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L’analista Mike McGlone evidenzia una performance di prezzo deludente per Bitcoin rispetto a quella dell’oro

Secondo quanto osservato dall’esperto di materie prime di Bloomberg, Mike McGlone, dal top del 2021 Bitcoin ha registrato una performance deludente rispetto a quella dell’oro in termini di prezzo.

Nel rapporto Bitcoin/oro la criptovaluta sarebbe crollata del 40% rispetto al suo valore assoluto di 37 al termine della folle corsa al rialzo del prezzi nel 2021.

Osserveremo un’inversione di tendenza nei prossimi mesi o l’oro continuerà a stampare prestazioni superiori?

Tutto nei dettagli di seguito.

Mike McGlone: prestazioni del prezzo dell’oro superiori a quelle di Bitcoin

Mike McGlone, analista di materie prime di Bloomberg, ha notato che il recente rialzo del prezzo di Bitcoin non è stato sufficiente a prediligere la criptovaluta rispetto all’oro, il quale da fine 2021 registra performance nettamente superiori.

Entrambi gli asset possono essere inquadrati come beni rifugio, in grado di offrire riparo ai propri investitori di fronte al pericolo dell’inflazione delle valute fiat o in caso di forti squilibri politici o sociali.

Entrambi sono caratterizzati da un’offerta limitata, che nel caso di Bitcoin si concretizza in ambito digitale mentre per l’oro in un contesto fisico.

Tuttavia, le crescite in termini di prezzo per le due risorse sono estremamente variabili e potrebbero favorire l’una rispetto all’altra in base a determinati periodi temporali.

McGlone ha osservato con arguzia che i Futures E-mini S&P500 sin dalla loro approvazione nel 1997 non hanno mai lasciato gap sui grafici settimanali. A dicembre si è creato un gap che va da 4.614 USD a 4.652 USD, con implicazioni di back-and fill ovviamente negative per gli asset rischiosi come Bitcoin.

L’analista ha continuato la sua analisi affermando che dal 2017 tutti i gap sono stati riempiti e dunque potremmo aspettarci uno scenario simile in futuro, con l’oro che vedrà avvantaggiarsi rispetto al suo corrispettivo virtuale.

Ecco le sue parole:

“Ciò che è degno di nota è che il rapporto bitcoin/oro, che ha la tendenza a portare il beta, è stato trascinato dalla più grande pump  della storia fino al massimo del 2021.

L’asset digitale altamente speculativo negoziato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 potrebbe essere un importante indicatore anticipatore ed equivalente a circa 21 once d’oro il 2 gennaio. Il rapporto è di circa il 40% inferiore all’apice 37x 2021”

bitcoin prezzo oro

La recente perfomance negativa di Bitcoin rispetto a quella dell’oro potrebbe suggerire una possibilità di recupero per la moneta crittografica, che tendenzialmente alterna la luce dei riflettori con la materia prima.

Da osservare come un potenziale ritorno in auge per Bitcoin potrebbe essere legato ad un allentamento dei timori riguardo ad una possibile recessione in USA: di fronte ad un evento catastrofico come questo gli investitori prediligerebbero l’oro, ovviamente meno rischioso.

Inoltre, in tutto ciò c’è da ricordare che l’oro negli ultimi 2 anni è stato avvantaggiato da una politica monetaria statunitense restrittiva, con i tassi dei fondi federali in rialzo nel 2022 ed un’economia in rallentamento.

Ora con l’avvento degli ETF spot su Bitcon gli effetti positivi sul prezzo potrebbero essere evidenti, tali da mettere in risalto la criptovaluta nella diatriba con l’oro.

Sarà interessante nei prossimi mesi vedere come  evolverà la situazione quando ( e se) verrà riempito il gap citato in precedenza  sul Futures E-mini S&P500, e se il movimento porterà ai risultati attesi.

Nel frattempo notiamo con interesse il rapporto Bitcoin/oro nel grafico del “Pearson Correlation”, che sottolinea una correlazione molto oscillante, significativa di frequenti inversioni di tendenza.

Ci sarebbe cioè un alternarsi frequente di periodi in cui i due asset sono molto correlati, e periodi in cui ogni va per la sua strada.

bitcoin prezzo oro

Analisi del prezzo di BTC: 50.000 USD in arrivo?

Dando uno sguardo all’analisi dei prezzi di Bitcoin possiamo notare un terreno fertile per una continuazione rialzista dell’asset, nonostante la brutta flessione registrata nel momento dell’approvazione degli ETF spot in USA.

La criptovaluta presenta un prezzo di 43.160 USD al momento della stesura, in rialzo dello 0,5% nelle ultime 24 ore con una capitalizzazione di mercati pari a 846 miliardi di dollari circa 16,3 volte inferiore rispetto a quella dell’oro.

Nell’ultimo anno BTC è cresciuto dell’84% mentre l’oro solo del 5,84%, segnalando una volatilità decisamente maggiore che non è stata tuttavia sufficiente a riacciuffare i precedenti massimi storici di novembre 2021, mentre per la materia prima il sorpasso con i suoi precedenti massimi è  già avvenuto a fine 2023.

La fase da protagonista per la moneta crittografica potrebbe tuttavia arrivare a breve, con i tori che puntano ai 50.000 USD come prossimo target mentre gli orsi faticano a spingere BTC al di sotto dei 40.0000 USD.

Il livello dei 50.000 USD sembra un livello particolarmente importante per la price action futura della crypto visto che divide le due punte formatesi nell’ultima bull run che la restante parte del grafico.

Nel dettaglio sono state solo 17 le settimane in cui Bitcoin è riuscito ad aprire e chiudere al di sopra di quell’obiettivo, con la maggior parte delle contrattazioni avvenuto ad un prezzo inferiore.

Un ritorno ai 50.000 USD amplierebbe le possibilità di un recupero di nuovi massimi, con i 100.000 USD in vista come target successivo.

Nel breve periodo le cose potrebbero, però, andare diversamente da quanto sperato dai bitcoiner, con la valuta decentralizzata che attraversa una fase molto delicata della sua esistenza.

Dopo un anno decisamente positivo sul fronte prezzi, pur avendo performato peggio rispetto all’oro, la criptovaluta dovrebbe vedere una correzione significativa se si dovesse verificare un movimento simile a quello del ciclo precedente, in cui BTC è passato da 13.000 USD a 6.000 USD.

Occhio in questo momento all’RSI weekly che sembrerebbe indicare la possibilità di un ribasso in vista: è qui che entrano in gioco i tori che devono assolutamente mantenere il prezzo il più alto possibile in attesa dell’halving di aprile.

grafico prezzo bitcoin
Grafico settimanale del prezzo di Bitcoin (BTC/USD)
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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