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Le banche si affidano sempre più alla Blockchain

Un report del WSJ spiega come le banche tradizionali, malgrado non abbiano ancora abbracciato le criptovalute, stiano comunque utilizzando la tecnologia Blockchain per le loro attività.

Banche e Blockchain, tra e finanza tradizionale e DeFi

Nel settembre del 2017, Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha deriso Bitcoin: 

“È peggio dei bulbi di tulipano. Non finirà bene. Qualcuno verrà ucciso”. 

L’affermazione si riferisce alla bolla del mercato dei tulipani olandese del 17° secolo. 

Lloyd Blankfein, Presidente senior di Goldman Sachs, gli aveva a sua volta fatto eco, dicendo: 

“Qualcosa che si muove del 20% [durante la notte] non sembra una valuta. È un veicolo per perpetrare frodi”. 

Questo rappresenta bene qual è stata l’opinione generale delle grandi banche d’affari verso le criptovalute, considerate alla stregua di una truffa o comunque di un fenomeno puramente speculativo e passeggero. 

Questa opinione con il tempo è cambiata, ed adesso le banche, anche se guardano sempre con un certo sospetto al mondo delle criptovalute, hanno comunque cambiato atteggiamento. Ma quello che, invece, sembra non essere cambiato, è la propensione delle stesse banche a guardare con sempre maggiore interesse alla tecnologia che sta dietro alle criptovalute, ovvero la Blockchain.

In un recentissimo report, il Wall Street Journal ha spiegato come le principali banche d’affari si stiano rivolgendo alla blockchain per evolvere i loro servizi e velocizzare e rendere più economiche e sicure le transazioni. Da quanto si evince secondo il report, i pagamenti sono il primo e principale caso d’uso della blockchain per il sistema bancario e finanziario. 

Quando si tratta di finanza blockchain, le Banche Centrali e commerciali di tutto il mondo stanno ora sfruttando questa nuova tecnologia in termini di elaborazione dei pagamenti e potenziale emissione delle proprie valute digitali. 

La blockchain permette di velocizzare e rendere più trasparenti e dirette le transazioni, e per questo motivo le banche stanno implementando in maniera sempre più massiccia questa tecnologia nei loro sistemi di pagamento.

attività banca blockchain
Le banche si avvicinano sempre più alla blockchain

I vantaggi e le potenzialità della Blockchain

Ma la Blockchain sta diventando molto utilizzata, anche a livello sperimentale nel tradizionale processo di Borsa, che spesso richiede lunghe procedure per essere espletato. Tuttavia, la natura decentralizzata della tecnologia blockchain nel settore bancario può rimuovere tutti quegli intermediari non necessari e consentire l’esecuzione del trading su computer in tutto il mondo. 

Niente più server dedicati uniti in una rete interconnessa. Per non parlare chiaramente di tutto quello che riguarda il processo di identificazione dei clienti. La Blockchain potrebbe, infatti, essere una risorsa molto importante per le banche per ridurre costi legati all’errore umano e alla burocrazia. Alcuni, tra l’altro, si chiedono come mai essa non sia stata adottata prima del sistema bancario tradizionale.

Il giornalista specializzato del Wall Street Journal, Paul Vigna, autore del report sulla blockchain, dichiara:

“Penso che la cosa interessante sia che in realtà non è un, perché lo stanno facendo adesso? È più una specie di, perché lo stanno ancora facendo? In realtà sono stati su questa strada per diversi anni ormai. Hanno sperimentato blockchain, tecnologia e concetti alla base di Bitcoin e altre criptovalute. Il motivo principale per cui lo stanno facendo è perché offre potenzialmente un vantaggio alla loro attività”. 

Le principali banche coinvolte

Sempre secondo il lungo e dettagliato report del giornale economico americano, la banca che sembra puntare maggiormente sulla tecnologia della blockchain è stata fino ad ora Goldman Sachs, ma anche J.P. Morgan e Fidelity sembrano puntare molto sull’implementazione della tecnologia ai loro processi. 

La maggior parte delle principali banche e delle principali istituzioni finanziarie ha una sorta di gruppo dedicato agli asset digitali, che lavora per capire come utilizzare questa tecnologia.

J.P. Morgan, per esempio, che viene espressamente citata da Vigna nel suo articolo, ha una piattaforma basata su concetti blockchain chiamata Onyx, che utilizza ormai da un paio d’anni. Inoltre, hanno un piccolo reparto desk che sta facendo operazioni reali, che avrebbe già elaborato transazioni per 350 miliardi di dollari. 

Goldman Sachs, invece, avrebbe emesso alcuni titoli obbligazionari attraverso la blockchain, fino a $200 milioni con la Banca europea per gli investimenti.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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