HomeCriptovaluteL’ormai defunto crypto exchange FTX potrebbe tornare in vita

L’ormai defunto crypto exchange FTX potrebbe tornare in vita

Dopo quasi un anno da uno dei crash più pesanti della storia degli exchange crypto, ecco che i curatori fallimentari incaricati di gestire ciò che rimane da FTX potrebbero decidere di riaprire i battenti e tornare sul mercato degli scambi crittografici.

FTX Trading Ltd. sta valutando questa opzione dopo che sono arrivate offerte da alcune aziende che vorrebbero investire nella causa e trarre vantaggio dal parco clienti che ammonta a 9 milioni di utenti.ù

Il crypto exchange è riuscito a recuperare gran parte del deficit da 9 miliardi di dollari che spetta agli investitori della vecchia piattaforma ed ora potrebbe cogliere la palla al balzo per far ripartire il business.

La decisione finale potrebbe arrivare già da dicembre, con lo scambio centralizzato pronto per la riapertura eventualmente già dopo pochi mesi del 2024.

Nel frattempo la moneta FTT ha risentito positivamente della news ed è andata ad attaccare delle resistenze grafiche, con i traders che speculano su un eventuale ritorno all’utilità per la risorsa crittografica dell’exchange.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Il crypto exchange FTX sta considerando l’ipotesi di una ripartenza

Il crypto exchange FTX, andato in bancarotta a novembre 2022 dopo una gestione criminale dell’attività da parte del suo fondatore e del suo fedele team, ora potrebbe tornare ad offrire servizi di scambi crittografici ai suoi clienti ed inaugurare una nuova era.

Questo è quello che è emerso durante un’udienza del tribunale di WIlmington, nel Delaware, dove il banchiere Kevin M. Cofsky della società Weinberg Partners (affiliata ad FTX Trading LTD.) ha espresso la fattibilità di un evento del genere.

L’ex leader nel campo del crypto trading sta valutando le proposte di tre offerenti per riavviare le negoziazioni.

Queste includono  anche l’opzione della liquidazione completa di tutti gli asset rimanenti in mano ai curatori fallimentari, che ammontano a circa 7 miliardi di dollari, o il coinvolgimento di altre società per aiutare a far tornare il piedi il crypto exchange sfruttando i 9 milioni di clienti ancora associati ad FTX.

Cofsky, durante l’udienza ha detto di essere impegnato con più parti ogni giorno per valutare attentamente tutte le vie percorribili affinché la società possa ottenere il massimo valore sul mercato, nell’obiettivo di risanare completamente il debito di circa 9 miliardi di dollari che porta sulle spalle.

La percentuale di recupero  che i creditori potranno riavere indietro dipenderà in parte dal valore che FTX può ottenere da una potenziale vendita, o riavvio, dell’exchange

Secondo quanto spiegato, se il piano di recupero dovesse andare in porto, il 66% dei fondi rimanenti nelle casse del crypto exchange sarebbero dedicati a ripagare i creditori mentre il restante 33% andrebbe investito nel progetto.

John  J. Ray III, attuale CEO incaricato di gestire il puzzle di FTX, e gli altri curatori fallimentare, potrebbero giungere ad una scelta definitiva già da metà dicembre, con un’eventuale ripartenza dello scambio centralizzato già a metà 2024.

Nel frattempo Sam Bankman Fried, ex amministratore delegato dell’exchange nonché mente principale della truffa escogitata a danno degli investitori, sta affrontando un maxi processo a suo carico a New York ed in caso di condanna potrebbe non vedere mai più la luce del sole.

I capi di accusa contro di lui sono tanti e di grave portata, appesantiti dopo che Caroline Ellison, ex CEO  della firma di trading  gemella ad FTX, ha rivelato alcuni inediti sconcertanti della gestione dell’exchange da parte di Bankman Fried.

Le accuse riguardano l’incanalazione  dei fondi dei clienti di FTX verso Alameda Research per scambi ad alto rischio, contributi politici e stravaganti acquisizioni di proprietà prima dell’inevitabile collasso di entrambe le entità.

I giudici potrebbero chiudere il processo emettendo la loro sentenza già da domani.

FTT e la sua reazione sul mercato crypto

Dopo la news che ha rivelato la possibilità di una ripartenza del crypto exchange FTX, la moneta crittografica FTT ha risposto positivamente sui mercati andando a segnare un +5% rispetto alle quotazioni delle ultime 24 ore.

La criptovaluta, che in precedenza rappresentava la risorsa centrale dello scambio centralizzato, utilizzabile dai clienti per avere sconti sulle fees di trading e per altri servizi, ora si trova priva di valore ed utilità.

Nel caso di una rinascita dell’exchange, FTT tornerebbe ad avere senso d’esistere  e potrebbe tornare di moda tra i crypto investitori.

Ovviamente non è detto che la risorsa verrà utilizzata come in passato all’interno del nuovo exchange, ed esiste anche la possibilità che questa venga abbandonata per sempre.

Ad ogni modo, considerando che diversi utenti avevano dei fondi in FTT all’interno del crypto exchange prima del famigerato crollo, è verosimile che in caso di ripartenza anche la moneta verrà inglobata nel piano.

I traders stanno scommettendo su questa ipotesi ed hanno fatto crescere il prezzo del token ad 1,21 dollari nella giornata di ieri, andando a segnare un + 11,59% nell’arco di una sola ora di contrattazioni.

Grafico orario del prezzo del token FTX (FTT/USDT)

FTT è attualmente scambiata a 1,12 dollari, lontanissima dal massimo storico fissato a 85,7 dollari ed ormai destinata a non tornarci mai più.

Sebbene infatti la crypto possa riassumere quella valenza di utilità di cui godeva in passato, c’è da osservare che la mancanza di fiducia degli investitori nei confronti di FTX giocherà un ruolo cruciale in questo processo.

È altamente improbabile che la piattaforma di trading possa tornare ad affermarsi come leader nel settore degli scambi centralizzati, visto e considerando tutto lo storico altamente denigratorio.

Pensate ad esempio ad un riavvio del fondo di investimento di Bernie Madoff e della fiducia istituzionale che potrebbe ottenere dopo che il noto gestore aveva truffato per 30 miliardi di dollari l’intero settore finanziario degli Stati Uniti, compresa la Securities and Exchange Commission.

Purtroppo (o per fortuna) questo genere di eventi, in cui avvengono truffe a danno degli investitori, rimangono nel ricordo indelebile di chi ha assistito in prima persona.

FTX potrebbe anche tornare sul mercato, ma non potrà mai guadagnarsi quella fiducia che aveva conquistato durante la bull run del 2021.

FTT potrebbe anche segnare ottime performance grafiche, ma molto difficilmente raggiungerà i livelli di massimo splendore antecedenti al crash più grande nella storia delle criptovalute.

Ogni privilegio ha una responsabilità: se non ti prendi la responsabilità, perderai il privilegio.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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