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Il ruolo di Google, Amazon ed Immutable nello sviluppo del settore web3

Google Cloud ed Amazon Web Services (AWS) hanno dimostrato più volte negli ultimi mesi di voler investire nel mondo crypto, soprattutto nello sviluppo dell’industria del web3.

Oggi la piattaforma di giochi decentralizzati Immutable ha annunciato una partnership strategica con Amazon per accelerare l’onboarding degli sviluppatori di giochi nel web3 e  promuovere la proprietà digitale degli oggetti a milioni di giocatori in tutto il mondo.

Il ruolo di Amazon sarà fondamentale in questo contesto perchè  all’interno del suo cloud AWS troviamo la presenza di colossi nel mondo del gaming come Ubisoft, Warner Brso, Games, Riot Games ed Epic Games.

Si tratta di una collaborazione molto importante perchè mira a stimolare l’adozione di massa dei giochi su blockchain sfruttando l’affidabilità, il lustro e la scalabilità del colosso del web tradizionale.

Vediamo insieme tutti i dettagli di seguito

Oltre Google: la collaborazione tra Amazon ed Immutable per accelerare lo sviluppo dei giochi web3

Immutable, piattaforma per lo sviluppo di giochi web3, ha annunciato oggi di aver intrapreso una collaborazione strategica come Amazon Web Services (AWS) per promuovere una serie di iniziative  e contribuire allo sviluppo del settore del gaming su blockchain.

Più nel concreto, l’obiettivo è quello di portare le case produttrici di esperienze di gioco nel contesto del web3 promuovendo allo stesso tempo il concetto di proprietà digitale degli oggetti di gioco a milioni di giocatori in tutto il mondo.

Questo sarà possibile grazie ai vari nomi che orbitano attorno all’universo Amazon come  Ubisoft, Warner Bros, Games, Riot Games ed Epic Games.

Prima di scendere nei dettagli della partnership, sono da sottolineare anche gli sforzi di un altra multinazionale del web, ovvero Google Cloud, che parallelamente ad Amazon sta lavorando duramente per integrare al meglio i propri servizi all’interno del mondo web3.

Pochi giorni fa infatti Google ha collaborato con il fornitore di servizi web3Auth per poter consentire un accesso semplificato all’interno di piattaforme decentralizzate.

Tornando ad Amazon ed Immutable, la partecipazione tra le due parti consiste nell’adesione al programma ISV Accelerate (patrocinato da AWS stesso), che rappresenta un programma di co-vendite per organizzazioni che forniscono soluzioni software eseguibili tramite AWS.

In questo modo l’esperienza diretta di Immutable nel settore web3 potrà essere sfruttata con un pubblico più vasto, aiutando così nuovi potenziali clienti a sviluppare il proprio gioco in questo particolare contesto.

Gli sviluppatori di dapp decentralizzate possono anche iscriversi al AWS Activate, che consiste in un programma che fornisce alle startup dei crediti AWS, supporto tecnico, formazione e risorse esterne per espandere le proprie infrastrutture all’interno del cloud di Amazon, utilizzando contemporaneamente gli strumenti  e le competenze tecniche di Immutable.

Magmabyte, un produttore di giochi web3, ha già aderito recentemente a questa iniziativa portando il proprio lavoro su un livello più elevato.

Attraverso questi servizi, Immutable può contare su un aumento della propria scalabilità potendo gestire 10 volte la mole di giochi associati ad essa, senza contare il lustro che le conferisce l’associazione con il brand Amazon.

Sul fronte tecnico, il concetto di tecnologia serverless da parte dei colossi come Amazon  Web Services e Google cloud, permette di svolgere un numero alto di transazioni con la latenza più bassa possibile e con costi irrisori.

Immutable prevede di continuare su questa strada costruendo insieme ad AWS, e chi sà. magari in futuro anche con Google, portando la propria offerta a milioni di potenziali clienti e centinaia di clienti differenti.

Questo trend potrebbe crescere enormemente visto le prospettive di crescita dell’industria web3 che nel giro dei prossimi due anni potrà contare su una mole di  100 milioni di giocatori circa.

