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Crypto DEX: Che cos’è e come funziona la piattaforma di trading decentralizzato GMX?

In questo articolo esploriamo GMX, un DEX di trading decentralizzato perpetual che permette di andare in leva fino a 50X su diverse crypto come BTC, ETH e moltre altre altcoin.

In poco tempo la piattaforma è riuscita a diventare molto famosa nel mondo DeFi, grazie alle sue interessanti feature che consentono di operare nei mercati crittografati in modo molto semplice ed efficiente.

Oggi GMX vanta un TVL di 500 milioni di dollari e un volume cumulativo di 200 miliardi di dollari sin dalla sua nascita.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

GMX: il DEX di trading crypto decentralizzato perpetual più popolare nel mondo DeFi

GMX è un DEX decentralizzato che permette di fare trading spot e perpetuo fino in leva 50x su una vasta gamma di crypto come BTC, ETH, SOL, DOGE, LINK, BNB, ARB, AVAX, NEAR e molte altre ancora.

Qui gli utenti possono scambiare asset on-chain semplicemente collegando i propri wallet non custodial, oppure possono fare da fornitori di liquidità bloccando il collaterale per gli scambi e guadagnando commissioni dal trading.

Nato inizialmente  da fondatori anonimi sotto il nome di Gambit Finance e inaugurato sulla BNB Chain, è stato poi rinominato GMX e lanciato sul layer-2 di Ethereum Arbitrum nel settembre 2021.

Oggi si è espanso anche su Avalanche ed è diventato estremamente popolare in DeFi, soprattutto tra quegli utenti che cercano una piattaforma decentralizzata efficiente e ad alte prestazioni.

I numeri parlano chiaro: al 6 maggio 2024 GMX conta un volume negli ultimi 7 giorni di 1,25 miliardi di dollari, un volume cumulativo  di 199 miliardi di dollari, un TVL di 436 milioni di dollari e fees cumulative incassate per 308 milioni di dollari

gmx crypto dex decentralizzato

Da un punto di vista tecnico, GMX ha introdotto un nuovo modo di concepire il trading decentralizzato su DEX.

Innanzitutto, piuttosto che optare per la classica architettura dei DEX con pool a doppio token, GMX utilizza un unico pool di liquidità composto per il 50% da stablecoin ( USDC, USDT, DAI, FRAX) e per il restante 50% da vari token come ETH e BTC.

Tutti gli utenti che scambiano sulla piattaforma attingono questa piscina di risorse crittografiche, al cui interno il valore delle singole monete è rassicurato dal feed dei prezzi degli oracoli Chainlink, il quale garantisce accuratezza ed affidabilità dei dati.

Questo genere di pool multi-asset è di proprietà della comunità e viene denominato in maniera alternativa come GLP: i fornitori di LP, bloccando le proprie monete su GMX ottengono un corrispettivo del token GLP che rappresenta la quota della liquidità stanziata.  

Successivamente, il protocollo effettua automaticamente lo staking dei token GLP appena coniati. 

Da sottolineare come chi fornisca liquidità al DEX di trading decentralizzato ottiene  il 70% delle commissioni di negoziazione, sotto forma di token esGMX (risorsa che garantisce le stesse ricompense di GMX) ed ETH o AVAX a seconda della rete, mentre il restante 30% viene offerto agli stakers della piattaforma.

Molto importante sottolineare come la semplicità, intuitività e l’immediatezza delle operazioni siano state caratteristiche vincenti per GMX, avendo permesso al protocollo di essere utilizzato da tutta la community degli utenti DeFi, anche tra quelli meno esperti. Inoltre, i trader beneficiano di un impatto sui prezzi pari a zero e di commissioni di trading molto basse rispetto alla media del settore.

gmx crypto dex decentralizzato

GMX crypto: analisi on-chain

Il DEX di trading decentralizzato appena introdotto presenta anche una crypto di governance, che prende lo stesso nome della piattaforma, ovvero GMX.

I possessori del token GMX possono cioè partecipare alle discussioni in merito agli sviluppi del progetto, votando alle proposte di governance tramite la propria quota di influenza.

Allo stesso tempo però la crypto può anche essere bloccata in stake per sfruttare alti rendimenti. In particolare gli staker di GMX ricevono tre tipi di premi: punti moltiplicatori (punti che premiano gli holder a lungo termine) GMX depositati in garanzia e premi in ETH o AVAX a seconda della chain di provenienza.

I punti moltiplicatori, ottenuti ad un APR del 100% rispetto a quanto depositato, consentono poi di guadagnare commissioni aggiuntive.

Al momento però, sul fronte dei prezzi il token GMX non naviga in buone acque essendo scambiato con un drawdown del 70% circa rispetto ai massimi di aprile 2023.

Nelle ultime 10 candele settimanali sul trading pari GMX-USDT, possiamo osservare come ben 9 di queste siano ribassiste mentre solo una accenna un timido verde.

La debolezza del token GMX; dopo aver attraversato un bear market in maniera impeccabile riuscendo a distinguersi rispetto a tutte le altre crypto, è dovuta principalmente anche dall’ingresso nel mercato dei DEX decentralizzati perpetual del competitor Hyperliquid.

Quest’ultima piattaforma, sospinta dal trend di un possibile airdrop di un token proprietario, è cresciuta moltissimo negli ultimi mesi, riuscendo a conquistare parte della quota di mercato di GMX.

Basti pensare che ad inizio anno GMX aveva un markertshare del 18% circa mentre a fine aprile registrava solo una quota del 3,5%.


Da far presente anche come alcuni degli investitori storici del progetto e del token GMX, abbiano di recente  scaricato tutte le proprie “bags”, liquidando le partecipazioni nella criptovaluta.

In particolare sottolineiamo come Arthur Hayes, noto crypto miliardario e fondatore di BitMEx, fino a pochi mesi fa deteneva decine di milioni di dollari in GMX mentre ad inizio aprile ha venduto tutti i token che possedeva.

Dall’8 aprile sono stati venduti circa 237.674 GMX. Questo ha influito sicuramente in maniera negativa sulla price action dell’asset.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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