HomeTradingAnalisi dei progetti crypto Cardano (ADA), Polkadot (DOT) e Chainlink (LINK)

Analisi dei progetti crypto Cardano (ADA), Polkadot (DOT) e Chainlink (LINK)

In questo articolo analizziamo Cardano, Polkadot, Chainlink e le rispettive crypto ADA, DOT e LINK.

Santiment, con i suoi strumenti di intelligence su dati crittografici, ha evidenziato come per i 3 progetti ci sia stata un elevata attività degli sviluppatori su github negli ultimi 30 giorni.

Mentre i dev continuano a costruire, i trader continuano a comprare, facendo salire il prezzo di tutto il mercato crypto.

ADA e DOT stanno recuperando parzialmente il terreno perso durante gli ultimi mesi di bear market mentre LINK sembra del tutto impazzito.

La moneta di Chainlink dopo aver oltrepassato i 10 dollari rompendo una resistenza che non veniva affrontata da maggio 2022, non si è più fermata ed ora ha superato addirittura i 13 dollari. Quale delle 3 crypto avrà la meglio nel prossimo mercato rialzista?

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

I dati di Santiment sulle attività degli sviluppatori nelle crypto community di Cardano, Polkadot e Chainlink

Santiment, noto provider che fornisce social metrics e  soluzioni di intelligence per dati crittografici, ha pubblicato ieri un insight molto interessante che riguarda le attività recenti degli sviluppatori nei progetti più famosi del mondo crypto.

Negli ultimi 30 giorni  gli sviluppatori di Cardano, Polkadot e Kusama sono stati quelli che hanno svolto più “commits” su Github, contribuendo ad innovare piano piano  il panorama blockchain.

Anche Hedera, Aptos, Status, Chainlink e Cosmos si sono distinte per una produzione florida nel reparto codice, con i team dei rispettivi progetti che hanno svolto più commits rispetto agli sviluppatori di Ethereum.

Da sottolineare anche come Cardano e Polkadot pochi giorni fa abbiano unito le  forze per sbloccare il potenziale del web3: il progetto di Charles Hoskinson utilizzerà, infatti, Substrate, ovvero l’SDK di Polkadot per costruire il suo cosiddetto “partner chain project” e sviluppare nuove soluzioni decentralizzate all’interno del proprio ecosistema.

Andando più nel dettaglio possiamo vedere come Cardano guida la classifica delle aziende più attenzionate su Github con un punteggio di 502.57 nella metrica del “Development Activity” negli ultimi 30 giorni.

A seguire Polkadot e Kusama si contendono il podio avendo registrato entrambe si 484.23 commits, mentre Hedera si conferma solida alla 4° posizione con un rating di 353.67.

Aptos cade dalla vetta della classifica ed atterra in 5° posizione, dove tuttavia registra numeri di tutto rispetto con 338.77 cambiamenti del codice del progetto su Github.

Menzione d’onore anche per Chainlink, che oltre a far impazzire i trader del mondo crypto si mantiene solida all’interno della classifica delle top 10 tecnologie  blockchain più ricercate e su cui gli sviluppatori lavorano maggiormente.

Non è una novità infatti che gli oracoli di Chainlink  e tutti i nuovi prodotti introdotti dal suo team nell’ultimo anno come ad esempio il CCIP e abbiano il potenziale di portare miliardi di dollari all’interno dell’universo on-chain.

Quando, inoltre, si parla di tokenizzazione del mondo reale (RWA), spesso si fa riferimento a Chainlink proprio grazie alle sue facoltà di trasportare e convertire dati del mondo reale dentro il mondo dei database digitali distribuiti.

Prezzi e previsioni per ADA, DOT e LINK

Al di là dei lavori dietro le quinte degli sviluppatori su Github e delle partnership strategiche avviate di recente nel mondo crypto, è da sottolineare in questo momento la frenesia del mercato e le performance del comparto altcoin che sta registrando numeri davvero interessanti.

