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Capo della Banca d’Inghilterra: nonostante l’approvazione dell’ETF spot in USA, Bitcoin rimane privo di valore intrinseco ed inefficiente

Secondo Andrew Bailey, governatore della Banca d’Inghilterra (BOE), Bitcoin potrà anche aver ottenuto l’approvazione della SEC per l’ETF spot in USA, ma rimane una tecnologia priva di valore intrinseco ed inefficiente.

Questo è quanto è stato detto  alla Commissione del Tesoro del Parlamento del Regno Unito il 10 gennaio durante l’ultimo incontro del BOE in cui si è discusso dell’ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria del Paese.

Bitcoin secondo Bailey fa ancora molta fatica ad emergere come opzione alternativa per i pagamenti digitali e funziona molto meglio come mero asset speculativo.

Durante l’incontro si è parlato molto anche di altri temi, come stablecoin e CBDC.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Secondo il capo della Banca D’inghilterra la tecnologia Bitcoin non sta decollando

Ieri il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha parlato davanti alla Commissione del Tesoro del Parlamento del Regno Unito  per discutere di argomenti caldi del momento come Bitcoin, stablecoin, tassi di interesse ed i piani futuri per la nuova “sterlina digitale”.

Quello che spicca di più all’occhio della conversazione che i leader britannici hanno intrattenuto, è la disapprovazione che Bailey prova per Bitcoin.

Secondo il capo della BOE, la criptovaluta potrà anche aver fatto un passo in avanti sul piano della regolamentazione grazie all’approvazione degli ETF spot in USA, ma rimane comunque priva di valore intrinseco.

La tecnologia Bitcoin, che fonda le sue radici sul concetto di “pagamenti digitali P2P” rimane ancora molto acerba e con poca adozione da parte del grande pubblico.

Queste le sue parole davanti ai parlamentari:

“La mia sensazione è che non stia decollando come quello che potrei definire un servizio finanziario fondamentale. […] Ad esempio, utilizzare Bitcoin come metodo di pagamento è piuttosto inefficiente.”

Sempre discutendo di Bitcoin, è intervenuta l’economista Carolyn A. Wilkins del Comitato di politica finanziaria della Banca che ha condiviso il suo punto di vista sulla moneta crittografica.

Anche Wilkins converge sul fatto che ci sia poco valore intrinseco, ma ha aggiunto che al di fuori del Regno Unito c’è molto interesse da parte degli investitori.

Bitcoin al momento riflette la sua rilevanza come asset speculativo, anche se il suo futuro dipenderà molto probabilmente da come riuscirà ad integrarsi con il sistema finanziario tradizionale.

L’ex deputata ha poi aggiunto che le  “criptovaluta garantite”, ovvero le CBDC, in cui il valore della moneta è ancorato a una valuta garantita dal governo, sono molto più importanti.

Il dibattito sulle CBDC è poi proseguito trattando i temi della privacy e della programmabilità, elogiando i vantaggi che esse potrebbero portare al Paese.

Si è parlato in realtà anche di stablecoin, dove i parlamentari hanno idee contrastanti ma complessivamente sono d’accordo sulla loro utilità per mansioni specifiche.

Nell’ultimo rapporto di dicembre del BOE ad esempio  si è parlato di scelte politiche inerenti alla diffusione di stablecoin e  CBDC,, le quali potrebbero: 

mitigare i rischi per la stabilità finanziaria derivanti dalla possibilità che una percentuale maggiore di depositi venga ritirata da un sistema bancario in una situazione di stress”.

I regolatori del Regno Unito hanno lavorato sulle regole sulle stablecoin per gran parte del 2023. Si prevede che le normative sulle stablecoin entreranno in vigore nel Regno Unito nel 2025.

Stato del mercato del layer-2 Lightning Network

Visto da che dal governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey è stato toccato un tasto dolente di Bitcoin, che riguarda la capacità con cui la tecnologie riesce ad integrarsi e a diffondersi come infrastruttura per i pagamenti digitali, vediamo come stanno procedendo i lavori sul Lightning Network.

Il LN rappresenta l’applicazione di punta dell’ecosistema Bitcoin per quello che riguarda i pagamenti, ed è ad oggi uno strumento molto sostenuto dalla community crittografica.

Purtroppo però, in sostegno alla teoria di Bailey, i progressi  non stanno andando per il meglio e siamo ancora lontani dal poter contare su una rete affidabile e scalabile per le transazioni di tutti i giorni.
In particolare ciò che ancora non va riguarda la capacità del Lightning Network che supporta  un massimo di soli 5.200 BTC pari a poco meno di 240 milioni di dollari.

Nonostante in valore assoluto sembri una cifra decisamente alta, in realtà non lo è se parliamo di uno strumento che mira a rimpiazzare i provider tradizionali di pagamenti elettronici come Visa e Mastercard.

Inoltre da inizio 2023 fino ad oggi, non sono stati fatti particolari progressi in questo campo, con la capacità totale della rete rimasta complessivamente  invariata, con dati addirittura in decrescita da luglio in poi.

Questo purtroppo incide sulle possibilità che il LN ha di scalare effettivamente il mercato dei pagamenti tramite gettoni digitali.

Consultando il portale online “Mempool Space”, possiamo notare come ad oggi ci siano solo 13.828 nodi per un totale di 58.792 canali con una capacità media di 8.278.528 sats, ovvero 3.832 dollari per canale.

Inoltre, c’è da sottolineare come l’hosting dei server dei nodi lightning è ospitato per la maggioranza da provider centralizzati come Amazon e Google Cloud, che nonostante offrano una connessione stabile, contribuiscono alla centralizzazione della rete.

Con questo non si vogliono sminuire i progressi che il LN ha fatto negli ultimi anni, che dal 2008 è cresciuta tantissimo arrivando ad attirare l’attenzione di grandi società fintech.

Il discorso è che purtroppo siamo ancora lungi dal poter concorrere ai competitor che operano in questo settore e che presentano una mole infinitamente maggiore di liquidità per le transazioni ed una scalabilità nettamente superiore.

Speriamo che la situazione cambi negli anni avvenire.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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