HomeCriptovaluteBitcoinLe prospettive di Michael Saylor e Peter Thiel sul trading di Bitcoin

Le prospettive di Michael Saylor e Peter Thiel sul trading di Bitcoin

Bitcoin è tornato a 50.000 USD dopo oltre 25 mesi in cui il trading della criptovaluta vedeva un prezzo decisamente inferiore. Ecco le prospettive degli esperti del settore:

Michael Saylor, co-fondatore e presidente esecutivo di Microstrategy, ha spiegato pubblicamente che il rally degli ultimi giorni è giustificato da un aumento della domanda proveniente dai bitcoin ETF.

Peter Thiel, noto investitore di successo, ha rivelato di essere esposto pesantemente nel mercato crypto già prima della corsa al rialzo.

Nel frattempo i trader di mercati derivati intravedono opportunità per piazzare ordini in acquisto di opzioni call con strike a 75.000 USD ed oltre.

Tutti i dettagli di seguito.

Bitcoin sopra a 50.000 USD per la prima volta da dicembre 2021: Michael Saylor nota grande presenza di domanda sul mercato

Bitcoin è tornato ufficialmente ad essere scambiato in un trading range superiore ai 50.000 USD, con i tori di Wall Street che sono assetati di satoshi e svuotano l’offerta presente sul mercato.

La crypto non vedeva questo valore ormai dal lontano dicembre 2021, quando al contrario erano gli orsi a mantenere il controllo della situazione: in quella circostanza, appena 1 mese prima FTX aveva scatenato il panico dichiarando bancarotta e inaugurando il bear market.

Ieri, grazie alle ultime 8 candele giornaliere positive consecutive, bitcoin ha riacciuffato i 50.000 USD, tornando ad alimentare gli animi rialzisti che si stanno preparando in previsione dell’halving di aprile.

Al momento della stesura, la moneta sembra voler provare un follow up rialzista dei prezzi, continuando il rally.

Grafico giornaliero del prezzo di Bitcoin (BTC/USD)

Michael Saylor, co-fondatore e presidente esecutivo di MicroStrategy , crede che il motivo di questa fase così incoraggiante nel trading di Bitcoin sia dovuta principalmente all’aumento della domanda proveniente dagli ETF spot, approvati recentemente.

Secondo la visione di Saylor, che controlla la maggiore società pubblica per numero di BTC a bilancio, il mercato sta prezzando un decennio di domanda repressa per un prodotto crittografico disponibile al dettaglio.

In un’intervista alla CNBC ha rivelato che:

“C’è dieci volte più domanda di bitcoin in arrivo in questi ETF rispetto all’offerta proveniente dai venditori naturali che sono i minatori. Ci sono dieci anni di domanda repressa che le persone aspettavano per questi ETF e, finalmente, gli investitori tradizionali sono in grado di accedere a Bitcoin, e penso che questo sia ciò che sta guidando l’aumento di capitale in questa asset class”

I bitcoin ETF spot, nei primi giorni di contrattazioni hanno portato ad un ritracciamento dei prezzi del crypto asset di oltre il 20%, con Grayscale che liquidava botte da +10.000 BTC al giorno.

Non appena però i deflussi si sono calmati, e gli altri operatori come BlackRock, Fidelity, Ark e Hashdex hanno proseguito ad attirare capitali, le attività di trading hanno spinto i prezzi ad un nuovo massimo biennale.

Dal 29 gennaio in poi, il netflow totale di questi prodotti di investimento è stato sempre positivo, guidando la ripresa del mercato delle valute digitali.

bitcoin trading

Saylor, che con Microstrategy sta registrando un profitto non realizzato di oltre 3,5 miliardi di dollari, ha affermato che la sua società di sviluppo software cambierà il marchio in una società di sviluppo bitcoin, riflettendo la sua strategia volta ad accumulare più BTC possibili e promuovere la crescita della rete crittografica.

Paragonandosi ad un’azienda di sviluppo immobiliare o petrolifera, lo stesso Bitcoin Maximalist ha spiegato alla CNBC che:

“È una decisione naturale per noi, dato il successo della nostra strategia Bitcoin e il nostro status unico di più grande società pubblica al mondo detentrice di Bitcoin”

Peter Thiel e il suo grande investimento di trading in Bitcoin ed Ethereum

Peter Thiel, noto investitore e politico statunitense nonchè co-fondatore di PayPal, sta scommettendo pesantemente sul trading di Bitcoin puntando a grandi profitti.

