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News ed analisi dei prezzi per le crypto Polkadot (DOT), Compound (COMP) e Pepe (PEPE)

In questo articolo andiamo a vedere quali sono le ultime news rilevanti per le 3 crypto Polkadot (DOT), Compound (COMP) e Pepe (PEPE).

Come si stanno muovendo sul lato prezzi queste monete ad alta capitalizzazione e quali sono le previsioni future?

Tutti i dettagli di seguito.

Ultime news per le crypto Polkadot, Compound e Pepe

Partiamo con le news più interessanti che sono emerse negli ultimi giorni per questi 3 progetti crypto.

Per Polkadot ci sono diverse novità in vista a seguito dell’evento “Polkadot Decoded” del 28-29 giugno in cui si è discusso degli sviluppi dell’ecosistema di applicazioni che orbitano intorno alla relay chain.

Sul fronte intelligenza artificiale, trend assoluto del 2023, è da segnalare l’iniziativa di “Origin Trail” che intende combattere la disinformazione del mondo crypto tramite l’AI.

la conoscenza e le informazioni diventano così un asset, pronto ad essere utilizzato come se fosse denaro in un contesto decentralizzato. Potenzialmente molto promettente!

Per quanto riguarda Compound, storico protocollo di lending del mondo DeFi, ci sono due news di cui vale la pena parlare.

La prima riguarda la presentazione ufficiale del sito web della community “Compound Labs”, casa ufficiale per gli sviluppi dell’applicazione decentralizzata Compound.

Si allarga così la famiglia delle comunità dedite a contribuire positivamente al futuro della finanza decentralizzata.

Un’altra novità  per il protocollo Compound riguarda l’introduzione del meccanismo di gestione dei propri capitali in DeFi chiamato “Encumber”.

Questo consente agli utenti di separare la proprietà dei token dal diritto di trasferirli.

Semplificando, con Encumber si potrà utilizzare uno smart contract senza trasferire la proprietà dei propri asset ad un indirizzo esterno, mantenendo tutta una serie di vantaggi come diritti di governance, eleggibilità per airdrop e accesso a contenuti accessori di una community.

Anche in questo caso, come Polkadot, le innovazioni stanno andando forte e sono incoraggianti per un futuro radioso.

Infine sul fronte Pepe, non c’è granché di cui discutere se non della price action della memecoin, che verrà approfondita nel paragrafo successivo.

Essendo una shitcoin priva di valore tecnologico, non possono certamente esserci aggiornamenti interessanti come quelli appena citati per Compound e Polkadot.

Se proprio vogliamo parlare di qualcosa, possiamo citare questo tweet con cui il team di PEPE mette in guardia la propria community della presenza di numerosi scam che circolano per twitter, ricordando che non ci sono airdrop in corso o piattaforme ufficiali di staking.

Mai cliccare su link sospetti o connettere il proprio wallet ad una qualsiasi applicazione decentralizzata senza aver fatto controlli adeguati sulla sua legittimità.

State in guardia ranocchi!

Analisi dei prezzi e previsioni per le crypto Polkadot (DOT), Compound (COMP) e Pepe (PEPE) 

Vediamo ora come stanno performando queste crypto sul mercato e come potrebbero muoversi nei prossimi giorni.

Polkadot (DOT) nonostante gli ottimi sviluppi del proprio ecosistema, non riesce a rompere in modo deciso il downtrend che lo affligge ormai da novembre 2021.

Anche dopo l’ultima leg up dei prezzi, partita da metà giugno, possiamo constatare una direzionalità bearish del trend principale, con un RSI che è arrivato quasi in zona di esaurimento della potenza rialzista.

L’ipotesi principale per DOT, è che appena Bitcoin ritraccerà, subirà un duro colpo per il proprio valore. Purtroppo c’è ancora da aspettare prima di poter veder riflettere sul mercato la vera potenza della blockchain di Polkadot.

Attualmente la criptovaluta ha un prezzo di 5,45 dollari con una capitalizzazione pari a 7 miliardi di dollari e un volume nelle ultime 24 ore che si aggira intorno ai 125 milioni di dollari.

prezzo crypto polkadot
Grafico giornaliero del prezzo di Polkadot (DOT/USDT)

Per quanto concerne Compound (COMP) possiamo invece constatare che in questi giorni i prezzi si sono mossi in maniera decisamente più accattivante.

A partire da domenica 25 giugno abbiamo assistito ad un’accelerazione della spinta rialzista dell’asset, accompagnata da un aumento dei volumi.

