HomeCriptovaluteCome fare bridge di criptovalute dalla rete BSC a ETH o viceversa

Come fare bridge di criptovalute dalla rete BSC a ETH o viceversa

In questo articolo vediamo come eseguire un bridge di criptovalute dalla rete crittografica Binance Smart Chain (BSC) all’Ethereum Mainnet (ETH), o viceversa.

Il bridge rappresenta un trasferimento cross-chain di valute digitali tra blockchain differenti che per loro natura non possono sovrapporsi e devono viaggiare su strade differenti.

Per svolgere questo tipo di operazione possiamo affidarci sia a soluzioni non custodiali che ad altre custodiali.

Le prime mantengono la componente della decentralizzazione, tipica di chi vuole operare in piena privacy ed in modalità trustless, mentre le seconde rappresentano una valida alternativa per chi movimenta capitali ingenti e preferisce godere di una maggiore tutela nel fronte della sicurezza informatica.

Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Bridge di crypto da network BSC a ETH o viceversa: i migliori protocolli

Una delle soluzioni più gettonate per eseguire un bridge di criptovalute dalla rete Binance Smart Chain (BSC) all’Ethereum Mainnet (ETH), o viceversa, è quella di passare per applicazioni di interoperabilità decentralizzate.

Con questo genere specifico di protocolli, crypto come BNB, USDT e USDC possono essere facilmente trasferite tra le due reti, che a causa della loro natura normalmente non possono comunicare.

Per utilizzarli è indispensabile essere in possesso di un crypto wallet non custodiale, come ad esempio Metamask o Trustwallet, ed avere confidenzialità con le pratiche e le operazioni  tipiche del web3 e della DeFi.

Tra le applicazioni più quotate ed affidabili nel caso specifico del bridge da BSC ad ETH troviamo: Stargate, Meson, Symbiosis, Orbiter Finance e Layerswap,

Tutte rappresentano un’opzione rapida ed economica che con  pochi minuti di attesa e qualche manciata di dollaro, permetterà ai vostri tokens di teletrasportarsi tra le blockchain.

Inoltre la liquidità su di esse è sufficiente a garantire il perfetto funzionamento delle operazioni. Stargate è in assoluto la piattaforma più gettonata su questo fronte, tanto da registrare un volume di oltre 220 milioni di dollari nei bridge degli ultimi 30 giorni che coinvolgono la BSC. 

Pensate che l’intera rete crittografica nello stesso periodo ha supportato un volume totale di 349 milioni di dollari tra tutte le applicazioni esistenti

La sua dominanza è dovuta in gran parte a delle speculazioni su un presunto airdrop di LayerZero che potrebbe essere rilasciato proprio agli utenti di Stargate.

Vediamo ora all’atto pratico come eseguire un bridge da BSC a ETH, prendendo come riferimento la piattaforma appena citata.
Il meccanismo è identico in ogni altra soluzione, con l’unica differenza che alcune crypto potrebbero essere disponibili per i trasferimenti in una piattaforma piuttosto che un’altra.
Una volta essere entrati nel sito web ufficiale di Stargate, andiamo sulla voce “transfer” selezioniamo la tipologia di moneta che si intende trasferire e selezioniamo la rete mittente e quella destinataria,

Inseriamo il totale di token da bridgare e clicchiamo sulla barra “transfer”.
Come nell’esempio seguente, dopo qualche minuto gli  USDT spediti dalla BSC saranno visibili su ETH e potranno essere utilizzati sin da subito all’interno di quest’ultimo ecosistema.

Ovviamente, come ogni operazione su blockchain, anche questa presenta dei costi di commissioni, che nel caso del bridge da BSC ad ETH arrivano a qualche dollaro, mentre da ETH a BSC potrebbe talvolta superare anche più di 20 dollari (dipende molto dal costo del gas su Ethereum).

bsc eth bridge

Esistono in realtà anche applicazioni come Sushiswap, che hanno implementato i cosiddetti “cross-chain swap”, che permettono di eseguire contemporaneamente uno swap tra due token mentre vengono trasferiti da una chain all’altra.

Prelievo di crypto da exchange come soluzione custodiale  sicura per il bridging di criptovalute

Un altro metodo per bridgare criptovalute tra le reti BSC ed ETH è quello di utilizzare gli exchange centralizzati come base di appoggio per depositare i fondi da una rete e prelevarli dall’altra. Non si tratta di un bridge vero e proprio ma comunque rappresenta una soluzione alternativa molto valida.

Se ad esempio si hanno degli USDT sulla BSC su wallet Metamask e li si vuole passare su ETH, si potrebbe fare un deposito BEP-20 su un exchange come Binance e successivamente prelevare gli stessi USDT come ERC-20 su Ethereum allo stesso indirizzo di  partenza.

Così facendo si rinuncia ai fattori della decentralizzazione e della privacy per godere di alcuni vantaggi come ad esempio una maggiore sicurezza.

Solitamente chi utilizza questa opzione per bridging lo fa perchè movimenta volumi importanti e non vuole esporsi ai rischi degli smart contract delle piattaforme di terze parti non custodiali.

I bridge decentralizzati rappresentano infatti l’ambiente web3 più vulnerabile da attacchi informatici per antonomasia, dove negli ultimi anni sono stati compromessi i fondi di moltissimi utenti.

Pensante che su questa nicchia, in poco più di 3 anni gli hacker sono riusciti a rubare circa 2,75 miliardi di dollari, pari a poco più di un terzo di tutti i furti avvenuti nell’intero mondo crypto.

A tal proposito, proprio pochi giorni fa l’Heco Bridge gestito dal celebre Justin Sun, è stato violato per 86,6 milioni di dollari

Passare le proprie criptovaluta su CEX, riduce al minimo il rischio di controparte in questa fattispecie di protocolli, riversandosi unicamente sulla solidità dell’exchange in questione.

Da sottolineare anche come questa opzione possa risolvere l’eventuale “problema” delle elevate gas fees su Ethereum nel caso del bridge da ETH a BSC, abbassando notevolmente i costi di commissione rispetto alle applicazioni di interoperabilità.

I migliori exchange per svolgere questo tipo di operazione sono Binance, Bybit, Okx, Crypto.com, Bitget, Kraken, Kucoin.
Prima di fare il primo deposito, assicuratevi che la piattaforma che state adoperando supporti i token che volete trasferite e le reti su cui vi volete appoggiare.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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