A rivelarlo è un rapporto di Reuters che indica un investimento di circa 200 milioni di dollari attraverso il suo Founders Fund, effettuato in BTC ed ETH prima che il mercato prendesse una piega inaspettatamente rialzista.

Thiel è famoso per il suo apprezzamento verso il mondo delle monete digitali, avendo contribuito ad arricchire le piazze crittografiche con i suoi ordini anche in passato.

In particolare il Founders Fund aveva investito una cifra compresa tra i 15 e i 20 milioni di dollari durante il mercato rialzista del 2017-2018, per poi continuare ad acquistare durante la corsa al rialzo del 2021.

Il famoso investitore miliardario ha poi venduto le sue partecipazioni in criptovalute a marzo 2022, prima che Bitcoin scendesse sotto il livello di trading dei 35.000 USD, riuscendo a portare a casa circa 1,8 miliardi di dollari.

Ora anche la nuova scommessa di Thiel sembra andare per il verso giusto, visto e considerando che BTC nell’ultimo anno è più che raddoppiato con ETH che segue le orme del re del mercato con una crescita del 75%.

Non è detto però che Thiel non stia già pensando a liquidare i suoi profitti, mentre il parco buoi nel settore crittografico si aspetta un pump istantaneo di bitcoin a 100.000 USD.

Rimaniamo in attesa di nuove informazioni sul comportamento lato trading del fondo gestito dall’investitore statunitense, che gestisce un AUM complessivo di 11 miliardi di dollari.

Bitcoin trading: esperti di opzioni chiamano call con strike a 75.000 USD

Mentre Bitcoin mette il sorriso sulla bocca dei suoi investitori, gli esperti nel trading opzioni spingono previsioni positive aprendo opzioni call con strike a prezzi molto elevati.

Nonostante il grafico BTC-USD sulle maggiori piazze d’affari presenti un RSI ipercomprato su time frame giornaliero e settimanale, c’è chi crede che ci sia ancora spazio per un movimento fortemente bullish.

Da notare infatti come sui mercati derivati di opzioni come Deribit, diversi traders stanno effettuando chiamate  bitcoin out-of-the-money (OTM) a basso costo o scommesse rialziste a livelli vicini al massimo storico della criptovaluta.

In particolare nel weekend abbiamo assistito ad un acquisto poderoso di opzioni call con scadenza nelle prossime settimane, con uno strike price pari a  65.000, 70.000 e 75.000 USD,

Su Deribit possiamo vedere chiaramente come in data di scadenza 29 marzo 2024, troviamo un elevato open interest di contratti in call con strike superiori al massimo storico dei 69.000 USD. C’è anche chi ha scommesso di vedere un prezzo superiore ai tanto attesi 100.000 USD entro la fatidica data di scadenza.

Ricordiamo per i meno navigati del settore che le opzioni call danno agli investitori il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare l’attività sottostante ad un prezzo specifico entro una data stabilita, mentre le opzioni put conferiscono il diritto di vendere. 

Un acquirente di call è implicitamente rialzista sul mercato, ma opera coprendo eventuali perdite date dal deprezzamento dell’asset in questione.

bitcoin trading opzioni

Kelly Greer, responsabile in Galaxy delle vendite americane, ha dichiarato a CoinDesk in un’intervista:

“Questi flussi dimostrano la convinzione degli acquirenti disposti a pagare un premio per assumere queste posizioni, suggerendo che gli investitori hanno una visione costruttiva sul bitcoin.”

Nonostante il palese ottimismo degli addetti ai lavori nel campo del trading di Bitcoin, ricordiamo che il cryptoasset potrebbe anche deludere le aspettative andando a registrare una contrazione dei prezzi come solitamente avviene prima dell’halving.

Inoltre, i trader più speculativi potrebbero approfittare dell’estensione grafica della moneta, che rispetto ad un anno fa è cresciuta del 130%, e prendere profitti prima del raggiungimento dei massimi.

Anche durante la scorsa bull run quando l’ottimismo era alle stesse, diversi trader di opzioni scommettevano erroneamente per il raggiungimento degli 80.000 USD e talvolta anche per i 100.000 USD. La storia insegna che chi troppo vuole nulla stringe.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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