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Il fondatore di Cardano è preoccupato per la crescente influenza della finanza tradizionale nel settore crypto 

Charles Hoskinson, co-fondatore di Cardano ed Ethereum, in un recente video pubblicato sul suo account personale X ha affermato di essere preoccupato per l’influenza crescente dei sistemi legacy propri della finanza tradizionale sul mondo crypto.

In particolare all’informatico e imprenditore statunitense spaventa il dominio allargante delle  famose stablecoin coperte da collaterale, che coprono la quota più grande del volume di trading nelle piattaforme di scambio in crypto.

Tutti i dettagli di seguito.

Cardano: Hoskinson mette in guardia il settore crypto dall’influenza dei sistemi legacy

Charles Hoskinson, storica figura di riferimento all’interno del settore crypto per i suoi contributi in veste di co-fondatore delle blockchain di Cardano ed Ethereum,  di recente ha reso nota la propria preoccupazione riguardo l’influenza dilagante dei sistemi legacy sul mondo crittografico.

In un video del 12 febbraio intitolato “Legacy is Eating Crypto”, pubblicato dallo stesso Hoskinson, l’informatico ha parlato della necessità per la comunità crypto di respingere le minacce dei sistemi centralizzati propri della finanza tradizionale.


Nel dettaglio ha puntato il dito verso il settore delle stablecoin coperte da garanzie, come ad esempio USDT ed USDC, che stanno assumendo una posizione dominante nel mercato degli asset digitali.

Il fondatore di Cardano ha sottolineato come sebbene le stablecoin rappresentino solo circa il 10% in valore della capitalizzazione di mercato dell’intera industria crittografica, queste dominano in maniera assoluta il volume delle transazioni on-chain, coprendo circa il 70% della quota totale di mercato.

Come descritto letteralmente da lui stesso, l’influenza di queste risorse assume un’importanza maggiore rispetto a quella di BTC ed ETH.

“Quindi, dal punto di vista crittografico, Ethereum e Bitcoin passano in secondo piano rispetto a USDC e USDT“.

Le stablecoin, come sostiene Hoskinson, sono centralizzate da un controllo centrale imposto dalle varie giurisdizioni internazionali, e potrebbero avere un impatto negativo sul futuro delle criptovalute.

Questa influenza centralizzata potrebbe infatti  dettare la direzione delle economie DeFi, minando l’essenza decentralizzata su cui si fonda il settore stesso.

Hoskinson propone come soluzione alternativa le cosiddette stablecoin algoritmiche, governate da algoritmi on-chain e libere dall’influenza dell’autorità centrale, essendo più in linea con l’etica decentralizzata delle crypto.

Il problema per questo genere di risorse è che, avendo un passato macchiato dalla rovina della stablecoin algoritmica UST, fanno oggi difficoltà ad ottenere la fiducia degli investitori e sono considerate generalmente come “molto rischiose”.

Questa preoccupazione del maestro di casa Cardano si aggiunge a quella relativa all’influenza dettata dall’arrivo degli Exchange Traded Funds (ETF) bitcoin spot a Wall Street.

I nuovi Fund Manager che stanno offrendo esposizione in bitcoin ai propri clienti potrebbero centralizzare ancor di più un settore che pende sempre di più per questa direzione, con le ultime regolamentazione in USA ed Europa che spingono per un allontanamento dell’open source e dell’anonimato (vedi casi Tornado Cash e Monero).

L’essenza del messaggio di Hoskinson è dunque un avvertimento generale contro il potenziale scivolamento del settore delle criptovalute verso la centralizzazione e il controllo da parte di entità finanziarie preesistenti.

Al termine del video in cui ha riportato il proprio pensiero, chiude con una frase emblematica:

“Dovresti poter partecipare ai mercati senza timore di censura ed esclusione. Questo è il fondamento della rivoluzione che sono le criptovalute, e niente di tutto ciò significa nulla se consegniamo tutte queste cose agli attori legacy.”

Lo stato del mercato di Cardano nel 2024

Mentre Charles Hoskinson si preoccupa per i rischi derivanti dall’influenza dei sistemi legacy nel mondo crypto, la sua blockchain Cardano cresce ad un ritmo molto elevato rimando comunque molto indietro rispetto al resto del settore.

Secondo un recente studio della società di ricerca web3 Messari, il TVL di Cardano nel Q4 2023 è aumentato del 166% rispetto al trimestre precedente, registrando un + 693% su base annua.

I capitali bloccati all’interno della rete rimango comunque molto esigui rispetto al resto delle risorse presenti su Ethereum, Tron, Solana, BSC, Arbitrum ecc.

Cardano si classifica infatti 14esima nella lista delle chain con più TVL, per un valore complessivo di 384 milioni di dollari, inferiore anche a quello del layer-2 Base.

Il valore di ADA è cresciuto del 127,2%, su base trimestrale, superando l’aumento complessivo del mercato delle criptovalute del 53,8%, ma rimanendo comunque molto schiacciato rispetto alla price action di Bitcoin

Notiamo come rispetto ad anno fa, il rapporto ADA/BTC è inferiore del 28% circa, mentre quello ADA/ETH è in deprezzamento del 14%.

Lo sviluppo di recente innovazioni tecnologiche aiutano Cardano ad emergere all’interno della forte competizione delle crypto, in cui si sente molto l’influenza degli investitori esterni.

Le recente specifiche rilasciate per la sidechain Midnight e l’evoluzione di infrastrutture come  SanchoNet, Hydra e Mithril sono ben viste dalla crypto community di Cardano ma non risolvono il dislivello che c’è tra la DeFi della altre chain e quella della rete di Hoskinson.

Lo sviluppo di applicazioni decentralizzate su Cardano è infatti molto indietro rispetto al resto del settore.

prezzo cardano ada

Ad ogni modo il network decentralizzato registra segnali incoraggianti dal punto di vista delle transazioni medie giornaliere, cresciute del 10,9% su base trimestrale, dando un barlume di speranza per il futuro.

Anche la metrica degli indirizzi attivi è in crescita costante dall’ultimo anno, suggerente che gli utenti esperti stanno aumentando e che potrebbero moltiplicarsi  con il passare del tempo.

Complessivamente Il rapporto Transazioni/Indirizzi attivi del quarto trimestre, pari a 1,60, è aumentato del 9,2% su base trimestrale e del 45,0% su base annua.

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Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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