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Polygon 2.0: nuovi crypto aggiornamenti per lo sviluppo della blockchain “internet of value”

Novità in vista per quanto riguarda il progetto crypto Polygon e il suo programma di sviluppo di una blockchain 2.0 che consente l’utilizzo di liquidità unificata tra layer differenti.

La nuova infrastruttura, la cui architettura è stata preannunciata poche ore fa dal team di Polygon Labs, funge da struttura portante dell’internet of value dei prossimi 10 anni.

Tutti i dettagli all’interno dell’articolo.

Gli ultimi sviluppi per la blockchain a liquidità unificata del progetto crypto Polygon

Polygon, uno dei più importanti progetti del settore crypto, ha da poco anticipato quella che sarà l’infrastruttura portante del nuovo sistema di blockchain 2.0.

L’obiettivo è quello di creare il prossimo layer del valore per internet, in grado di portare liquidità unificata e scalabilità illimitata.

Il nuovo design di Polygon comprende un utilizzo massivo della tecnologia delle prove crittografiche a conoscenza zero, che saranno centrali per portare l’ecosistema ad un livello più alto.

L’annuncio, pubblicato su Twitter da parte del team ufficiale di Polygon Labs e del co-fondatore Sandeep Nailwal, arriva dopo la recente proposta della community di aggiornare la rete PoS (per intenderci quella principale dove gira il token MATIC).

Si parla di un layer 2 ZkEVM Validium, che eredita la sicurezza di Ethereum mantenendo, tuttavia, le tx sulla propria chain piuttosto che “trasportarle” sul layer 1.

Andando più nel dettaglio, l’ultimo aggiornamento dell’architettura di Polygon 2.0 comprende l’interconnessione tra 4 layer differenti, ognuno dei quali abilita un’importante processo all’interno della rete:

  • layer per lo staking
  • layer di interoperabilità
  • layer di esecuzione
  • layer di dimostrazione

Il livello di staking rappresenta una blockchain Proof-of-Stake, che permette al token nativo di Polygon, MATIC, di fornire decentralizzazione all’ecosistema con un pool di validatori e un modello di restaking.

Il secondo layer, quello dell’interoperabilità getta le basi per una sistema di comunicazione cross-chain tra le varie parti rendendo l’esperienza utente semplificata come se stesse operando su una singola chain.

Il tutto in un’ottica EVM compatibile e con l’uso delle “ZK proofs” che mantengono inalterata la privacy dei partecipanti al network.

Il livello di esecuzione permette a Polygon di produrre batches di transazioni, ovvero blocchi. Contiene numerosi componenti, presenti anche nelle infrastrutture blockchain focalizzate sullo scambio di valore (ad es. Bitcoin ed Ethereum).

Tra questi componenti troviamo: P2P, consenso, database, sincronizzazione e mempool.

Infine, il layer di prova rappresenta un substrato flessibile in grado di dimostrare che tutte le transazioni svolte sulla Polygon Chain siano valide

I vantaggi della sua implementazione riguardano una maggiore efficienza delle prove di generazione e verifiche, una semplice ed efficiente aggregazione di zk proof e una maggiore sicurezza dei canali di comunicazione cross-chain 

Nelle prossime settimane il team di Polygon Labs approfondirà i temi principali di ogni singolo layer, esplicitando in maniera dettagliata il loro funzionamento. 

La transizione finale a Polygon 2.0 è prevista per il primo trimestre del prossimo anno, con progressi compiuti nel corso di quest’anno.

Restiamo con il fiato sospeso per gli sviluppi che Polygon ed il suo team stanno effettuando in campo blockchain. Si tratta di una vera e propria rivoluzione.

polygon crypto blockchain

Approfondimento sulle metriche della Polygon ZkEVM

La polygon ZkEVM, una delle blockchain layer 2 principali all’interno della visione del progetto crypto, rappresenta una rete in forte crescita, con metriche che indicano un forte interesse da parte degli utenti del mondo web3.

All’interno del sito web ufficiale di Polygon possiamo trovare alcuni dati molto interessanti, quali TVL, numero cumulativo di wallet, prezzo medio del gas, wallet attivi, transazioni e prove crittografiche a conoscenza zero.

Il network non è ancora al massimo del suo splendore, essendo stato lanciato il 27 marzo e con molti aggiornamenti ancora sul proprio tragitto. 

Il throughput delle transazioni, pari a 0,57 TP/s secondi i dati di L2beat, è ancora molto inferiore rispetto ai livelli registrati da altri rollup, siano essi zk o optimistic, come ad esempio Arbitrum, ZkSync Era, Optimism ecc.

Anche sul fronte fee, l’infrastruttura sebbene consumi molto meno rispetto ad Ethereum, è ancora troppo costosa per competere con le altre soluzioni di ridimensionamento layer 2.

Ad ogni modo è possibile constatare in maniera oggettiva che i volumi all’interno della rete sono estremamente positivi, sempre in crescita sin dalla sua nascita.

Il Total Value Locked (TVL) che mostra la somma dei capitali bloccati all’interno degli smart contract del network, si trova anch’esso in un trend rialzista che potrebbe approcciare a breve a quota 100 milioni di dollari.

Dati DefiLlama

Da notare anche come i batches di transazioni siano aumentati negli ultimi giorni, secondo i dati di Dune Analytics.

Nel dettaglio a partire dal 7 giugno in poi, abbiamo assistito ad un incremento sostanziale di questa metrica che è passata dagli 800 blocchi pubblicati giornalmente agli attuali 7000, registrati ieri.

Ciò indica un aumento dell’attività sottostante all’infrastruttura zk, che sta attirando molti utenti a compiere transazioni, in vista di un potenziale airdrop di cui si vocifera da tempo.

Nel nuovo ecosistema di Polygon 2.0, potrebbe infatti esserci spazio per un ulteriore token dopo MATIC.

Rimaniamo aggiornati sull’andamento di tali dati per comprendere come evolverà la situazione per la rete zk di Polygon e se riuscirà a mettersi in competizione con le altre soluzioni più avanzate.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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