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Il trend delle piattaforme crypto di liquid staking: TVL in notevole incremento su Solana

Il valore totale bloccato sui protocolli crypto di liquid staking è in aumento sulla blockchain di Solana: il trend si espande anche al di fuori di Ethereum.

A seguito dell’aggiornamento Shapella e dell’integrazione dei token LST all’interno della DeFi, questa nicchia di mercato ha riscosso un successo strepitoso, culminato con il contagio su Solana.

Vediamo insieme tutti i dettagli.

Solana crypto: attività delle piattaforme di liquid staking in aumento

Il trend delle piattaforme crypto di liquid staking è arrivato anche su Solana, portando ad un rialzo del TVL per questo genere di protocolli.

In particolare nel  primo semestre 2023 abbiamo assistito ad un aumento sostanziale del valore totale bloccato, suscitando un particolare interesse per il pubblico della finanza decentralizzata.

Le applicazioni di liquid staking consentono agli utenti di sfruttare dei rendimenti offerti dalle piattaforme di staking (come Ethereum 2.0) usufruendo allo stesso tempo di liquidità alternativa, nota come tokens LST.

Questo meccanismo è stato molto apprezzato dagli utenti dell’ecosistema Solana, che in questo contesto hanno depositato circa 89 milioni di dollari da inizio anno, segnando un aumento del 91%.

In totale sono stati bloccati circa 1,66 milioni di SOL, corrispondenti a 31 milioni di dollari, più tutta una serie di token implicati nei processi di liqudity providing come USDT, USDC, wLDO, stSOL e WETH.

È molto interessante notare che dei 270 milioni di TVL stanziati su TUTTI i protocolli della rete Solana, il 69% di questa somma è bloccata proprio nei protocolli di liquid staking.

Kevin Peng, analista di ricerca presso la società di analisi blockchain The Block crede che l’aggiornamento Shapella di aprile, che ha consentito l’unstake degli ETH depositati in precedenza sulla Beacon Chain, è stato un catalizzatore per la crescita dell’intero settore.

Queste le sue parole:

“Nel complesso, gli LSD sono cresciuti come categoria tra le criptovalute nel 2023, in gran parte a causa delle nuove dinamiche relative allo staking su Ethereum, sebbene la domanda di questi prodotti sia entrata anche nell’ecosistema Solana”.

Le migliori dApp di liquid staking su Solana ed Ethereum

Analizziamo ora nel dettaglio quali sono le piattaforme crypto di liquid staking più in voga sugli ecosistemi di Solana ed Ethereum.

Partendo da Solana possiamo facilmente osservare che Marinade Finance, secondo i dati di DefiLlama, rappresenta il protocollo più utilizzato dalla community con 125 milioni di dollari in TVL, pari ad una quota totale di mercato del 62%.

A seguire troviamo Lido, che con 55 milioni di dollari gestisce il 27% dei capitali collocati in questa nicchia.

In minor presenza ci sono poi Jito, JPool e Socean che complessivamente inglobano 24,9 milioni di dollari.

Per quanto riguarda Marinade Finance è curioso notare che, nonostante la forza espressa sul network Solana, ha perso moltissimi capitali a partire da novembre 2021, dove il TVL era di 1,8 miliardi di dollari.

L’avvio del bear market, ed in seguito il collasso di FTX, hanno decretato un ridimensionamento di questo protocollo e di tutto l’ecosistema di applicazioni DeFi su Solana.

solana staking crypto

Su Ethereum la situazione è differente: pur constatando una bassa attività nella finanza decentralizzata rispetto ai valori registrati in pieno bear market, possiamo vedere come le piattaforme di liquid staking siano cresciute parecchio negli ultimi mesi.

Lido su Ethereum concentra la maggior parte della sua potenza di fuoco, dove rappresenta l’applicazione decentralizzata più grande della DeFi, con un TVL di ben 14,7 miliardi di dollari.

A partire da inizio 2023 c’è stata una crescita impressionante per questo protocollo, che come anticipato prima, ha tratto vantaggio dall’unstake degli ETH dalla Beacon Chain.

Le altre piattaforme LSD più utilizzate sulla chain di Vitalik Buterin sono Coinbase wrapped staking con 2,2 miliardi di dollari, Rocket Pool con 1,9 miliardi di dollari, Frax con 453 miliondi di dollari, Stakewise con 177 milioni di dollari e Ankr con 93 milioni di dollari.

Da notare come tutte queste applicazioni non superano complessivamente i numeri registrati da Lido, che rimane leader indiscussa del settore, con alte prospettive di crescita per i prossimi mesi.

Integrazione dei token di liquid staking nella DeFi

L’utilizzo delle piattaforme di liquid staking si è fatto molto intenso dall’inizio di quest’anno anche grazie all’integrazione che è emersa tra i token LST e le principali piattaforme DeFi.

Fino a poco fa, infatti, chi depositava asset in questi protocolli, poteva utilizzare la liquidità fornitagli solo per effettuare scambi su mercati decentralizzati o per essere trasferita su exchange.

Adesso, invece, grazie alla creazione di diverse pool di liquidità in ambito DeFi e all’integrazione di questo token con le piattaforme di lending, l’attrattività verso questo genere di prodotti finanziari si è fatta decisamente più alta.

Secondo i dati di Glassnode, si tratta di una proposta di valore chiave per gli LS token, che hanno trovato un abbinamento molto interessante per gli investirori, che possono fare leverage con la loro liquidità mentre ottengono dei rendimenti per lo staking.

Prendiamo come esempio i pool di prestito come Aave e Compound: il pool stETH/wstETH di Aave è cresciuto a vista d’occhio dall’inizio dell’anno, con una liquidità attuale complessiva pari a 2,53 miliardi di dollari.

Gli investitori hanno apprezzato la possibilità di prendere in prestito coin fornendo come collaterale lo stesso token liquido ricevuto da Lido. 

Anche su Compound possiamo osservare la stessa tendenza: il pool wstETH a partire da maggio ha registrato una crescita impressionante pari all’817%, detenendo ora circa 42,2 milioni di dollari in controvalore.

Sembra che i derivati LST stiano diventando più appetibili in ambito DeFi non solo delle criptovalute più capitalizzate come ETH e WBTC, ma anche delle stablecoin, storicamente le più utilizzate in questi contesti.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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