Due giorni fa, Uniswap, la più famosa piattaforma di scambi decentralizzata, ha raggiunto un record notevole sorpassando quota 200 milioni di transazioni uniche cumulative.
Il protocollo sancisce così il suo predominio nel settore dei DEX, dove gestisce più della metà del volume registrato in DeFi.
Tutti i dettagli di seguito
Summary
Uniswap sorpassa la soglia delle 200 milioni di transazioni cumulative
Uniswap, Il mercato decentralizzato più conosciuto tra gli amanti del mondo DeFi, ha sorpassato il numero di 200 milioni di transazioni uniche cumulative, registrate a partire dal 2018.
L’annuncio è arrivato dal profilo ufficiale twitter di Uniswap Labs, che si è vantata pubblicamente del risultato raggiunto.
Il protocollo nei suoi primi anni di vita ha avuto difficoltà ad emergere, visto e considerando che la finanza decentralizzata si è iniziata ad affermare a fine 2020.
I numeri di Uniswap infatti sono diventati importanti proprio in quel periodo, in cui la cultura degli scambi su DEX si stava diffondendo tra le community dei crypto entusiasti.
Pensate che a giugno 2018 il valore complessivo della DeFi ammontava a solo di 20 mila dollari, mentre a dicembre 2020 il dato era arrivato a 15 miliardi di dollari.
Durante il suo lungo tragitto, la piattaforma ha lanciato due versioni aggiuntive (v2 e v3) che sono servite per migliorare il prodotto e l’esperienza utente per attirare una mole sempre più grande di utilizzatori.
Osservando i dati di Dune Analytics, possiamo vedere come mensilmente il trend delle transazioni su Uniswap sia sempre stato in crescita ( ad eccezione del mese corrente iniziato da poco).
Da aprile fino a giugno di quest’anno, ogni mese è stata superata la quota delle 10 milioni di transazioni registrate sulla piattaforma: davvero incredibile!
Nonostante il numero di transazioni sia decisamente in crescita mese dopo mese, non possiamo dire lo stesso per il valore bloccato all’interno della piattaforma (TVL) che ha subito una flessione di circa il 60% rispetto a Novembre 2021.
In particolare questo valore aveva raggiunto la soglia dei 10 miliardi di dollari il 14 novembre 2021, mentre oggi vede stanziare a quota 3,99 miliardi di dollari.
Tutto ciò è fisiologico ed in linea con la decrescita dell’intero settore della finanza decentralizzata avvenuta durante il 2022.
I dati nell’anno corrente sono in leggera ripresa ma ancora lungi dal ritorno al periodo di massima espansione.
La predominanza di Uniswap sul mercato dei DEX
Uniswap rappresenta il DEX più importante dell’intero mercato decentralizzato, con numeri che fanno invidia ai principali competitor.
Il protocollo negli ultimi 7 giorni ha registrato un volume pari a 8,2 miliardi di dollari, ovvero più del doppio di PancakeSwap, secondo DEX più noto tra la community crypto.
A tal proposito, prendendo come riferimento proprio i dati settimanali offerti da Dune Analytics, vediamo come Uniswap ha gestito più della metà di tutte le transazioni svolte sugli exchange decentralizzati.
Le altre piattaforme che competono con l’unicorno sono Pancakeswap, Balancer, Curve, DODO, Quickswap, Maverick e Sushiswap.
Tutti gli altri protocolli di scambio che non abbia citato, ma che comunque aiutano a creare un ecosistema di applicazioni vasto, hanno registrato volumi nell’ultima settimana inferiori a 100 milioni di dollari.
Pur considerando dati storici, e non banalmente quelli settimanali, l’egemonia di Uniswap rimane indiscussa con quote di mercato sempre superiori al 50%. Potete approfondire l’argomento in questa dashboard.
La piattaforma, avendo supportato un mole così grande di transazioni e di volume, ha avuto il guadagno che si merita, registrando un numero di fees davvero impressionanti, pari a circa 2,8 miliardi di dollari.
Il mese più proficuo di sempre è stato Maggio 2021, dove il DEX ha guadagnato 251 milioni di dollari in fees. Il mese peggiore, a seguito della bull run del 2021, è stato dicembre 2022 con soli 25 milioni di dollari.
Dividendo i dati in base alla blockchain di appartenenza, possiamo vedere come la maggioranza delle commissioni sono state pagate su Ethereum, mentre una piccola frazione è stata pagata su Arbitrum, Polygon ed Optimism.
Un numero totalmente irrilevante è stato invece segnato sulla Binance Smart Chain, dove PancakeSwap regna incontrastato, e su Celo.
Analisi del token UNI
Mentre la piattaforma Uniswap cresce sempre di più e segna un record per quanto riguarda il numero di transazioni cumulative effettuate, il token UNI soffre le condizioni altalenanti del mercato crypto.
La moneta crittografica purtroppo ha un’utilità scarsa, prevalentemente per quello che riguarda il fattore governance senza altri meccanismi interessanti che possano spingere gli utenti del mondo DeFi ad holdare il token.
Difatti si può benissimo essere un veterano della piattaforma Uniswap senza aver mai holdato la criptovaluta nativa del progetto.
Per questo motivo e per via della fragilità del settore altcoin, UNI segna attualmente un drawdown dal suo massimo storico di oltre l’85%.
Dai 45 dollari toccati a maggio 2021, la criptovaluta è scesa fino agli attuali 5,49 dollari.
Ad ogni modo ciò non significa che la moneta sia ormai data per spacciata: i prezzi sono in lateralizzazione da oltre 1 anno, in una price action noiosa ma che potrebbe dare delle soddisfazione nei prossimi mesi
Su time frame giornaliero possiamo analizzare la situazione più da vicino: a partire da inizio anno abbiamo assistito ad un rialzo del valore dell’asset, culminato il 20 febbraio con l’inizio di un’inversione ribassista.
Dopo un lungo periodo di distribuzione, i prezzi sono tornati a salire dopo aver toccato il bottom locale il 10 giugno, giorno in cui il grafico segnava un RSI scarichissimo.
Nell’ultimo mese i rialzi sono stati accompagnati da buoni volumi di scambio, con il token nativo di Uniswap che si mantiene al di sopra della media mobile esponenziale a 10 periodi.
Se nel weekend non dovessimo assistere ad un breakdown di UNI, potremmo facilmente iniziare la prossima settimana con una continuazione rialzista della criptovaluta, che tuttavia dovrà superare la resistenza a 7,8 dollari prima di tornare in un trend chiaramente bullish.
I movimenti del re Bitcoin e le condizioni macroeconomiche del mercato giocheranno un ruolo cruciale in questo contesto: ricordiamo che tutte le altcoin sono sempre succubi della price action di BTC, che a sua volta può essere influenzato da ciò che accade nel mondo della finanza tradizionale.