In particolare vediamo come si sono messe negli ultimi giorni i rispettivi token dei progetti Cardano, Polkadot e Chainlink.

Partendo da ADA, possiamo vedere come a partire dal 19 ottobre l’impulso rialzista dell’asset sia stato consistente, tale da far volare il prezzo della coin da 0,24 dollari agli attuali 0,35 dollari.

Ora la moneta di Cardano si trova in una zona in cui è difficile prevedere la sua  futura price action: la spinta bullish si scontra infatti con la presenza di numerose resistenze nell’area che potrebbero respingere le prossime incursioni rialziste della crypto.

Nonostante però la forza degli ultimi giorni c’è da ricordare purtroppo che ADA si trova ancora in un trend di lungo periodo ribassista iniziato a settembre 2021. 

Per  uscire da questa situazione complessa dovrebbe rompere gli 0,55 dollari e da lì iniziare a consolidare per costruire un struttura dei prezzi in grado di portarlo verso il dollaro ed oltre.

Al momento però questo scenario sembra ancora lontano dalla realtà: il primo target fattibile da raggiungere da qui a fine anno è quello dei 0,44 dollari.

Occhio anche ad uno storno in zona 0,3 dollari, dove confluiscono diversi ordini di acquisto. Una rottura ribassita di questo livello distruggere tutti i sogni dei sostenitori di Cardano.

grafico prezzo crypto cardano

Sul fronte Polkadot, possiamo vedere come la situazione di DOT sia simile a quella di ADA, ma con una struttura prezzi sul medio-lungo più accentuata verso il ribasso.

Tutto il 2023 è stato un anno estremamente negativo per questa coin, che ha registrato rally di prezzo significativi solo ad inizio anno e negli ultimi giorni di rally generale del mercato.

Per il restante tempo, DOT ha visto il suo prezzo andare per la distribuzione, perennemente al di sotto dell’EMA 50 che ha respinto qualsiasi tentativo dei bull di riemergere.

Ad oggi il prezzo per la crypto di Polkadot sembra aver reagito, ma ci vorrà ancora tempo prima di poter decretare un vero e proprio ritorno al bull market.

Al momento il primo target raggiungibile per DOT sono i 5,5 dollari, dove potrà consolidarsi per puntare successivamente i 7 dollari ed infine i 7,5 dollari.

Occhio al livello dei 4 dollari in caso di dump: se non dovesse reggere il peso degli short DOT potrebbe facilmente continuare il suo pellegrinaggio a ribasso ancora per diverse settimane.

grafico prezzo crypto polkadot

Tutta un’altra storia invece per LINK, moneta del progetto Chainlink, che dopo aver distrutto una resistenza storica che aveva fatto da tappo per il suo prezzo negli ultimi 18 mesi,  sta volando sul mercato andando alla ricerca di un livello su cui consolidare.

Come è ben visibile dal grafico giornaliero, rispetto alle crypto di Cardano e Polkadot, LINK  si trova in un trend chiaramente rialzista, con i prezzi che si trovano ai massimi del 2023.

Da sottolineare come il range 5-9 dollari su cui LINK era intrappolato, durava  ormai da maggio 2022: LINK in tutto questo tempo non è mai riuscita a superare con fermezza la resistenza dei 9 dollari.

Oggi invece, ha toccato un massimo locale a 13,2 dollari con un accompagnamento consistente anche sul fronte volumi.

L’RSI si trova in zona impercompata ma potrebbe facilmente rimanerci per diverse settimane, finché il token di Chainlink riuscirà a trovare un base di appoggio grafica
Prossime resistenze significative per LINK: prima 17 dollari e successivamente 20 dollari.

Occhi puntati sulla soglia dei 10 dollari, da non violare assolutamente per alimentare ancora i sogni dei Chainlink Marines.

Nei prossimi giorni le probabilità giocano a favore di una continuazione del rally rialzista per LINK, mentre per DOT ed ADA lo scenario più fattibile sarà quello di un rintracciamento.

grafico prezzo crypto Chainlink
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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