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Il prezzo di Ethereum punta ai 3.000 dollari, ma gli indicatori on-chain delle dApp suggeriscono cautela

Il prezzo di Ethereum sembra voler puntare a recuperare il livello chiave dei 3.000 dollari, ma gli indicatori on-chain delle dApp evidenziano un calo delle attività, suggerendo prudenza nelle speculazioni.

Inoltre, il mercato degli ETF Ethereum sta registrando risultati deludenti, impedendo al prezzo della criptovaluta di spiccare il volo.

Vediamo tutto nei dettagli di seguito.

Attività on-chain delle dApp su Ethereum in calo: possibile indicatore di debolezza per il prezzo di ETH

Osservando l’andamento delle metriche on-chain sulle dapp Ethereum, ci accorgiamo che il recente recupero del prezzo non è stato supportato dalle attività del network.

Negli ultimi 3 mesi il TVL della rete crittografica ha subito una contrazione non indifferente passando da da 58,7 a 47,3 miliardi di dollari.

Allo stesso tempo anche i volumi di transazione sono scesi drasticamente dopo l’ultimo picco di scambi del 5 agosto, evidenziando poco interesse speculativo. Da segnalare anche come alcune top dApp, come Uniswap e Balancer, abbiano riportato un drammatico calo delle richieste in rete.

Tutto ciò non è particolarmente allarmante, considerando che la somma dei capitali bloccati su Ethereum corrisponde al 55% del valore bloccato dell’intero panorama blockchain.

Inoltre allargando gli orizzonti il 2024 appare complessivamente positivo visto che da gennaio le dapps Ethereum hanno aggiunto 17 miliardi di dollari.

Diciamo che in linea generale la catena L1 ha seguito un andamento paragonabile a quello dei suoi concorrenti, senza registrare particolari momenti di dominio sul mercato.

prezzo ethereum dapp
Fonte: https://defillama.com/chain/Ethereum?volume=true

Molto interessante osservare anche come da maggio in poi il numero di nuovi address su Ethereum abbia segnato una forte flessione a ribasso.

In appena 5 mesi la media a 7 giorni dei nuovi indirizzi del network è scesa di un 40% circa, arrivando a toccare i valori più bassi registrati da dicembre 2024.

In particolare al momento troviamo una media di 90.000 nuovi indirizzi contro i 150.000 di maggio. Il grafico delle transazioni di rete riflette più o meno lo stesso pattern, evidenziando una scarsa richiesta di blockspace con prezzi del gas bassi. 

Questa situazione mostra come ci sia poca attività retail su Ethereum tale da innescare un aumento parallelo del prezzo della moneta.

Prezzo di Ethereum indeciso: le performance degli ETF non aiutano 

Mentre i valori on-chain delle dapp Ethereum non offrono una narrativa per spingere al rialzo il prezzo della moneta, i dati degli ETF complicano ulteriormente il quadro.

Dal lancio a luglio dei tanto attesi fondi quotati in borsa ether, possiamo contare ad oggi un deflusso netto complessivo di 554 milioni di dollari.

Secondo i dati di SosoValue, il “Total Net Assets” dei fornitori è sceso di circa 3 miliardi di dollari in questi mesi, passando da 10 fino agli attuali 7 miliardi di dollari.

I risultati iniziali degli ETF Ethereum non sono stati dunque quelli sperati, ed hanno contribuito negativamente alla causa.

Se infatti da una parte gli stessi prodotti di investimento su Bitcoin hanno portato ad un aumento dei prezzi della criptovaluta, qui è successo il contrario.

Da luglio le quotazioni di ETH sono in downtrend, suggerendo una narrativa errata del mercato che ipotizzava un impatto inflazionistico sulla criptovaluta dopo gli ETF.

Gli investitori sono delusi poiché la sua offerta continua ad aumentare nonostante una base di attività delle dApp di rete costante.

etf su ethereum spot
Fonte: https://sosovalue.com/assets/etf/us-eth-spot

Lo stesso Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha preso parola pubblicamente per esprimersi riguardo il tema della supply di ETH.

Secondo l’esperto, è necessario migliorare i tempi di transazione attraverso soluzioni come la finalità a slot singolo. Attualmente, le transazioni Ethereum possono richiedere circa 15 minuti, portando alla congestione del network e limitandone l’efficienza.

È evidente che gli sviluppatori della catena stanno rendendo Ethereum sempre più funzionale, aggiungendo novità tecniche ad ogni aggiornamento.

La blockchain migliora passo dopo passo in termini di programmabilità e scalabilità, ma non mantiene le “promesse” fatte agli investitori.

Nel 2023 gli stessi credevano infatti che dopo l’EIP-1559 ETH sarebbe diventata deflazionistica attraverso un tasso di combustione dell’offerta.

A distanza di 1 anno e mezzo questa visione risulta fallimentare, con un inflazione di circa 1.000/2000 ETH emessi dal network ogni giorno.

Ethereum prezzo dapp

Analisi dei grafici ETH-USDT ed ETH-BTC: ripartenza bullish?

Nonostante gli indicatori on-chain e i valori delle dapps evidenziano un outlook negativo per Ethereum, l’analisi dei grafici sembra offrire una prospettiva contraria.

In questo momento i prezzi si muovono sopra l’EMA50 daily, sull’orlo di una resistenza locale in zona 2750 dollari che divide il grafico dal livello dei 3000 dollari.

La criptovaluta sembra aver toccato il bottom dopo il crash del 5 agosto, suggerendo un pattern di retest al ribasso e successiva inversione.

Il trend di medio termine è ancora vincolato in ottica di downtrend, ma la struttura formatasi negli ultimi due mesi lascia intendere un forte movimento a rialzo in arrivo.

Volumi ed RSI non offrono spunti particolarmente rilevanti ma emerge chiaramente la possibilità di un recupero delle quotazione nell’ultimo trimestre dell’anno.

Se nel breve ETH riuscirà a riportare il suo prezzo sopra i 2850 dollari potrebbe alimentare un’ondata di ottimismo tale da spingerla verso nuovi orizzonti.

Siamo tuttavia ancora molto lontani dalle previsioni avanzate dalla banca londinese Standard Chartered, che ipotizzava ETH a 10.000 dollari entro fine anno.

Osservando il grafico ETH-BTC ci accorgiamo che negli ultimi giorni sembra essersi ridotto il dominio della moneta arancione sul resto del mercato.

Da ormai due anni Ethereum è in downtrend contro Bitcoin, suggerendo una tendenza degli investitori ad accumulare oro digitale.

Da settembre 2022 ad oggi c’è stato infatti un calo delle quotazioni di circa il 50% passando da 0,008 sat fino agli attuali 0,038 sat.

Nonostante ciò, da metà settembre la forza bearish sembra essersi placata, accennando allo stesso tempo un timido approccio di ripartenza. 

Al momento i prezzi si muovono lateralmente attendendo di fare la prossima mossa.
Probabilmente è presto per azzardare un ipotesi di ripartenza, ma possiamo dire che ci sono tutte le carte in regola per farlo.

Il primo segnale per tornare bullish su ETH è il recupero dei 0,044 sat, con il successivo target sopra i 0,05 sat.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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