La brutta notizia però è che purtroppo tale forza è ormai sull’orlo di invertire la propria rotta, con un RSI in zona ipercomprato e la formazione sul grafico di un pattern tipico di un cambio di trend sul breve periodo.

La candela giornaliera, qualora dovesse chiudere in rosso, determinerebbe inevitabilmente un ritorno a livelli di prezzo inferiori, quantomeno in zona 55 dollari.

L’upper shadow ci indica chiaramente che i traders hanno provato a portare i prezzi al di sopra dell’high locale precedente, fallendo miserabilmente il tentativo, che culminerà probabilmente con un retest del supporto più vicino.

Ad ogni modo, se i prezzi dovessero rompere in modo deciso i 70 dollari, potremmo aspettarci un approdo alla zona psicologia dei 100 dollari.

Al momento COMP quota 63 dollari, con una capitalizzazione di 489 milioni di dollari e un volume nelle ultime 24 ore pari a 172 milioni di dollari

prezzo crypto compound
Grafico giornaliero del prezzo di Compound (COMP/USDT)

Infine, parlando di PEPE, non possiamo che riconoscere la forza attuale della memecoin, che dopo una lunga fase distributiva è tornata all’assalto dei rialzi.

Dal 20 giugno la shitcoin ha registrato un incremento di prezzo di 80 punti percentuali, dimostrando che la moneta crittografica è ancora in forze.

Nel breve periodo le probabilità giocano a rialzo per PEPE, ma come è giusto raccomandare, c’è da fare attenzione a quello che succederà nel lungo periodo.

Ben vengano le speculazioni sul breve periodo, ma fare holding da qui ai prossimi anni potrebbe essere la scelta più sbagliata da fare in questo mercato.

Disclaimer a parte, la spinta bullish di PEPE potrebbe continuare ancora, con un aumento delle probabilità rialzista qualora la crypto dovesse superare la soglia dei 0,000002 dollari.

Molto importante è anche monitorare l’andamento dei volumi: ieri c’è stato un accenno di incremento dell’attività di trading per PEPE che potrebbe continuare nei prossimi giorni a sostegno di ipotesi toro.

Al momento la crypto quota un prezzo di 0,00000175 dollari con una capitalizzazione di 681 milioni e un volume nelle ultime 24 ore pari a 355 milioni di dollari.

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Grafico giornaliero del prezzo di Pepe (PEPE/USDC)

Value investing nel mondo crypto: la ricerca del valore tecnologico premierà sul lungo periodo

Sebbene non sia semplice individuare un asset che sia scambiato ad un prezzo inferiore del suo valore intrinseco, la strategia di investire laddove si intravede un potenziale per un futuro, nota come “value investing” risulta quella vincente nel mercato crypto.

In mercati regolamentati come quello delle azioni, fare value investing è relativamente più “semplice” poiché si hanno dati oggettivi su ricavi, fatturato e proiezioni future che possono indirizzare le proprie considerazioni.

Nel settore crypto e web3 invece, la questione si complica poiché alle informazioni finanziarie tradizionali dobbiamo prediligere i dati on-chain relativi a volumi di scambio, utenti attivi di un ecosistema, fees ecc.

Tutto ciò va poi  rapportato al contesto in cui l’industria crypto si trova in questo momento, con l’esplosione del trend per i layer 2 zk, le crypto ad intelligenza artificiale e i protocolli di liquid staking.

Ogni momentum ha un suo interesse specifico in questo settore, ma non bisogna mai dimenticarsi che il value investing è orientato al lungo periodo.

Per questo motivo a Pepe e qualche altra shitcoin che utilizza narrative attrattive per i neofiti senza aver creato un prodotto concreto,  ci sono da preferire progetti come Polkadot e Compound, che sebbene ora risultano meno competitivi, saranno quelle crypto che molto probabilmente sopravviveranno a qualsiasi scenario apocalittico dei prossimi anni.

Non stiamo dicendo di andare all in su DOT e COMP, visto che indubbiamente esistono monete migliore in termini di adozione e sviluppo (basti guardare semplicemente ETH e MATIC) ma che quando si decide di costruire un portafoglio per il lungo periodo non bisogna farsi ingannare dalla speculazione e dalla FOMO momentanea.

A volta fare la scelta che sembra più difficile e penalizzante nel breve periodo, rappresenta quella che verosimilmente premierà di più in termini di profitti da qui ai prossimi 10 anni.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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