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Mastercard sempre più focalizzata sul settore crypto: a breve verrà lanciato il prodotto “Multi Token Network” (MNT)

Mastercard, uno dei principali provider di servizi di pagamento elettronici, è sempre più interessata al settore delle crypto.

Proprio ieri ha annunciato che quest’estate verrà lanciato, in fase beta, il nuovo prodotto “Multi Token Network”, che funge da una sorta di app store blockchain per lo sviluppo di soluzioni ibride che possano mediare tra la sicurezza dei servizi offerti dagli intermediari finanziari e l’efficacia della valute crittografiche.

Tutti i dettagli di seguito.

Mastercard e crypto: progettato il nuovo app store del mondo blockchain

Mastercard sta dimostrando di essere veramente interessata al mondo delle criptovalute: ne è un esempio l’ultimo annuncio della multinazionale di pagamenti elettronici, che ha comunicato di voler lanciare un progetto pilota per l’esplorazione di soluzioni innovative in ambito Web3.

Si tratta del “Multi Token Network” (MNT), una sorta di app store del settore blockchain che offre agli sviluppatori una vasta gamma di soluzioni per creare applicazioni che possano integrarsi con le dinamiche degli istituti finanziari.

Nessuno fino ad ora aveva pensato ad infrastruttura del genere che potesse risolvere molti problemi di fiducia e colmare molti gap che impediscono la mass adoption nel settore delle valute crittografiche

L’associazione dell’industria crypto con il secondo fornitore di carte di debito e credito al mondo dopo Visa potrebbe infatti avvicinare molto facilmente una quantità enorme di sviluppatori ed utenti che attualmente temono i rischi del self custody.

La piattaforma sarà lanciata in fase beta durante quest’estate e verrà sperimentata inizialmente nel Regno Unito, per poi valutare l’espansione su più paesi e continenti.

Per incentivare lo sviluppo di questa soluzione, che risulta ibrida tra il  mondo puramente decentralizzato e quello in cui vige la fiducia nelle istituzioni centrali, Mastercard ha creato un evento chiamato MTN Innovation Sprint.

L’occasione sarà centrale per includere diversi progetti nella costruzione di un ecosistema di applicazioni basate su tecnologia blockchain.

Secondo quanto riferito da Fortune, l’infrastruttura sarà costruita su Ethereum, dunque dovrebbe attirare una grande mole di sviluppatori solidity.

Il responsabile dei prodotti crypto di Mastercard, Raj Dhamodharan, in una lettera di ieri ha commentato così l’annuncio del Multi Token Network:

“Funge da banco di prova per lo sviluppo di applicazioni pilota dal vivo e casi d’uso con istituzioni finanziarie, fintech e banche centrali”

Depositi bancari tokenizzati: il primo esperimento del  “Multi Token Network”

Il primo esperimento  crypto che verrà introdotto all’interno del Multi Token Network di Mastercard consiste nella possibilità di effettuare depositi bancari tokenizzati.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione in cui i depositi bancari, assicurati da tutte le protezioni degli istituti finanziarie, vengono tokenizzati per entrare a far parte del mondo on-chain.

Anche JPMorgan a febbraio aveva proposto un’idea simile, che tuttavia sarebbe andata controcorrente poiché intenzionata a sostituire la presenza delle stablecoin del settore crypto.

In questo caso invece  si pensa di includere nel progetto, oltre che le valute digitali delle banche centrali, anche le stablecoin regolamentate.

Ricordiamo che in Europa, a seguito dell’approvazione del Parlamento Europeo del quadro normativo “Market in Crypto Asset” (MICA) che entrerà definitivamente in vigore nel 2024, le stablecoin sono entrate ufficialmente in un contesto di piena legalità (con dei vincoli da rispettare).

Per introdurre l’ambizioso progetto Dhamodharan ha commentato così durante un’intervista a Coindesk:

“Ciò che alimenta l’economia globale oggi è il denaro regolamentato nelle banche”, ha detto Dhamodharan in un’intervista a CoinDesk. 

Quindi stiamo iniziando a fare depositi bancari tokenizzati, quindi l’unità di denaro in un conto bancario è una risorsa digitale sulla blockchain, portando lo stesso livello di programmabilità a quelli che trovi con la valuta digitale nell’ecosistema crittografico.”

Sebbene tutto ciò potrebbe aprire le porte ad un incremento delle attività del mondo blockchain, con ovvi vantaggi per tutta la community crypto, rimane comunque il dubbio che il “Multi Token Network” possa minare la libertà degli individui.

Bitcoin è stato introdotto al mondo come rete di pagamento P2P in grado di sorpassare intermediari fiduciari, come Mastercard stesso.

Ethereum ha creato negli anni un’infrastruttura decentralizzata che funge da “computer globale per il mondo”, in grado di offrire sicurezza all’interno di un framework operativo funzionale per gli sviluppatori, senza appoggiarsi a qualsiasi istituzione centrale.

Tutto ciò che sta proponendo Mastercard non è in realtà necessario alla community crypto.

La comodità di un’infrastruttura finanziaria che possa assicurare i depositi non vale la perdità della privacy e della libertà conquistata durante questi ultimi anni.

Se ci si vuole proteggere dai rischi della decentralizzazione, esistono soluzioni assicurative decentralizzate come Nexus Mutual e Insurance che risolvono queste problematiche.

Se si ha paura del self custody, basta scegliere soluzioni più complesse di custodia per ottenere un grado più elevato di sicurezza, come per esempio hardware wallet o wallet multisignature.

Non facciamoci ingannare. Non abbiamo bisogno di nulla tranne che di una seed phrase  custodita in un posto sicuro e di qualche satoshi ed ether nel wallet.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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