Jason Suen, direttore commerciale di Immutable, ha commentato così la collaborazione con Amazon:

“La missione principale di Immutable è accelerare ed espandere lo sviluppo di giochi web3 offrendo agli studi la piattaforma blockchain più completa, potente, efficiente e facile da usare disponibile. Aderendo ai programmi AWS ISV Accelerate e AWS Activate, siamo in grado di fornire alla nostra vasta rete di sviluppatori di giochi una soluzione chiavi in ​​mano per creare e scalare rapidamente giochi web3. In combinazione con l’infrastruttura sicura e leader a livello mondiale, la cultura dell’innovazione e le risorse esperte di AWS, siamo in grado di scalare a livello globale nel modo più efficiente possibile. Questo è un momento cruciale che plasmerà il futuro dello sviluppo dei giochi

Tutte le recenti partecipazioni di Google Cloud nel mondo crypto

Come accennato in precedenza anche Google Cloud è molto attiva nello sviluppo e promozione del settore web3. Ne sono una dimostrazione tutta una serie di iniziative di cui il colosso del web si è fatto carico nell’ultimo anno.

Sebbene infatti non ci sia lo zampino della società californiana nella partnership tra Amazon e Immutable, possiamo comunque citare 3 recenti partecipazioni che fanno ben intendere l’obiettivo di Google e le risorse che sta investendo per poter guadagnare una fetta da questo mondo, sempre più in crescita.

In primis, pochi giorni fa è stata annunciata una collaborazione con il fornitore di servizi  per piattaforme decentralizzate webAuth, che ha permesso di semplificare l’accesso alle applicazioni basate su blockchain.

Insieme infatti le due aziende hanno sviluppato un sistema che consente  all’utente finale di generare una coppia di chiavi pubbliche-private senza dover installare un wallet e salvare le proprie chiavi di accesso, ma semplicemente accedendo tramite il login con Google, Sms, email, OTPs o biometric IDs.

Inoltre l’apporto di Google riguarda anche la velocità e l’efficienza dei propri servizi, con una latenza stimata inferiore ai 1,5 secondi oltre che il miglioramente del fattore sicurezza, che  grazie al Kubernetes Engine (GKE)  offre un sistema di difesa contro i DDoS.

Tra le altre iniziative significative messe in atto da Google  Cloud troviamo l’integrazione come validatore all’interno della rete crittografica L1 Celo ad agosto di quest’anno.

Durante il 2022 Google ha creato un proprio team dedicato all’esplorazione delle risorse digitali, con un interesse specifico per lo spazio web3. Ha inoltre anche presentato il Blockchain Node Engine, ovvero un servizio specializzato progettato per ospitare i nodi delle reti blockchain.

Dopo un anno di lavori e di test, la società ha deciso fare il grande passo unendosi al network di validatori di Celo come Deutsche Telekom e impactMarket. Questa pratica permette alla rete blockchain in questione di gestire le proprie transazioni in modo più efficiente e scalabile.

Allo stesso tempo per Google questa mossa è stata fondamentale per ottenere un coinvolgimento più profondo nello spazio blockchain, aprendo nuove opportunità per esplorare e contribuire al crescente ecosistema delle tecnologie decentralizzate. 

Infine è doveroso sottolineare la partnership avviata dalla stessa Google Cloud a luglio di quest’anno  con Voltage, una società specializzata in Bitcoin e Lightning Network .

La collaborazione offre un modo per espandere i provider e le sedi di hosting del servizio decentralizzato, offrendo la possibilità ai propri clienti di Voltage di create nodi Bitcoin su LN tramite Google Cloud, in diverse località del mondo.

Nello specifico il ruolo della multinazionale del web riguarda la capacità e l’affidabilità dei servizi offerti, con la possibilità di soddisfare una serie di richieste contemporaneamente.

Inoltre la presenza di un brand forte come quello di Google contribuisce a conferire maggior lustro al settore stesso del web3, potendo contare su uno dei cloud leader più dominante nel 2023.

Considerate che,  a distanza di pochi mesi, possiamo contare un numero di 79 nodi ospitati da Google Cloud  sul Lightning Network con un totale di 1230 BTC instradati on-chain.
Da sengalare come Amazon in questo settore risulta più dominante del competitor potendo contare su 544 nodi per un totale di 1.830 BTC on-chain.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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