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Ultime crypto news: il primo hard fork del layer 2 di Coinbase, Base

Ultime news sul mercato crypto: Base, soluzione di ridimensionamento della blockchain di Ethereum sviluppata da Coinbase, ha annunciato che la Testnet Goerli verrà sottoposta all’hard fork Regolith il 27 aprile alle ore 17 UTC.

L’aggiornamento arriva sulla scia di una recente modifica del protocollo di Optimism, che ha incrementato l’efficienza del network e migliorato la sincronizzazione dei nodi.

Vediamo insieme i dettagli di questo hard fork

Coinbase segue le crypto news di Optimism: l’hard fork Regolith di Base

Le ultime news sul mercato crypto ci dicono che Coinbase si sta preparando al lancio del proprio layer 2 Base, substrato alternativo della blockchain di Ethereum che mira ad incrementare il volume di transazioni svolte sul L1, spostando parte del lavoro computazione off-chain.

Questo tipo di soluzione di ridimensionamento blockchain può vantare dello standard di sicurezza di Ethereum e della scalabilità e economicità delle operazioni garantite dall’integrazione con l’OP Stack, set di software che permettono lo sviluppo degli “optimistic rollup” su reti layer 2.

Recentemente è stato annunciato Regolith: il primo hard fork di Base che verrà eseguito sulla rete testnet Goerli, una rete di prova che gli sviluppatori utilizzano per fare dei test, in attesa del lancio della Mainnet.

L’aggiornamento, il cui nome deriva dall’omonimo hard fork svolto il 17 marzo sui nodi di Optimism, è stato pianificato con l’obiettivo di rendere Base più sicura ed affidabile.

Questo “hardfork Regolith” si applica ai nodi che utilizzano la tecnologia di rollup per elaborare transazioni ed eseguire contratti intelligenti, attraverso le cosiddette “prove crittografiche a conoscenza zero”, più specificatamente le prove di frode.

Nel concreto verranno apportate modifiche alla configurazione dei nodi basati su timestamp e al motore di esecuzione dell’OP stack.

Per mantenere la sincronizzazione, i nodi di Base dovranno essere aggiornati alla versione v01.1.1, non essendo previsti periodi di inattività della blockchain.

L’utente finale non dovrebbe subire alcun impatto a livello esperienziale durante il periodi di aggiornamento della tesnet.

Per monitorare l’andamento dei lavori e le ultime crypto news per quanto riguardo Coinbase e questo hard fork, è possibile visitare questo sito web che segnala incidenti di percorso e manutenzioni programmate sul layer 2.

base github coinbase crypto news

Che cos’è un hard fork e perché Base deve eseguirlo?

Un hard fork è un aggiornamento del meccanismo di un protocollo che obbliga tutti i nodi a passare alla versione successiva del software per rimanere aggiornati e sincronizzati con tutti gli altri nodi della rete.

Il concetto di hard fork prevede che ci sia una scissione fra due blockchain, quella precedente all’aggiornamento e quella che ha integrato il nuovo software.

La community del progetto in questione può decidere da quale parte stare, ovvero se accettare l’aggiornamento e scaricare l’ultima versione o restare sulla blockchain originale.

Generalmente questa tipologia di aggiornamento viene svolta quando c’è un’importante novità dal punto di vista della configurazione dei nodi o quando si verificano hack o problemi gravi che mettono in pericolo l’integrità della rete.

Anche Ethereum durante il corso della storia ha dovuto affrontare diversi hard fork, primo fra tutti quello che ha diviso la community a seguito dell’hack della DAO che ha sottratto al progetto 3,6 milioni di ETH

In quel contesto la scelta di creare una sidechain parallela e “fare finta” che l’hack non sia mai avvenuto, riprendendo il registro delle transazioni dal momento precedente al furto, è stata fatta con l’intento di non danneggiare l’ecosistema e preservare la sicurezza della  blockchain. 

La maggioranza degli sviluppatori in quel caso aveva deciso di installare la nuova versione del software di Ethereum, ovvero quella che oggi conosciamo.

Nel caso del layer 2 di Coinbase, la crypto news dell’’hard fork non deriva da problemi di sicurezza o attacchi informatici, ma risulta quantomeno “obbligato” dopo che i nodi di Optimism hanno implementato l’aggiornamento Regolith il 17 marzo, mutando la struttura e l’architettura del substrato di Ethereum.

Si tratta dunque di un adeguamento dei nodi di Base, che devono sincronizzarsi con le migliorie a livello tecnico che il team di Optimism ha implementato sulla propria infrastruttura, il modo da rendere  più efficiente il flusso dei dati e la gestione del lavoro computazione off-chain.

Ci aspettiamo che la quasi totalità dei nodi di Base installerà il nuovo software.

Coinbase ed Optimism: il concetto di superchain

La crypto news di Coinbase di sviluppare un layer di transazioni secondario ad Ethereum rappresenta un passo importante per la costruzione di un ecosistema web3 robusto ed interoperabile che possa fungere da hub per le prossime applicazioni decentralizzate e per le soluzioni di ridimensionamento che verranno sviluppate nei prossimi anni.

A breve, circa 110 milioni utenti, che attualmente sono clienti dell’exchange di criptovalute, potranno sfruttare questa infrastruttura per svolgere transazioni in sicurezza, con bassi costi di commissione e in maniera trustless.

Tuttavia, gli sviluppi futuri di Base, non verranno svolti in maniera autonoma da Coinbase ma saranno supportati dal set di software dell’OP stack, in modo da accelerare la transizione verso il decentramento, che rappresenta la caratteristica principale delle criptovalute.

In particolare, l’intento condiviso fra le parti è quello di sviluppare una superchain, ovvero un ecosistema fatto di diversi layer che possano accorpare il proprio bagaglio di esperienza e la propria mole di utenti per creare una criptoeconomia funzionale alle esigenze degli sviluppatori ed in grado di raggiungere l’adozione di massa.

Base e Optimism Mainnet funzioneranno entrambi come L2 indipendenti a breve termine, offrendo una suite di prodotti alla community Web3, come swap, prestiti, ecc. 

A lungo termine, si prevede che ci saranno casi d’uso di implementazioni su Optimism Mainnet o Base, che offriranno agli sviluppatori la flessibilità che si adattano al loro caso d’uso nel modo migliore.

Nel frattempo una percentuale delle commissioni guadagnate attraverso le transazioni sui singoli layer 2, verranno devolute all’Optimism Collective, contribuendo a finanziare l’infrastruttura principale dei beni pubblici sia della Superchain che della più ampia criptoeconomia.

Per far sì che i concetti di decentralizzazione e di libertà finanziaria possono raggiungere un numero ampio di persone è necessario unire le forze in modo da semplificare ed accelerare il passaggio di capitali dall’economia centralizzata a quella che pone le sue radici sulla tecnologia blockchain.

In questo senso, la notorietà di Coinbase e l’affidabilità dei propri servizi unita al background di carattere tecnico di cui gode il team di Optimism potrebbero a breve sfociare nello sviluppo di una Superchain scabile, sicura e facilmente accessibile da tutti.

L’unione fa la forza.

optimism superchain
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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