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Un indirizzo anonimo ha speso 66.000 dollari per iscrivere dati sulla blockchain di Bitcoin con il protocollo Ordinals

Un utente, la cui identità è sconosciuta, ha speso circa 66.000 dollari per iscrivere dati sulla blockchain di Bitcoin attraverso il protocollo Ordinals.

L’indirizzo ha eseguito una mole di 332 transazioni nell’arco di due giorni, aggiungendo metadati alla rete crittografica Bitcoin, più specificatamente su singoli satoshi.

L’utilizzo della tecnologia Ordinals, che consente di generare pseudo NFT e psuedo token fungibili (standard BRC-20) su Bitcoin, è aumentata esponenzialmente negli ultimi mesi raggiungendo livelli fino a poco fa inimmaginabili.

C’è addirittura chi si sarebbe opposto a questo trend, soffermandosi sul fatto che non produce alcuna nuova innovazione e “compromette” la scalabilità del network.

Vediamo tutti i dettagli della news di seguito.

Anonimo spende cifra record di 66 mila dollari per iscrivere dati sulla blockchain di Bitcoin con 332 transazioni Ordinals

Un portafoglio Bitcoin anonimo sembra essersi appassionato al sistema di numerazione crittografico Ordinals, arrivando a spendere 1,5 BTC in fees per iscrivere dati sulla blockchain di Bitcoin.

Considerando il prezzo di 44.0000 dollari per BTC, in totale l’individuo ha speso circa 66.000 dollari in commissioni 9 megabyte di metadati sulla rete crittografica attraverso 332 transazioni.

Ricordiamo che il protocollo Ordinals permette a chiunque di generare un token NFT o fungibile (BRC-20) semplicemente aggiungendo dati  come file audio, video, testo, immagini applicazioni ecc. ai singoli satoshi, che rappresentano l’unità di misura più piccola di BTC.

Il pazzo utente di questa storia ha speso 1,5 BTC per iscrivere su differenti sats  files “OCTET-STREAMapplication/octet-stream”, noti anche come “octet stream”, che rappresentano  archivi generici che non hanno un formato specifico. 

Non possono essere aperti con un’applicazione specifica come i file di testo o immagini e, al contrario, per aprirli, è necessario determinare il tipo di file effettivo che si trova all’interno del file octet stream

Nessuno ancora sa cosa sia nascosto all’interno di questi files: in particolare sembra che neanche i chatbot AI ChatGPT sia in grado di decodificare le inscriptions, essendo necessaria una forza computazionale più elevata.

Non sapendo quale tipo di dato sia stato pubblicato all’interno della blockchain di Bitcoin, non possiamo dare una spiegazione alla spesa folle di 66.000 dollari dello sconosciuto.

Magari si tratta di qualche “ricco” che non si è fatto problemi a regalare 1,5 BTC ai miners per testare un nuovo applicativo della rete crittografata oppure siamo di fronte ad un enigma più complesso.

Nei prossimi giorni vedremo che qualche membro della crypto community riuscirà a individuare cosa nascondono i file.

Nel frattempo è interessante notare come l’utilizzo del protocollo Ordinals stia aumentando nel tempo, a discapito dell’opposizione di alcuni utenti che  lo hanno definito inutile e potenzialmente dannoso per la scalabilità del network.

Per iscrivere dati sulla rete è  infatti necessario infatti pagare una fees che al giorno d’oggi mediamente si aggira intorno ai 200 dollari e che potenzialmente può riempire la meempool di transazioni in attesa di conferma.

In totale sin dalla sua nascita il protocollo ha totalizzato oltre 239 milioni di dollari di commissioni pagate ai miner.

bitcoin blockchain dati

Il caso delle misteriose inscriptions non rappresenta l’unica stranezza avvenuta di recente sulla blockchain di Bitcoin:due giorni fa un portafoglio anonimo ha inviato 1,2 milioni di dollari al portafoglio Genesis estratto da Satoshi Nakamoto risalente al 2010. I fondi non possono essere più recuperati.

Analisi dei prezzi della crypto ORDI

In attesa di scoprire che tipo di dato sia stato inciso nella blockchain di Bitcoin dall’anonimo utente, vediamo come si sta comportando a livello grafico il primo token fungibile BRC-20 creato con il protocollo Ordinals, ovvero ORDI.

La moneta non ha alcun valore intrinseco, non avendo casi d’uso particolari esclusi al collezionismo, ma gode comunque di un buon prestigio essendo la più nota risorsa crittografica fungibile creata su rete Bitcoin.

A maggio dello scorso anno è stata listata su molti dei principali exchange centralizzati di criptovalute come Okx, Bybit, Kucoin e Gate.io, arrivando poi su Binance a novembre.

Sin da subito ha attirato parecchio l’attenzione degli investitori raggiungendo ottimi volumi di mercati ed una capitalizzazione invidiabile da molti progetti crittografici.

Al momento ORDI quota un prezzo di 67,17 dollari per una marketcap di 1,4 miliardi di dollari.

Da metà ottobre in poi, periodo in cui si è enfatizzata la FOMO su Bitcoin a causa delle indiscrezioni riguardo un potenziale lancio del primo ETF spot in USA, ORDI ha iniziato una corsa al rialzo davvero incredibile.

Nel giro di appena due mesi la crypto è passata da 3 dollari a 60 dollari, con un incremento del 20X sul proprio prezzo, per poi ultimare la scia rialzista con la leg up definitiva a a 90 dollari a fine dicembre.

Da inizio anno ORDI ha mostrato invece segnali di debolezza sul grafico contro il dollaro statunitense perdendo il 20% nell’ultima settimana.

I prezzi sono ancora lontani dall’EMA 50 daily, su cui potrebbero confluire nei prossimi giorni in caso di downtrend del re del mercato.

Il supporto principale si trova in zona 50 dollari mentre la resistenza più importante è a quota 80 dollari.

Attenzione alla price action nel medio termine perché ORDI presenta una forte divergenza bearish nell’RSI daily tra i massimi locali di metà novembre ed i valori attuali.

grafico prezzo ORDI
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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