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Do Kwon vende milioni di dollari della crypto LUNC prima di essere rilasciato in Montenegro con il pagamento di una cauzione

Do Kwon, co-fondatore e Ceo di Terraform Labs ha venduto le crypto LUNC ed USDT per un controvalore di 2,8 milioni di dollari prima di essere rilasciato su cauzione in Montenegro, dove era precedentemente detenuto.

La notizia fa scalpore perché si pensa che quei fondi siano proventi di illecito, risalibili al progetto Terra-Luna prima del collasso che fece evaporare oltre 40 miliardi di dollari dal mercato crypto. Di seguito tutti i dettagli della vicenda.

Do kwon liquida parte del suo holding della crypto LUNC per pagare la cauzione in Montenegro

Secondo quanto emerso da alcune fonti della Corea del Sud, il co-fondatore e Ceo di Terraform Labs, Do kwon, ha prelevato circa 500 mila dollari in USDT dal proprio wallet insieme a 2,39 milioni di crypto LUNC prima prima di essere rilasciato su cauzione da un tribunale del Montenegro, dove era stato arrestato il 23 marzo.

Kwon e il suo stretto collegato Han Chong-joon, anch’esso dirigente della società che gestisce l’ecosistema Terra-Luna, erano stati accusati di possesso di documenti falsi, finendo in carcere dopo aver provare ad in imbarcarsi su un volo a Podgorica proprio nel marzo di quest’anno.

I legali dei due soggetti avevano chiesto la libertà su cauzione, approvata per la cifra di 436 mila dollari e pagata, da come si dice, dalle mogli degli accusati.
Tuttavia la scoperta della movimentazione della crypto LUNC e di USDT da wallet che sembrano associati a Do Kwon fa riflettere le autorità, specialmente quella degli Stati Uniti e della Corea del Sud che stanno chiedendo l’estradizione al Montenegro.

Nel dettaglio i tribunali USA ritengono che Terraform Labs abbia svolto una vendita di titoli non autorizzati e vogliono che i responsabili paghino per questo, nonostante la smentita del team legale di Do Kwon che ritiene la crypto LUNC qualcosa di diverso da un security token.


Seoul invece spera di convincere i funzionari montenegrini a deportare Kwon nel suo paese natale per affrontare le accuse di frode, di cui sono stati accusati lui e tutti i suoi colleghi membri della ristretta cerchia.

Recentemente Marco Kovac, il ministro della Giustizia del Montenegro, è stato citato per aver dichiarato:

“Terremo conto dei procedimenti pendenti e dei progressi presso il tribunale primario di Podgorica per determinare quando verrà discusso il procedimento di estradizione”.

Do Kwon e Han Chong-joon sono attualmente in libertà condizionale, costretti a rimanere all’interno dell’appartamento in cui alloggiano e a partecipare alle future udienze che si svolgeranno in tribunale.

La problematica situazione di Do Kwon

Da quando il progetto Terra-Luna è fallimento miserabilmente con il depeg della stablecoin UST ed il crollo di Terra, distruggendo un ecosistema da 40 miliardi di dollari, Do Kwon e tutto il suo team sono stati perseguitati dalle autorità di vigilanza sudcoreane e da quelle statunitensi, costringendoli a trovare rifugio in qualche piccolo Paese europeo come il Montenegro.

Dall’8 maggio 2022 in poi, data che ha segnato il collasso del progetto crypto Do Kwon si è nascosto a Singapore, Dubai, Serbia ed infine a Montenegro, nonostante all’inizio avesse dichiarato su Twitter di essere intenzionato a collaborare con le autorità e che non si stava nascondendo in alcun modo.

Probabilmente le sue intenzioni sono cambiate dopo che l’Interpol ha emesso una “red notice” per l’arresto cautelativo nei suoi confronti.

Ad oggi su Do Kwon ci sono otto capi di accusa tra Stati uniti, Corea del Sud e Montenegro, tra cui quelli di frodi, truffa informatica e falsificazione dei documenti.

Non è chiaro quali saranno le sorti del co-fondatore di Terraform Labs e se riuscirà a salvarsi dall’estradizione, viste le intenzioni pesante di Seoul nel riportarlo nella città natale per fargli scontare la pena.

La situazione del 31 enne sudcoreano è simile a quella di Sam Bankman Fried, anch’egli coinvolto in un fallimento, quello di FTX, con cui è riuscito tuttavia a salvarsi dalla galera pagando una cauzione da ben 250 milioni di dollari.

Per Do Kwon il finale potrebbe essere più grigio: un portavoce di Terraform Labs ha affermato che il caso della Corea del Sud contro i dirigenti dell’azienda ha motivazioni politiche, guidato dal desiderio di mantenere alto il parere dell’opinione pubblica.

In questo momento le normative dei capitali e dei titoli elettronici nel paese asiatico non presentano una definizione legale di titoli non standardizzati emessi tramite tecnolgia blockchain. La Corea del Sud si sta muovendo in tal senso per regolamentare il settore.

Analisi dei prezzi della crypto LUNC

La crypto LUNC nata dal fork della blockchain originaria di Terra, con cui si è abbandonato il vecchio ecosistema, ormai distrutto dal fallimento del progetto, è un asset che sta soffrendo molto la pressione di vendita a ribassi degli investitori.

Da non confondere con LUNA, coin della blockchain originaria che è scambiato per 0,94 dollari ad unità, LUNC (Terra Classic) è una criptovaluta con un prezzo di 0,.00009024 dollari ed una capitalizzazione di mercato di 530 milioni di dollari.

Purtroppo la scelta di distaccarsi dal progetto fallito con una nuova criptovaluta ed un rebranding dell’ecosistema non è servita alla community di Terra Classic a risollevarsi.
La crypto LUNC infatti è scambiata da mesi al di sotto della media mobile a 10 periodi su time frame giornaliero, in un trend palesemente ribassista.

Anche i volumi sono decisamente bassi, tipici di scenari in cui avviene una distribuzione prolungata del prezzo di un asset. Ad agosto 2022 c’è stato un tentativo di manipolazione del valore di LUNC che è cresciuto di 5 volte il valore iniziale, perdendo poi tutto il guadagno effettuato nei mesi successivi.

Nel breve termine potrebbe esserci una breve spinta rialzista vista la formazione di una “V” nella zona iper venduta dell’ RSI, tuttavia LUNC rimane un asset decisamente debole e fuori dalle logiche moderne e dalle attenzioni attuali degli investitori.

Stanno nascendo molti layer 1 ed infrastrutture secondarie molto più performanti di Terra Classic e senza il peso di un fallimento clamoroso alle proprie spalle, dunque è molto probabile che LUNC cadrà in decadenza nei prossimi anni.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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