Secondo un report di Coinbase Commerce, la piattaforma avrebbe processato 200 milioni di transazioni negli ultimi 2 anni.
Questo forse fa capire che bitcoin e altre crypto sono piuttosto usate anche come metodo di pagamento, anche se il report rivela che ad essere spese sono soprattutto le stablecoin come USDC, il cui supporto era stato aggiunto lo scorso maggio con anche un programma di reward.
Sempre secondo il report, sono 8mila i commercianti che usano Coinbase Commerce in tutto il mondo.
Ha spiegato John Zettler, project leader di Coinbase Commerce a Coindesk:
“I commercianti ci dicono spesso che è la crypto che conoscono meglio e di cui si fidano di più”.
I prossimi step per il progetto prevedono anche altre feature, anche se Zettler non ha precisato quali. Di recente Coinbase ha lanciato anche un programma di refund in caso di errato pagamento o errore nell’acquisto.
Da circa un anno Coinbase ha anche lanciato la propria carta di debito per spendere crypto, e da poco è stata integrata anche la stablecoin DAI. Questa stessa carta è stata anche aggiunta sulla app di Google Pay circa 10 giorni fa.
Nel frattempo, in Italia pare che bitcoin sia il terzo metodo di pagamento più usato dopo PayPal e Postepay per quanto riguarda le spese tramite e-commerce.
Anche negli U.S.A. pare che molti siano i negozi che accettano pagamenti in crypto: secondo i dati di gennaio 2020, infatti, il 59% delle aziende ha già usato le criptovalute, di cui il 36% sono PMI.
Tra l’altro tra carte di debito e piattaforme di escrow è molto facile accettare e spendere crypto nei negozi.
Secondo gli esperti, il dilagare del Coronavirus e l’inflazione da esso causata porterà maggiore adozione delle criptovalute sia in termini di store of value che come metodo di pagamento.