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Crypto: molti dubbi sul possibile airdrop di un token per il layer-2 Base

Il team di Base, noto layer-2 di Coinbase, ha lasciato intendere alla propria community che non verrà emesso nessun alcun “token network” per pagare le fees della rete e per gestire i processi di governance, escludendo di fatto il lancio di un airdrop di cui si vociferava mesi fa.

Recentemente però, dopo un’intervista di Decrypto a Paul Grewal, chief legal officer di Coinbase, è emerso che questa possibilità non è poi così remota e che in futuro il rollup dell’exchange potrebbe rilasciare un token in regalo agli early users dell’infrastruttura.

Se mai ci dovesse essere un airdrop per Base,  questo potrebbe rivelarsi essere di enormi dimensioni, visto il potenziale che ha in mano Coinbase e visto la forte crescita della blockchain che stiamo assistendo di recente.

Vediamo insieme come farsi trovare pronti massimizzando le chance di essere ricompensati dal famoso crypto exchange.

Base: il layer-2 di Coinbase non ha pianificato di emettere una crypto ma potrebbe comunque cambiare idea ed effettuare un airdrop in futuro

Base, layer-2 di Ethereum gestito dall’exchange di criptovalute Coinbase, è approdato in mainnet ad agosto di quest’anno con la promessa che NON avrebbe lanciato un token di riferimento per la rete crittografica.

Lo si può facilmente leggere nell’help desk di Coinbase e nella bio del profilo X di Base, dove viene segnalato chiaramente che il team del progetto non ha ancora pianificato di emettere una moneta da utilizzare come gas token o per gestire la governance interna.

Tuttavia, negli ultimi giorni si sono intensificate le speculazioni riguardo un cambio di rotta per l’exchange, che potrebbe valutare l’ipotesi di creare una propria criptovaluta.

Infatti in un’intervista di pochi giorni fa a Decrypto, Paul Grewal, chief legal officer di Coinbase, ha affermato che la società “non esclude” questa possibilità nel futuro.

Al momento l’exchange ha dato più importanza ad altri fattori piuttosto che concentrarsi sulla tokenizzazione del protocollo. Queste le parole di Grewal:


“Gli aspetti economici e la tokenizzazione del protocollo sono francamente qualcosa su cui siamo meno concentrati al momento. Maggiore attenzione è stata dedicata, invece, a programmi di divulgazione come Stand with Crypto” 

Inoltre fino ad ora la pressione che gli enti di vigilanza dei mercati degli Stati Uniti hanno esercitato su Coinbase è stata così grande da aver scoraggiato l’exchange a lanciare una  nuova risorsa crittografica, col rischio di essere etichettata come security.

Qualche mese fa è stata infatti intentata una causa da parte della SEC per violazione delle leggi federali sui titoli finanziari.

Quando le acque si saranno calmate in casa SEC e verrà emanato un quadro più chiaro in tema regolamentazione crypto, Coinbase potrebbe decidere di rilasciare finalmente un  token BASE, e chissà, magari distribuirlo parallelamente alla propria community con un airdrop.

https://decrypt.co/videos/interviews/oWMD6y1W/will-base-ever-have-a-token-not-something-weve-ruled-out-entirely-says-coinbases-paul-grewal

Come farsi trovare pronti per un eventuale airdrop di Base


Coinbase ha a disposizione una moltitudine di risorse e rappresenta una figura di spicco all’interno dell’industria blockchain. La realizzazione di un token network e una sua distribuzione tramite airdrop potrebbe portare ad un successo senza precedenti, con una valutazione miliardaria sul mercato.

Nel dubbio, meglio farsi trovare pronti ad uno degli airdrop potenzialmente più grandi della storia delle criptovalute. Per riuscire a risultare eleggibili con il proprio indirizzo crittografico è necessario svolgere 3 semplici step.

In primo luogo è fondamentale bridgare al più presto un controvalore di ETH pari ad almeno 50 dollari dalla rete Ethereum a quella di Base e se possibile ripetere l’operazione più volte nei prossimi mesi.

Ovviamente più fondi verranno depositati nel layer-2,  più alte saranno le probabilità di ricevere un airdrop.

Il secondo punto riguarda l’attività sulla chain e la creazione di volumi tramite l’interazione con le varie applicazioni decentralizzate dell’ecosistema. Tra le dapp più note e conosciute che orbitano su Base troviamo Aerodrome, Friend.Tech, Stargate, Uniswap, Pancakeswap, Curve, BaseSwap, Compund e Sushiswap.

La cosa più opportuna da fare per massimizzare la potenziale ricompensa dell’airdrop è quella di andare a creare un volume complessivo superiore ai 10.000 dollari distribuito in almeno 2 mesi e 4 settimane differenti.

Infine è molto importante interagire con quanti più protocolli possibili, andado a fare le più varie attività come compravendita di NFT, fornire liquidità in LP, utilizzare piattaforme social-fi e partecipare alle campagne pubblicizzate da Base.

Per ottenere un boost dei profitti potete decidere di svolgere tutte queste azioni su diversi indirizzi in modo da ottenere molteplici airdrop: attenzione tuttavia a non farsi identificare come sybil, seguendo le opportune precauzioni.

La forte crescita del layer-2 negli ultimi mesi

Negli ultimi mesi il layer-2 Base ha riscosso un grande successo nel mercato dei rollup di Ethereum, andando a posizionarsi come una delle top infrastrutture decentralizzate sia in termini di TVL che di sviluppo da parte della community.

Appena una settimana dopo il lancio in mainnet, la blockchain di Coinbase ha superato i 100 milioni di dollari di fondi bridgati all’interno di essa, mentre oggi è arrivata alla cifra di 550 milioni di dollari, dietro solo ad Arbitrum ed Optimism per quanto riguarda la classifica di L2beat.

In linea di massima Base potrebbe crescere ancora nei prossimi mesi raggiungendo la soglia del miliardo di dollari di fondi bloccati al suo interno ed arrivando a competere con i primi due optimistic rollup del settore.

Qualora poi ci dovesse essere  un airdrop gli utenti di Base in futuro, questo potrebbe essere veramente importante in termini di dimensioni per gli utenti.

La crescita della chain è stata così esponenziale  che ha portato ad oltrepassare addirittura la famosa rete ZkSync Era, gestita da Matter Labs e su cui le voci di un aidrop sono ben più grandi rispetto a quelle che circolano ad oggi per Base.

Sul fronte dei volumi di scambio, dopo le prime due settimane di fomo dove sono stati transitati centinaia di milioni di dollari ogni singolo giorno, si è arrivata ad una situazione stabile in cui tale metrica raggiunge più o meno sempre la soglia dei 20 milioni di dollari a giorno.

Gran parte delle attività su Base riguardano due singoli protocolli, ovvero Aerodrome e Friend.Tech che insieme totalizzano circa ⅓  del TVL della chain.
Questo perché su entrambi i protocolli gli utenti si aspettano importanti airdrop, che sono stati annunciati pubblicamente dai rispettivi team dei progetti.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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