HomeCriptovaluteAptos rilascerà 20 milioni di unità della crypto APT a novembre

Aptos rilascerà 20 milioni di unità della crypto APT a novembre

Secondo i dati di “Token Unlocks” a novembre il progetto Aptos rilascerà 20 milioni di APT, pari a circa il 112% del volume di scambio giornaliero complessivo,  che potrebbe essere malvisto dagli investitori ed innescare un ribasso per la crypto.

Tuttavia, per ora l’attenzione è su 3 monete crittografiche ben distinte, visto che già da settembre potrebbero esserci pesanti sblocchi di liquidità.

Stiamo parlando di SOL, APE e OP. Queste altcoins sono in pericolo?

Vediamo insieme tutti i dettagli.

Crypto: il piano di rilascio di 20 milioni di APT da parte del layer-1 Aptos

Il protocollo blockchain layer-1 Aptos rilascerà sul mercato la bellezza di 20 milioni di APT il 12 novembre 2023, secondo un piano di crypto vesting rintracciato dalla fonte “Token Unlocks”.

La cifra contribuirà ovviamente ad aumentare la pressione di vendita per la moneta crittografica, che dovrà fare i conti con le  forti posizioni speculative dei traders.

In soldoni, lo sblocco equivale a 103,8 milioni di dollari, se consideriamo il prezzo attuale di mercato di APT a 5,19 dollari, pari ad oltre l’8,5% dell’offerta circolante di Aptos.

Molto spesso i progetti crittografici definiscono questo genere di piani per evitare che partner commerciali e primi investitori liquidino le proprie posizioni tutte in una sola volta, causando un crollo del valore sul mercato della moneta.

Per Aptos c’è già stato un’altro sblocco di token 2 giorni fa, con 24,85 milioni di dollari in crypto riversati nelle mani degli investitori. In questo caso però non c’è stata nessuna influenza negativa sul prezzo di APT, ed anzi in quel giorno la crypto ha registrato un incremento dello 0,50%.

Ad ogni modo, secondo la società di ricerca The Tie, lo sblocco di novembre libererà una grande quota di liquidità che potrebbe impattare in maniera fortemente negativa sulle sue quotazioni.

In totale 20 milioni di APT corrispondono al 112%  del  volume medio scambiato sugli exchange degli ultimi 30 giorni.

aptos crypto

La situazione per la crypto dei fondatori di Aptos, ex ingegneri di Facebook, rischia il crollo del proprio valore visto e considerando che anche a dicembre verranno sbloccati altri 6,15 milioni di APT secondo un piano di distribuzione mensile.

I traders di derivati nel mercato delle valute digitali sembrano essere posizionati prevalentemente in modo ribassista su APT.

Lo possiamo vedere facilmente dalla metrica dei “funding rates” dei perpetual swaps, che sommando tutte le posizioni aperte sugli exchange Binance, Bybit, Okx, Bitget, BingX e Huobi, evidenzia una netta prevalenza di posizioni short.

Sono infatti i venditori allo scoperto che stanno pagando i long per mantenere aperte i propri trades con un tasso di finanziamento che ha toccato ieri  il picco negativo a 0,0396% ogni 8 ore.

aptos crypto

Parallelamente a tutto  ciò, nei mercati futures possiamo  però osservare un open interest in aumento negli ultimi giorni con il numero di contratti attivi che ha raggiunto la cifra di 5,33 milioni di APT mercoledì, raggiungendo il massimo dal 17 di agosto.

La situazione mette in mostra un evidente sbilanciamento verso posizioni ribassiste ed il mercato potrebbe invertire questo trend a breve per riportare i valori alla normalità.

Se l’open interest continuerà a salire nei prossimi giorni, probabilmente anche il prezzo di APT reagirà bene recuperando in fretta la soglia dei 5,50 dollari.

aptos crypto

I prossimi sblocchi di token a settembre: occhi puntati su SOL, APE e OP


Negli ultimi giorni i timori dei traders non solo legati unicamente alla moneta di Aptos ma anche e soprattutto alle crypto SOL, APE e OP che attendono a settembre degli sblocchi molto consistenti.

Per APE ed OP, i piani di vesting parlano di un rilascio di monete pari ad un controvalore  rispettivo di 54,41 milioni di dollari e 31,89 milioni di dollari.

Per APE la data fissata è il 17 settembre con cui verrà immessa sul mercato una quota pari all’11,02% della supply circolante, mentre per OP l’evento è datato 30 settembre e vedrà un rilascio del 3,03% della supply circolante.

la moneta rappresentativa dei più importanti progetti NFT sembra messa molto peggio a livello grafico rispetto a quella dell’infrastruttura decentralizzata di Optimism, ed i traders sono più propensi a minacciare la price action della prima vista l’elevato fattore inflattivo presente nella tokenomics.

Anche la crypto DYDX attende uno sblocco di 13,63 milioni di dollari il 26 settemebre ma probabilmente non sarà determinante per cambiare la price action della moneta.

Negli ultime ore gli occhi in realtà non sono puntati né sulla valuta di Aptos e né sulle crypto menzionate in precedenza ma solo ed unicamente su SOL dopo che FTX ha ricevuto l’approvazione da un tribunale del Wilmington, nel Delaware, per liquidare la propria quota di monete crittografiche rimanenti.

Ieri, infatti, il giudice fallimentare statunitense John Dorsey ha approvato la richiesta dell’exchange di liquidare i suoi asset come parte del processo di liquidazione della società per risanare gli investitori, minimizzando allo stesso tempo i rischi di volatilità intrinseci del mercato

In totale le crypto possedute da FTX ammontano a 3 miliardi di dollari, con un record da 685 milioni di dollari in SOL, 529 milioni di dollari in FTT e 268 milioni in BTC.

Anche APT è presente nella lista nelle crypto pronte ad essere scaricate sul mercato con un controvalore di 67 milioni di dollari.

Sebbene la situazione possa sembrare estremamente pericolosa, il noto utente Twitter “AshCrypto” ci fa notare che FTX è impossibilità a vendere più di 100 milioni di dollari a settimana secondo quanto stabilito dal tribunale, e che molti asset verranno probabilmente venduti OTC, senza che ci sia un forte impatto sui mercati.

Inoltre, per la gioia dei sostenitori di Solana, è doveroso ricordare che la maggior parte dei token SOL detenuti da FTX è in vesting e sarà sbloccata tra il 2025 e il 2028.

Le partecipazioni in BTC ed ETH sono elevate ma molto lontane dalle valutazioni plurimiliardarie dei top 2 asset crittografici.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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