L’ex piattaforma CeFi di lending BlockFi, ora in stato di bancarotta, ha appena annunciato che avvierà i rimborsi nei confronti dei propri creditori nel mese di luglio.
Di recente aveva stretto un accordo con Coinbase, che fornirà supporto per la distribuzione dei crypto asset attraverso la propria piattaforma.
Ora BlockFi è pronta a chiudere definitivamente un capitolo spiacevole della propria esistenza nel panorama crittografico.
Tutti i dettagli di seguito.
Summary
La crisi BlockFi dopo il crollo di FTX nel 2022
BlockFi, nota ex piattaforma di crypto lending centralizzata, era andata in bancarotta nel 2022 dopo il crollo inaspettato dell’exchange FTX.
In particolare il 28 novembre di quell’anno, dopo aver chiuso i prelievi a tempo indeterminato sul proprio sito web, aveva dichiarato la propria insolvenza.
La società crittografica era infatti esposta finanziariamente in modo pesante su FTX, e quando quest’ultima è implosa, i fondi di BlockFi sono spariti nel nulla.
Firmando il chapter-11 della legge fallimentare degli Stati Uniti, il prestatore di criptovalute ha avviato una fase di chiusura delle operazioni e di riorganizzazione.
La ristrutturazione aziendale e la liquidazione di tutti i beni in capo alla piattaforma di lending è stata poi affidata a “Kroll Restructuring Administration”.
In seguito a varie faide legali contro SBF, SVB e 3AC, BlockFi è riuscita a riottenere parte della liquidità che aveva ceduto ai propri partner.
Ad ottobre 2023 la società ha provato a rialzarsi tentando di uscire dalla bancarotta ma ogni sforzo è stato invano.
A maggio di quest’anno ha chiuso definitivamente il proprio portale web, lasciando intendere che non ci sarà una ripartenza del crypto business.
Nonostante ciò sono stati recuperati tutti gli asset necessari a garantire il pieno pagamento dei rimborsi ai creditori della piattaforma.
Ora circa 10 miliardi di dollari in criptovalute stanno per ritornare nelle mani dei rispettivi 10.000 individui aventi diritto. Tra i creditori più grandi troviamo Ankura Trust Company che detiene ancora un saldo di 730 milioni di dollari dopo 2 anni dall’incidente.
Ci sono poi varie società crittografiche coinvolte con centinaia di milioni di crediti, oltre alla SEC statunitense che avevo eseguito un “settlement” di 30 milioni.
C’è poi anche un singolo cliente che aveva depositato ben 48 milioni in cypto asset sulla piattaforma.
BlockFi annuncia avvio dei crypto rimborso a luglio
Dopo aver chiuso un accordo con Coinbase a maggio 2024, BlockFi è pronta a distribuire i primi rimborsi intermedi ai rispettivi creditori.
L’exchange di criptovalute è stato incaricato di gestire le distribuzioni ai clienti in modo sistematico e di facilitare i processi di ripagamento.
Ieri BlockFi ha pubblicato un annuncio in cui esplicita l’avvio dei rimborsi in questo mese di luglio. Le transazioni saranno eseguite in lotti e proseguiranno anche nei mesi successivi.
Secondo recenti comunicazioni, i pagamenti in questione sono destinati ad una specifica categoria di utenti che non hanno già prelevato le proprie criptovalute.
Infatti tutti coloro che non hanno ritirato i loro asset digitali entro il 28 aprile 2024 e non hanno completato la KYC entro il 10 maggio 2024, troveranno i loro asset disponibili su Coinbase.
L’annuncio mette in evidenza una restrizione significativa per i clienti non statunitensi. A causa dei requisiti normativi, questi clienti non possono ricevere fondi in questo momento.
Se siete coinvolti nella faccenda e non siete cittadini USA o non avete un conto verificato su Coinbase, non vi preoccupate.
Al momento BlockFi non è in grado di distribuire autonomamente denaro senza il proprio partner Coinbase, per motivi burocratici.
Nei mesi successivi però, se rientrate nella lista dei creditori e non avete ancora ricevuto un rimborso, sarete ripagati attraverso una distribuzione in contanti.
Non è ancora chiaro tuttavia quali saranno i tempi di attesa per quest’ultimo genere di piano di rimborso.
Se invece avete dei dubbi su come prelevare i vostri crypto asset su Coinbase, potete dare un’occhiata a questo blog post.
Attenzione agli scam
In base all’ultimo annuncio di BlockFi, i clienti idonei per il riscatto dei crypto fondi verranno avvisati tramite e-mail associata all’account della società.
È fondamentale che gli indirizzi e-mail dei clienti siano aggiornati per evitare ritardi nella ricezione delle notifiche sulle loro distribuzioni.
Nessuna notifica sarà avanzata direttamente dal team di BlockFi sui social media e nessun soggetto collegato alla piattaforma di lending vi scriverà privatamente.
L’email di comunicazione che arriverà potrà essere gestita eventualmente da Coinbase, o da altri collaboratori di ristrutturazione come Kroll.
Fate moltissima attenzione in questa fase, poiché il rischio di scam è elevatissimo.
I creditori riceveranno sicuramente diverse mail fraudolente, con tanto di link di phishing, malware e richieste di riscatto. Non cliccate su nessuna mail e su nessun collegamento che non sia proveniente da BlockFi o dai suoi partner.
I loro indirizzi mail ufficiali sono i seguenti:
- Kroll: [email protected] o [email protected]
- Kroll’s claims distribution partner: [email protected]
- Coinbase: [email protected] o [email protected]
Già a marzo 2024 BlockFi aveva fatto i conti con casi di attività fraudolente avanzate sui canali e-mail. In quell’occasione i truffatori si sono finti dipendenti della piattaforma ed hanno ingannato gli utenti del fatto che i loro saldi sarebbero stati prelevati a breve, a meno di una “cancellazione del prelievo”.
La richiesta di cancellazione in realtà però, non era altro che un collegamento scam che avrebbe rubato i dati di accesso del clienti, con cui eseguire il furto di criptovalute.
Come riportato da un utente X, l’email sembrava provenire dal team di ristrutturazione di BlockFi e la comunicazione sembra ben organizzata.
Lo stesso esperto di sicurezza crittografica ha aggiunto che:
“È molto probabile che queste e-mail siano dovute alla violazione del database MailerLite a gennaio. Questo perché le stesse informazioni del mittente sono presenti su entrambe queste e-mail BlockFi false.”

