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Previsioni del prezzo di Ethereum: spese folli di un wallet anonimo suggeriscono un rialzo imminente

Ieri il prezzo di Ethereum è rimbalzato dal suo minimo locale in zona 2.850 dollari, sospinto da uno shopping sfrenato da parte di un wallet misterioso che in meno di 24 ore ha accumulato la bellezza di 30.680 ETH, pari ad un controvalore di oltre 92 milioni di dollari.

Acquisti di questo tipo da parte di whales suggeriscono segnali importanti per l’evoluzione della price action del crypto asset, che ora potrebbe vedere previsioni fortemente rialziste nelle prossime settimane.

Nel frattempo anche il panorama macroeconomico sembra sostenere gli asset risk-on, dopo che i dati del CPI di ieri hanno indicato un’inflazione in linea con le aspettative del mercato.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Misterioso wallet acquista 30.000 ETH ed aiuta la crypto a rimbalzare dai minimi locali

Ieri il sentiment di mercato e le previsioni a breve termine degli investitori di Ethereum sono cambiate da un momento all’altro, dopo che la moneta crittografica ha riconquistato il fatidico livello di prezzo dei 3.000 dollari rafforzando ancora di più il supporto sottostante.

Ad aver contribuito al rimbalzo della crypto, che ha chiuso la giornata con un +5,23%, vediamo lo zampino di un misterioso wallet che ha accumulato una fortuna in ether.
La whale in questione ha ricevuto ben 30.680 ETH in un indirizzo completamente nuovo, per un controvalore attuale di 92,5 milioni di dollari.

Solitamente monitorare i flussi di denaro di questi soggetti e i loro vai traders può aiutare a farsi un idea di quale direzione debba prendere il mercato e di come evolva la previsione dei prezzi di un asset.

Non sappiamo chi si cela dietro l’identità del wallet, ma grazie ai dati on-chain possiamo facilmente osservare come ad aver finanziato il bottino ci sia un altro indirizzo che ha effettuato 7 trasferimenti distinti, ognuno dal valore compreso tra i 5 e i 23 milioni di dollari in Ethereum.

Queste transazioni sono avvenute tutte tra il 13 e il 15 maggio, con l’ultima processata appena 15 ore fa, mostrando un forte bias rialzista.

Il timing della whale è stato impeccabile: negli ultimi 3 giorni infatti Ethereum ha registrato uno dei suoi valori più bassi degli ultimi 3 mesi, segnando un costrutto di bottom che potrebbe rimanere invalidato per molto altro tempo.

Molto interessante notare inoltre come il wallet responsabile dei trasferimenti detenga anch’esso un grosso quantitativo di monete per un totale di 48 milioni di dollari, suddiviso tra ETH, USDT e svariate altcoin.

Tra le holdings di alt più significative di questa entità vediamo RDNR, IMX, GRT, UNI e LINK, per controvalori che oscillano dagli 800.000 dollari ad 1,8 milioni di dollari.

Curioso il fatto che lo stesso wallet nella giornata di ieri, mentre movimentava 30.650 ETH su un nuovo indirizzi ha effettuato anche un trasferimento di 1,4 miliardi di STRK pari a 1,7 milioni di dollari prezzo un’altro indirizzo, anch’esso fresco di età.

Oltre a questi 2 wallet connessi tra loro, anche altre whale hanno approfittato degli sconti di ieri per fare acquisti sul mercato delle criptovalute.
Come segnala infatti “Whale Alert”, un utente ha movimentato altri 30.800 ETH circa da uno sconosciuto indirizzo all’account di Coinbase Institutional.

Nel frattempo un altro soggetto ha accumulato circa 10.000 ETH da Bitstamp, per un valore di 29 milioni di dollari.

Dati macro e previsioni del prezzo di Ethereum: ripartenza bullish all’orizzonte dopo le spese del wallet?

È importante sottolineare come oltre agli acquisti significativi di misteriosi wallet, il prezzo di Ethereum è stato sospinto da avvenimenti macro che hanno rafforzato le previsioni a breve e medio termine dell’asset.

In particolare infatti ieri sono usciti i dati dello “United States Consumer Price Index” (CPI), che misura l’andamento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti  secondo le stime del Bureau of Labor Statistics.

Come riportato, l’indice segna un valore del 3,4% in linea con le aspettative degli investitori, suggerendo una possibile inversione del tipo di politica monetaria adottata dalla FED fino ad ora, con le probabilità di un primo taglio dei tassi entro settembre che aumentano sensibilmente.

Con l’inflazione “sotto controllo è più probabile infatti che la FED si sposti verso una politica monetaria più espansiva, che possa fungere da carburante per i mercati speculativi come l’azionario o le crypto.

Allo stesso tempo c’è però chi, come il fondatore di “3FResearch” Warren Pies, non è convinto del cambio di prospettiva della banca centrale statunitense e sia restio a credere che il peso dell’inflazione sia sull’orlo di scomparire.

Come sottolinea il ricercatore infatti l’inflazione dell’assicurazione auto e degli alloggi ha rappresentato circa il 78% dell’IPC core, dunque non fornisce un quadro d’analisi quadro.

Secondo le sue previsioni non è in arrivo una disinflazione, dunque i mercati speculativi continueranno a sanguinare ancora per un po’.

Tornando all’analisi dei prezzi di Ethereum, possiamo notare come il movimento di ieri sembra aver sancito la formazione di un solido minimo locale, dove gli orsi hanno provato a fare irruzione per ben 4 volte negli ultimi 30 giorni, senza però riuscire ad abbattere la barriera degli acquisiti.

Ad ogni modo nonostante l’ottima prestazione di ieri, i prezzi rimangono ancora sotto la media mobile esponenziale a 50 periodi su time frame daily, segnalando il controllo della situazione ancora nelle mani degli shortisti.

I volumi non sono fortemente incoraggianti e l’RSI rimane in territorio neutro.

L’open interest leggermente in salita a 8,3 miliardi di dollari fa ben sperare per una ripartenza bullish a breve, mentre il funding rate dei futures in zona positiva supporta ancora le operazioni dei tori.

Al momento non possiamo sancire con esattamente che sia stato appena toccato il minimo di questo ciclo trimestrale, né che d’ora in poi Ethereum inizierà a spingere immediatamente verso nuovi massimi.

L’outlook dei prezzi e lo scenario macro sembrano decisamente migliorati, ma la strada nasconde ancora qualche incertezza. L’approvazione dell’ETF spot di Ethereum potrebbe essere quello che manca per sostenere un rally della crypto e il superamento delle performance di Bitcoin.

Per ora senza considerare il fattore ETF, sulla base di quanto analizzato possiamo spingerci a dare previsioni rialziste da qui a prossimi mesi con Ethereum che verosimilmente riconquisterà i 4.000 dollari, a meno chè non cambierà il panorama complessivo del mercato

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Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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