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I migliori crypto trend per il 2024

In questo articolo scopriamo quali saranno i crypto trend dominanti del 2024.

Per sfruttare al meglio l’imminente bull market, è imprescindibile farsi trovare pronti e puntare sui cavalli vincenti

Chainlinkgod, un utente molto attivo della community di Chainlink, ha offerto una sua visione rispetto a quelle che saranno le narrative più seguite ed attenzionate per l’anno corrente.

Tra queste troviamo temi che hanno già esplorato una fase di interesse durante il Q3 2023, ma che potrebbero esprimere al massimo il proprio potenziale nei prossimi mesi.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

I 3 migliori crypto trend da seguire nel 2024

Con l’inizio del 2024, non possono mancare le previsioni su quelli che saranno i crypto trend più rilevanti per l’anno corrente.

Chainlinkggod, twitter influencer e sostenitore della community di Chainlink, ha proposto la sua opinione in merito alle narrative che più attireranno i capitali degli investitori nei prossimi 12 mesi nel più ampio mercato delle criptovalute e della tecnologia blockchain.


Al primo posto colloca Bitcoin, che con l’arrivo molto probabile dell’ETF spot negli Stati Uniti consoliderà la sua posizione diventando finalmente uno strumento di investimento regolamentato ed accessibili a tutti. 

L’ETF spot inoltre potrebbe portare un aumento sostanziale dei volumi di mercato, con BlackRock ed altri fondi di investimento che hanno già fatto intendere che riverseranno diversi miliardi di dollari nell’industria se mai le loro application verranno confermate dalla SEC.

Non è tutto qua: l’halving atteso ad aprile, e l’avvio della fase di tightening easing della FED in programma per maggio saranno i catalizzatori di un momentum storico in cui Bitcoin otterrà il primato come una delle migliori asset class del pianeta.

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Il secondo trend su cui dover puntare nel 2024 riguarda l’ecosistema Solana: come abbiamo potuto intravedere con lo scoppio dell’attività on-chain durante l’ultimo trimestre dell’anno scorso,, SOL ed il suo mondo di applicazioni crittografiche sono ampiamente rinate dopo il collasso dell’exchange FTX a novembre 2022.

Pochi giorni fa i volumi di scambio nei mercati NFT su Solana hanno superato incredibilmente i volumi registrati su Ethereum, aprendo le porte ad una fase di espansione massiva della chain.

Ovviamente, se sempre più “Solana killers” si fanno avanti per rimpiazzare il suo posto, continuerà a dominare l’approccio blockchain integrato aggiungendo sempre più use case nella sua infrastruttura.

In particolare c’è da tenere sott’occhio il caso dei pagamenti in stablecoin, che potrebbero esplodere in questo contesto visto la forte componente di scalabilità della rete decentralizzata.

SOL ovviamente trarrà vantaggio da tutto ciò.

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L’ultimo crypto trend che si posiziona sul podio per il 2024 è rappresentato dalle piattaforme di “Data Availability” (DA) come Celestia ed Eigen Layer: il primo è preferito su rollup sovrani mentre il secondo su rollup regolati di Ethereum.

Questo genere di piattaforme sono di fondamentale importanza se si vuole preservare l’integrità di una blockchain di tipo layer-2  in quanto consentono l’archiviazione di tutti i dati generati su di essa, assicurando che questi siano accessibili per la convalida di rete da tutti i partecipanti.

La forte espansione del panorama delle blockchain di secondo livello che abbiamo assistito nel 2023, e che proseguirà sicuramente nel 2024, porterà ad un forte successo per questo genere di  infrastrutture che devono assicurarsi della messa in sicurezza della risorsa più importante in ambito on-chain, ovvero i dati.

Ci aspettiamo un anno rovente per i progetti DA.

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Altri trend da non sottovalutare

Ovviamente quelli appena citati non saranno gli unici trend che emergeranno nel 2024: con l’avvio probabile del mercato rialzista nei prossimi mesi avremo l’opportunità di veder crescere molti settori di nicchia che ancora non hanno raggiunto un adozione adeguata tra gli utenti del mondo web3.

In primo luogo ci sarà sicuramente da monitorare l’avanzata della nicchia dell’intelligenza artificiale, sempre più centrale nelle retoriche dei nuovi progetti crittografici, divenuta molto famosa anche all’esterno degli ambienti crypto.

Ad oggi ancora non possiamo contare un florido ecosistema di applicazioni blockchain che sfruttano software d’intelligenza artificiale: tutto ciò che abbiamo al momento sono esperimenti che si trovano nelle loro fasi primordiali ed applicazioni poco conosciute o con casi d’uso limitati.

Dopo il lancio di ChatGPT di OpenAI e di Worldcoin il lavoro degli ignegneri software in campo blockchain è stato sempre più massivo, a testimonianza del fatto che molti esperti del settore AI si stanno preparando per lanciare i propri prodotti di punta nel 2024.

Un’altro trend che sicuramente attirerà a sé molta attenzione è quello della “tokenizzazione di asset reali” (RWA): mano a mano infatti che crescono le competenze nel mondo blockchain emergono sempre più applicazioni che permettono di tokenizzare un oggetto del mondo reale, aprendo di fatti la strada a molteplici mercati e diversi sbocchi di liquidità.

Molte società del mondo finanziario tradizionale stanno puntando forte sui RWA e credono che questa narrativa permetterà di rendere molto più efficienti diverse tipologie di mercati come quello immobiliare, obbligazionario, azionario e molti altri ancora.

Molte istituzioni finanziarie tradizionali come Bank of America o BlackRock hanno riconosciuto il potenziale della tokenizzazione di risorse su blockchain, facendo intendere che questa nicchia potrebbe crescere moltissimo nei prossimi anni.

A tal proposito la società di consulenza Boston Consulting Group ha previsto che questo settore raggiungerà i 16 trilioni di dollari entro il 2030.

I progetti che più puntano sulla crescita di questa nicchia sono Avalanche, Chainlink, Pendle e Centrifuge.

Da non dimenticare poi tutto ciò che ruota attorno all’industria dello staking liquido: abbiamo visto come nel 2023 Lido ed altre piattaforme LSD su Ethereum hanno raggiunto ottimi risultati  arrivando a  detenere un totale di  oltre 12  milioni di ETH bloccati sulla beacon chain, corrispondenti a circa 26,8 miliardi di dollari.

Questo dato corrisponde a quasi il 42% di tutti gli Ether messi in stake nei contratti di Ethereum 2.0.

Nel 2024 possiamo aspettarci di vedere sorpassare la quota del 50%, essendo questo genere di protocolli sempre più richiesto dagli utenti che cercano di sfruttare al meglio i propri ether messi in stake, godendo di liquidità aggiuntiva per gli scambi.

Non solo su Ethereum, il trend del liquid staking sfonderà molto probabilmente anche su Solana e sul altre blockchain dove non ha ancora messo la propria bandierina.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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