della finanza tradizionale.

Le varie richieste per l’approvazione di un ETF spot da parte di queste società sono state viste infatti come un importante tentativo di porre la valuta digitale allo stesso piano di altri beni monetari che oggi sono regolarmente tradati nei mercati statunitensi, come ad esempio l’oro.

Bitcoin continua dunque il suo percorso verso l’accettazione pubblica nel mercato retail ed istituzionale, continuando ad oltrepassare vari ostacoli ed avvicinandosi sempre di più verso l’adozione di massa.

A che punto siamo con l’approvazione dell’ETF spot di Fidelity da parte della SEC?

Mentre Fidelity ed i suoi analisti tessono le lodi per Bitcoin apprezzando gli aspetti unici ed insostituibili della moneta crittografica decentralizzata, tutti gli investitori del mercato crypto non fanno altro che attendere l’approvazione di un ETF spot da parte degli enti federali statunitensi.

La messa in vigore della SEC di  uno strumento finanziario di questo tipo rappresenterebbe infatti un catalizzatore per una crescita esponenziale della domanda verso la prima valuta digitale al mondo.

Pensate che complessivamente tutti i gestori di fondi patrimoniali e società di investimento che hanno fatto domanda alla SEC per un etf spot di Bitcoin, controllano al momento un AUM di 15 TRILIONI di dollari, circa 30 volte in più rispetto alla marketcap della criptovaluta.

Va da sé che l’ingresso nel settore di questi colossi potrebbe causare un aumento significativo degli scambi con una serie di nuovi investitori pronti ad acquistare l’oro nella sua versione digitale.

Sul fronte delle tempistiche per un approvazione di un etf spot, o su un eventuale rigetto della SEC (che sembra sempre più improbabile), più o meno tutta la community crittografica è concorde nel definire il primo trimestre del 2024 come il momento più opportuno per l’ingresso del tanto atteso volano di investimento.

Questo poiché, considerando che i federali statunitensi hanno rinviato tutte le varie richieste alla “final deadline”, e che quest’ultime sono fissate per la maggior parte a marzo, è difficile pensare che la SEC possa rifiutarle tutte in blocco ed approvare in seguito le domande di Globa X e di Franklin Templeton.

A dire il vero in molti credono che già da gennaio potrebbe arrivare la sorpresa sui mercati con l’approvazione dell’etf per ARK, che ha come scadenza ultima la data del 10 gennaio 2024.

Ecco, in questo frangente è più facile che la SEC approvi la richiesta di ARK per poi proseguire con tutte le successive approvazioni dei vari BlackRock, VanEck, Fidelity, Bitwise e compagnia.

A tal proposito Eric Balchunas,  analista ETF senior per Bloomberg, ieri ha dato un contributo fondamentale per fare il punto della situazione.

Secondo il suo punto di vista, il fatto che la SEC stia coinvolgendo i vari emittenti nei documenti da loro presentati ( con commenti, cosa mai accaduto prima), fa pensare che un rifiuto sia ormai altamente improbabile.

D’altro canto un approvazione è quotata al 75% entro fine anno mentre le probabilità salgono se arriviamo a gennaio 2024.
Ormai sembra mancare davvero poco a questo evento così atteso dai bitcoiners e dagli investitori istituzionali americani.

https://twitter.com/EricBalchunas/status/1711386982226485391

Analisi del prezzo di BTC: ci stiamo preparando per il bull market?

Mentre sembra ormai iniziato il countdown per l’approvazione di un ETF spot di  Bitcoin  in casa Fidelity, BlackRock, VanEck ed per altri gestori di fondi di investimento, la criptovaluta rimane impassibile sul mercato e non da ancora segnali di preparazione per il ritorno al mercato rialzista.

Il complesso contesto macroeconomico in cui BTC si trova, complicato pochi giorni fa dallo scoppio dei conflitti tra palestinesi e israeliani, non fa altro che rendere ancor più incerto lo scenario di breve periodo.

In un situazione globale in cui i tassi di interesse in USA rischiano un ulteriore rialzo nel prossimo meeting della FED a cui si sovrappongono tensioni multiple in differenti zone nel mondo non può fare altro che allontanare gli investitori dai mercati più speculativi per andare a favore del contesto obbligazionario, più cauto e sicuro.

Ad ogni modo, considerando un quadro così incerto e preoccupante, Bitcoin non sembra stia accusando il colpo e fa ben sperare per un mantenimento della posizione in cui si trova attualmente.

I prezzi si trovano al di sopra della media mobile esponenziale a 50 periodi sia su time frame giornaliero che settimanale, il che è un buon segno ed indica una resilienza della criptovaluta pur a fronte del difficile contesto in cui si trova.

Al di sopra dei 28.000 dollari c’è una resistenza notevole da dover affrontare, dove viene confluita parecchia liquidità che potrebbe fare da tappo per eventuali incursioni rialziste.

Dall’altra parte al di sotto dei 25.000 dollari vediamo molta domanda pronta a farsi sentire, con l’ultimo baluardo dei 20.000 dollari pronto ad intervenire nell’ipotesi di un crash improvviso a ribasso.

Lo scenario più probabile da qui a fine anno è quello di ranging tra i 20.000 dollari ed i 28.000 dollari, senza particolari spinte ambo i lati.

Ciò che è più importante al momento non è andare “to the moon” come direbbero i bitcoiners, ma resistere e far sì che i prezzi non scendano troppo, in attesa che Fidelity ed i suoi colleghi possano aprire le porte ad uno degli eventi più attesi della storia nel mondo delle criptovalute.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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