Oggi Coinbase ha inviato una nuova email a tutti gli iscritti per informarli dei cambiamenti del loro servizio di e-money a causa della Brexit.
Visto che il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea il prossimo 31 gennaio, Coinbase che ha il proprio servizio di e-money registrato negli UK cambierà banca, passando sotto la Central Bank of Ireland.
Ovviamente, questo cambio non comporterà nessuna perdita per gli utenti, ma per trasparenza Coinbase ha voluto comunicare il cambio di banca di riferimento.
Era già da qualche tempo che l’exchange Coinbase comunicava di tanto in tanto agli utenti che ci sarebbero stati dei cambiamenti in caso di Brexit.
Di recente, Coinbase UK aveva comunicato il supporto a nuovi asset tra cui DAI, EOS, Tezos (XTZ) e Chainlink (LINK), che si sono aggiunti alle altre crypto precedentemente listate, ovvero BAT, 0x (ZRX), Augur (REP), Stellar (XLM) e Ripple (XRP). Proprio quest’ultima a inizio gennaio aveva registrato un importante record di prezzo, arrivando addirittura a valere ben 8000$, probabilmente a causa di un trader che aveva piazzato male un ordine di acquisto.
Inoltre, sempre pochi mesi fa, Coinbase aveva dovuto rimuovere le dApp dalla propria applicazione per iOS perché pare che Apple abbia deciso di eliminare completamente l’utilizzo delle dApp dal proprio App Store, forse per paura di scam o di troppa concorrenza.
Il servizio di Coinbase Custody
Altra interessante news che ha visto coinvolta Coinbase è quella relativa al suo servizio di custodia e il loro cliente Grayscale Investments, il quale è diventato il primo veicolo di investimento in crypto ad essere approvato dalla SEC americana.
Yesterday, @CoinbaseCustody client @GrayscaleInvest become the first digital currency investment vehicle to attain the status of an SEC reporting company. This marks an incredible milestone for Grayscale, and the digital currency industry as a whole. https://t.co/ycDhA1Uprt
— Coinbase Institutional 🛡️📞 (@CoinbaseInsto) January 22, 2020
Secondo una ricerca condotta proprio da Grayscale Investments pare che sui mercati di bitcoin e delle criptovalute sia arrivato anche denaro istituzionale.
Nel quarto trimestre del 2019, infatti, gli investimenti totali nei prodotti finanziari di Grayscale sono saliti a 607,7 milioni di dollari, con un investimento settimanale medio di 11,7 milioni, di cui 9,1 milioni sul Grayscale Bitcoin Trust.