HomeTrading150 giorni all’halving di Bitcoin: le previsioni sui prezzi della crypto

150 giorni all’halving di Bitcoin: le previsioni sui prezzi della crypto

Il quarto halving di Bitcoin è vicino e con il suo arrivo ormai alle porte si sente sempre più parlare di previsioni positive dei prezzi all’interno della crypto community, con target che vanno sopra i 100.000 dollari.

Negli anni passati in seguito ad ogni halving della moneta crittografica abbiamo assistito parallelamente ad un forte rally dei prezzi che ha portato Bitcoin a segnare puntualmente diversi moltiplicatori.

Gli analisti e gli appassionati di criptovaluta concordano sul fatto che anche questa volta le cose andranno in questa direzione, tuttavia ci sono dei fattori esterni da dover considerare per poter fare una previsione adeguata.

L’halving è infatti solo uno degli eventi catalizzatori che potrebbero avere un impatto diretto sul prezzo di Bitcoin nel prossimo anno.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Mancano solo 150 giorni all’halving di Bitcoin: quali sono le previsioni dei prezzi?

Ci stiamo avvicinando ad uno degli eventi quadriennali più attesi dai sostenitori ed appassionati di Bitcoin: come ci ricorda infatti la celebre rivista “Bitcoin Magazine” mancano solo 150 giorni al quarto halving della prima moneta crittografica per capitalizzazione di mercato. 

Inizia ad emergere, come da prassi, un sentiment positivo tra la crypto community che spesso sfocia in previsioni dei prezzi super ottimistiche e talvolta anche poco realistiche.

Non siamo ancora arrivati in una fase di vera e propria fomo, ma sicuramente l’attenzione del pubblico retail è maggiore rispetto a quella di inizio anno.

Il suo completamento è previsto indicativamente per il 19 aprile 2024, più precisamente all’altezza del blocco 840.000, e causerà  l’ennesimo dimezzamento dei premi per i miners della rete.

Questa volta ad ogni blocco estratto verranno generati 3,125 BTC, riducendo così le emissioni giornaliere della criptovaluta di circa 450 unità a giorno, che corrispondono secondo i valori odierni a circa 16,8 milioni di dollari ogni giorno.

Questa riduzione dei flussi di nuova moneta in passato ha portato il prezzo di Bitcoin a registrare forti incrementi, portando ad ogni halving incredibili ondate di nuovi acquirenti sul mercato.

A questo giro non mancano le previsioni superbullish ma dobbiamo evidenziare che ogni 4 anni, mano a mano che passano gli halving e cresce la notorietà e la capitalizzazione di Bitcoin, quest’ultimo segna aumenti del proprio prezzo sempre meno marcati.

Se facciamo un tuffo nel passato ci accorgiamo infatti di come in seguito all’halving del 2021 il valore di BTC sia aumentato di circa 94 volte.

Nel 2016 abbiamo assistito ad un rally che ha fatto schizzare il valore della crypto di circa 30 volte mentre nel 2020 siamo scesi a “solo” 6 volte.

Tendenzialmente più passano gli anni, più dovrebbe ridursi la volatilità dell’asset crittografico, con crescite di prezzo sempre meno marcate.

Ad ogni modo è bene ricordare che questa tendenza potrebbe tranquillamente essere interrotta nel 2024 e potremmo osservare una crescita più marcata rispetto all’ultima bull run. 

C’è chi per esempio, come l’utente “Bitcoin Archive” che ipotizza un prezzo di 220.000 dollari in previsione del prossimo halving.

In questo preciso momento non ci troviamo ancora, secondo quantomeno le tempistiche degli scorsi anni, nel vero e proprio bull market di Bitcoin.

Solitamente infatti questo si scatena IN SEGUITO all’halving mentre nei mesi antecedenti la price action inizia a farsi leggermente più calda ma senza movimenti esagerati.

Secondo le teorie del noto PlanB siamo ancora nella fase “pre bull market” e passeremo alla parte più intensa proprio dopo che sarà completato l’halving di Bitcoin, a meno che non venga approvato l’etf spot negli USA prima di maggio 2024.

Tutti i fattori esterni da considerare in parallelo all’halving.

Fare paragoni con l’andamento dei prezzi  degli anni passati può essere utile per farsi un idea di come Bitcoin performerà in seguito al prossimo halving, ma per fare una previsione realistica occorre tenere a mente altri fattori che potrebbero influenzare la sua traiettoria e soprattutto il timing dei movimenti.

In molti infatti si dimenticano che l’halving ha un effetto positivo solo per quanto riguarda l’offerta sul mercato di BTC, che viene per l’appunto ridotta a causa del dimezzamento del block reward dei miners.

Per quanto riguarda invece la domanda presente sulle piazze d’affari crypto, ecco che altri eventi potrebbero avere un impatto incredibilmente forte.

In primo luogo la questione dell’etf spot per BItcoin riveste un ruolo centrale in questo contesto: la legittimazione della criptovaluta negli USA come asset regolamento ed approvato dalla stessa commissione di vigilanza dei mercati potrebbe innescare un flusso di fiducia tra gli attori istituzionali che a sua volte creerebbe i presupposti per un aumento sostanziale della domanda.

La maggior parte dei gestori di fondi patrimoniali sono d’accordo sul fatto che l’etf spot, indipendentemente che sia esso proposto da BlackRock, Vanguard, Fidelity o Ark, porterà un flusso straordinario della domanda che già da solo basterà a rompere i precedenti massimi storici per Bitcoin.

Le prime approvazioni da parte della SEC potrebbero arrivare già a gennaio 2024, mentre altre deadline sono previste per marzo.

Una sua eventuale approvazione a gennaio potrebbe portare ad un’anticipazione del bull market di Bitcoin, che a questo giro inizierebbe prima dell’halving della moneta crittografica e non dopo.

Un’altro dato da considerare al fine di poter fare una previsione sensata ed accurata del prezzo di Bitcoin e delle sue tempistiche riguarda la vicenda dei tassi di interesse della banca centrale americana.

Secondi i dati dello strumento del CME “Fedwatch tool”, la FED potrebbe dare inizio alla fase di espansione monetaria, che si tradurrebbe in un taglio dei tassi d’interesse e conseguentemente sull’aumento degli stimoli per i mercati speculativi, già da maggio 2024 proprio in concomitanza con l’halving di Bitcoin.

Il tightening easing messo in atto dalla FED per tutto il 2022 ha portato i mercati più volatili a registrare forti perdite, con i tassi che sono arrivati al di sopra del 5% partendo da una situazione di tassi decennali pari a 0.

Ora la rotta sembra stia per invertire, e con essa probabilmente inizierà una stagione di forte rialzo per i mercati azionari e crypto.

Se la prima diminuzione dei tassi della FED a 500 punti base avverrà prima di maggio, allora anche in questo caso la bull run di Bitcoin potrebbe anticipare quelli che sono i suoi canonici tempi.

Tutti questi 3 eventi messi insieme, se confluiranno con successo, potrebbero innescare una delle crescite dei mercati crypto più grandi mai osservate fino ad ora.

L’outlook ed i presupposti sono differenti rispetto agli scorsi anni e in questo giro di halving le cose potrebbero farsi più bullish che mai per Bitcoin.

Le previsioni per l’oro digitale non possono che essere super positive: se tutto dovesse andare per il verso giusto potrebbe vedere facilmente un prezzo superiore ai 150.000 dollari nei prossimi 1-2 anni.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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