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Il dump di Bitcoin provoca $600 milioni di liquidazioni long: ecco i prossimi livelli da tenere sotto controllo

Mentre ieri Bitcoin registrava un violento crollo dell’8,40% sui mercati spot, gli scommettitori long nei mercati futures subivano liquidazioni per circa 600 milioni di dollari, allontanandosi dal sentiment rialzista che aveva caratterizzato la price action dell’asset nelle ultime settimane.

Nonostante l’ultima leg down che apre le porte ad uno scenario bearish di breve periodo,  Bitcoin potrebbe comunque riprendere la corsa al rialzo da un momento all’altro.

Ecco i livelli di prezzo più importanti da monitorare da qui ai prossimi giorni, dove confluiscono zone di liquidazione particolarmente interessanti ai fini dell’orientamento grafico della moneta.

Tutti i dettagli di seguito.

Bitcoin price action: le liquidazioni futures long  sfiorano i 600 milioni nella giornata di ieri

Bitcoin ieri ha segnato una delle candele giornaliere peggiori da inizio anno, arrivando a perdere rapidamente la media mobile a 25 periodi e causando liquidazioni long nei futures per circa 600 milioni di dollari nell’intero mercato crittografico.

La febbre da investimenti in leva, tipica nei momenti di euforia, è stata prontamente smorzata dopo che circa 115.000 traders sono stati liquidati.

Le liquidazioni su Bitcoin, hanno raggiunto da sole i 240 milioni di dollari, di cui oltre 167 milioni esclusivamente per i long.

Il grosso di questi eventi di pulizia del mercato è avvenuto all’interno degli exchange Binance, Okx, Bybit, Huobi, CoinEx e Bitmex.

In tutto ciò la capitalizzazione di mercato complessiva è diminuita di quasi il 15% nell’ultima settimana di contrattazioni.

liquidazioni bitcoin

Dopo un folle rally rialzista iniziato a febbraio, che in poco più di un mese aveva portato la criptovaluta a crescere del 74% passando dai 42.000 ai 73.000 dollari, gli orsi sono tornati a comandare. 

Nonostante ciò, non possiamo ancora parlare di un’inversione di trend vera e propria, quantomeno finchè i prezzi non considereranno su livelli ben più inferiori.

In un contesto dove regna l’incertezza, con gli analisti che attendono l’evolversi della situazione macroeconomica in merito ad inflazione e tassi di interesse, e con i bitcoiners che fremono per l’imminente halving in arrivo, la volatilità è l’unica certezza di cui disponiamo.

Oggi i prezzi sono leggermente in aumento e potrebbe effettuare il reclaim tecnico della media mobile a 25 periodi, ma allo stesso tempo è molto facile che si verifichi un assorbimento ribassista con conseguente propagazione del downtrend.

A sostegno dei tori possiamo sottolineare la presenza di un open interest relativamente elevato a 18,2 miliardi di dollari, sceso in misura minore rispetto ai prezzi di Bitcoin, che segnala un interesse tuttora forte per le speculazioni.

Alex Kuptsikevich, analista di mercato senior di FxPro non è così ottimista sul futuro a breve termine di Bitcoin e crede che la recente ondata di liquidazioni abbia creato le condizioni necessarie per il prolungamento di un trend a ribasso.

Queste le sue parole in un’intervista a Coindesk:

“Bitcoin rimane in una tendenza al ribasso, con una serie di minimi e massimi decrescenti, Presteremo attenzione alle dinamiche di Bitcoin ai seguenti livelli di supporto: 60.300 dollari (correzione al 61,8% dell’ultimo rally), area 56.000 dollari (media a 50 giorni e livello al 50%) e 51.500 dollari (area di consolidamento a febbraio).”

Occhio a questi livelli di prezzo: il mercato è molto incerto

Come dimostrato dalle pesanti liquidazioni scatenate dall’ultimo ribasso di Bitcoin, il mercato delle criptovalute si trova in una situazione di incertezza più totale.

In momenti come questi è opportuno rimanere con il sangue freddo e farsi influenzare il meno possibile dall’emotività dei mercati finanziari. 

Per farlo andiamo ad individuare zone che oggettivamente rappresentano livelli di prezzo da attenzionare al fine di una comprensione completa della price action di Bitcoin.

I dati seguenti sono stati presi da CoinGlass, focalizzandosi sui dati delle potenziali liquidazioni esclusivamente nel mercato futures BTC-USDT di Binance.

Partendo dai prezzi più vicine a noi, possiamo citare subito 62.500 dollari come prima zona di focus, dove un suo abbattimento porterebbe alla liquidazione di altri 55 milioni di dollari di posizioni long.

La perdita di questo livello potrebbe spingere facilmente il crypto asset verso la soglia psicologica dei 60.000 dollari.

bitcoin liquidazioni heatmap 24h

Allargando gli orizzonti notiamo una presenza di stop molto esigua in zona 60.000 dollari, in cui circola poca liquidità, mentre al contrario appaiono livelli interessanti in prossimità dei 66.150 dollari e 69.300 dollari.

Da notare in particolare come un eventuale rottura dei 60.000 dollari non comporterebbe l’uscita di molte posizioni long, mentre al contrario una rottura rialzista dei 66.150 dollari ed in seguito il recupero dei vecchi massimi storici del 2021 porterebbe alla liquidazione di posizioni short complessivamente per oltre 500 milioni di dollari.

Non allarmiamoci dunque se il prezzo di BTC dovesse scendere sotto la zona dei 60k nelle prossime ore/giorni: i long sono ancora qui pronti a reagire.

bitcoin liquidazioni heatmap 3 day

A completare l’analisi riportiamo invece quello che probabilmente rappresenta il livello di prezzo che divide gli scenari rialzisti e ribassisti dei prossimi mesi di price action per Bitcoin.

btc liquidation heatmap 1 month

Quello dei 50.000 dollari e dintorni, è infatti la zona più importante da tenere sotto controllo, poiché racchiude una marea di liquidità di posizioni long, che se rotta porterebbe a perdite per oltre 3 miliardi di dollari. In particolare nel livello preciso dei 50.190 dollari c’è un liquidation leverage pazzesco a 1,14 miliardi di dollari.

Fondamentale dunque per i tori mantenere il prezzo dell’oro digitale il più lontano possibile da questo muro portante.

Sul fronte opposto una rottura rialzista dei 74.000 dollari potrebbe altresì scatenare liquidazioni miliardarie (seppur più esigue) innescando probabilmente un ulteriore fase di euforia incontrollabile.

Ad maiora trader!

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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