Bitcoin news: la società NYDIG crede che l’approvazione di un ETF spot sulla principale criptovaluta da parte della SEC potrebbe innescare domanda per 30 miliardi di dollari.
Speculazioni di questo genere arrivano dopo che l’ente federale statunitense ha accettato la richiesta di un ETF spot da parte di BlackRock, rendendo sempre più concreti i sogni dei crypto appassionati.
Vediamo insieme i dettagli della news e la situazione a livello prezzi per Bitcoin.
Summary
Ultime crypto news: NYDIG pensa che l’approvazione di un ETF spot su Bitcoin porterà 30 miliardi di dollari nel settore
Le ultime bitcoin news parlano delle parole scottanti della società di trading di criptovalute NYDIG, la quale crede che gli ETF spot sulla moneta crittografica principale del settore potrebbero generare immediatamente una domanda da 30 miliardi di dollari.
Dopo che a giugno numerosi fondi di investimento e società di gestioni patrimoniali hanno espresso il loro desiderio alla SEC per l’approvazione di un prodotto finanziario del genere, è arrivata la prima risposta positiva. La richiesta effettuata da BlackRock, l’hedge fund più grande al mondo in termini di AUM, è stata accettata dall’ente federale, che inizierà ora un processo di revisione ufficiale.
Mentre le probabilità di un effettivo rilascio di un ETF entro l’inizio dell’anno, c’è già chi, come la bitcoin company NYDIG, fa le prime previsioni sugli effetti che si potrebbero verificare.
In merito a questo argomento, NYDIG ha dichiarato In un rapporto che:
“Il riconoscimento del marchio di BlackRock e del franchising iShares, la familiarità con i metodi di acquisto e vendita tramite broker di titoli e la semplicità del reporting delle posizioni, della misurazione del rischio e del reporting fiscale, un ETF spot potrebbe portare alcuni notevoli vantaggi rispetto alle alternative esistenti”
Nel dettaglio, secondo la società con sede a New York, il fatto che molti fondi possiedano già 28,8 miliardi di dollari in bitcoin, per un 4,9% del rifornimento circolante della criptovaluta, fa credere che possano arrivare altrettanti capitali nel caso di un ETF spot.
Se dovessimo fare un paragone con l’oro, asset a cui Bitcoin è spesso associato, possiamo notare come a partire da Novembre 2004 in poi, periodo in cui è stato approvato il primo “US Traded Gold” (GLD), la commodity ha iniziato un’importante corsa al rialzo.
Dopo i primi 7 mesi di ribassi, l’oro ha segnato un incremento da paura crescendo complessivamente del 63% in un anno e mezzo.
Ora, pur considerando che oro e Bitcoin presentano condizioni strutturali diverse, con gli ETF basati sul metallo prezioso che ammontano oggi all’1,6% della supply, contro i 4,9% della criptovaluta, possiamo affermare che un prodotto finanziario SPOT potrebbe generare un aumento di domanda, come accaduto nel 2005.
C’è comunque da considerare che l’ambiente macroeconomico nel 2004 era totalmente differente da quello attuale: il rally dell’oro in quegli anni è motivato principalmente dal l’indebolimento del dollaro e dall’ascesa della Cina come superpotenza mondiale.
Ad oggi probabilmente lo stesso prodotto finanziario applicato su Bitcoin non avrebbe lo stesso impatto positivo, fermo restando che genererebbe molto interesse attirando liquidità nell’industria.
Come scrive la newsletter Ecoinometrics, il vero potenziale del lancio di un ETF spot, risiede nella conciliazione di questo evento con due fattori in particolare: il passaggio a politiche monetarie espansive da parte della FED e l’attuale trasferimento di ricchezza generazionale verso soggetti giovani, i quali sono più propensi ad investire in Bitcoin rispetto ai loro genitori.
Focus sul prezzo di BTC
La situazione attuale di Bitcoin è stabile, anche a seguito di forti speculazioni sulla presunta approvazione di un ETF spot per la crypto.
I prezzi si mantengono per la quarta settimana consecutiva a ridosso dei 30 mila dollari senza accennare segnali di continuazione rialzista o di storno ribassista.
Il trend di medio termine rimane leggermente bullish, con BTC che mantiene salda la sua struttura dopo il rally di inizio anno e il pump di metà giugno con l’annuncio di nuovi players come BlackRock, VanEck e Fidelity all’interno del settore.
I volumi purtroppo sono rimasti bassi, e non hanno accompagnato la crescita del mercato, segnale che forse non siamo ancora pronti per un bull market in stile 2021.
Ora i livelli più importanti su cui focalizzarci sono i 32 mila dollari, i quali se venissero rotti potrebbero innescare una salita almeno fino ai 36 mila dollari, e i 27 mila dollari che hanno fatto da supporto nei primi giorni di giugno e confluiscono come media mobile esponenziale a 60 periodi su time frame settimanale.
Ora come ora, è probabile che il trading range 27k-32k duri per diverse settimane, con buone opportunità per speculare andando long nel livello basso del canale e short nella parte alta.
Analizzando la situazione da un’altra prospettiva, è da segnalare la resilienza dell’indicatore supertrend, che ha chiamato il buy a metà gennaio 2023 e continua a segnalare la presenza di un ambiente rialzista.
Se i volumi di mercato dovessero registrare un aumento, come avvenuto a ottobre 2020, e il super trend dovesse continuare in questa direzione, potremmo assistere ad un rialzo di bitcoin, con o senza news relative ad un ETF spot.
