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Crypto: Uniswap lancia il protocollo open-source UniswapX

Ieri, il noto progetto crypto Uniswap ha lanciato la sua ultima versione di protocollo open source, chiamato UniswapX.

Si tratta di un aggregatore permissionless, che trova i migliori prezzi e le migliori fonti di liquidità per il trading attraverso diversi AMM.

Molto simile a CoWswap e a 1Inch Fusion, il nuovo protocollo di Uniswap dovrebbe migliorare molto l’esperienza utente con delle funzionalità molto comode, il tutto mantenendo invariata l’interfaccia dell’applicazione che tutti conosciamo.

Vediamo insieme tutti i dettagli della news.

Il crypto DEX Uniswap lancia l’aggregatore UniswapX

Uniswap, Il più famoso DEX del panorama crypto, ha lanciato proprio ieri la sua ultima versione di protocollo decentralizzato open source, ovvero UniswapX.

Dopo Uniswap V1, V2 e V3, ecco che l’applicazione di punta per l’intero settore DeFi sgancia un’altra bomba a mano e va ad implementare nuove migliorie sull’interfaccia esistente.

Nel dettaglio UniswapX sarebbe un aggregatore di fonti di liquidità per il trading, simile a 1Inch, dove gli utenti possono sfruttare i migliori prezzi tra diversi AMM, godendo di una protezione anti-MEV e di zero-fee sugli swap.

Un’altra caratteristica importante di questo nuovo protocollo rappresenta l’eliminazione di ogni tipo di commissione per l’utente che fallisce una transazione.

Tutti gli ordini sono supportati da Uniswap Smart Order Router, che raggruppa e seleziona tra le varie versioni del protocollo  la pool migliore dove attingere alla liquidità per gli scambi in crypto.

A breve tra le feature sarà aggiunta la possibilità di eseguire swap cross-chain senza il bisogno di pagare gas per questo genere di transazioni, che attualmente rappresentano un pò il tallone d’achille della finanza decentralizzata.

La grande varietà di blockchain esistenti, e la nascita di nuove infrastrutture layer 2 hanno portato ad un contesto in cui la liquidità viene presentata  in modo frammentato ai traders, che riscontrano difficoltà nel trovare per ogni fattispecie di token la pool più idonea per eseguire un’operazione.

Con UniswapX, il team del progetto e il suo fondatore Hayden Adams si augurano che si potrà risolvere questo problema offrendo una struttura portante comoda ed economica per eseguire swap di crypto tra reti differenti senza dover passare per un bridge.

Al momento la versione beta del nuovo protocollo è disponibile solo su Ethereum, ma nel blog post pubblicato sul sito web ufficiale di Uniswap, si parla di un espansione a breve su altre chain.

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Un protocollo decentralizzato con protezione ai mev bot

Una delle funzionalità più interessanti del nuovo protocollo del progetto crypto Uniswap rappresenta la protezione contro il crescente pericolo dei MEV Bot, che pullano ormai il mondo della finanza decentralizzata.

I MEV (Maximum Extractable Value) non sono altro che tecniche molto complesse, utilizzate da alcuni soggetti implicati nel processo di validazione delle transazioni sulla blockchain di Ethereum, che cercano di ottenere il massimo valore dalle loro operazioni.

Andando nello specifico, questi individui traggono vantaggio nello scegliere di includere, omettere o riordinare determinate transazioni in un blocco.

Infatti, le transazioni non vengono eseguite in modo casuale o in successione temporale, ma vengono incluse in un blocco a seconda di come viene proposto ad un validatore.

Chi propone una scaletta di transazioni al validatore è il cosiddetto searchers, che oltre a guadagnare una piccola commissione per il lavoro svolto, può sfruttare tutti gli effetti che vengono causati sul mercato dall’approvazione della sua versione di blocco.

Infatti, solitamente quando si parla di attacchi MEV, si intende situazioni in cui il searchers guadagna da queste fattispecie: 

Un gran numero di Mev Bot nell’ecosistema di Ethereum, porta dei vantaggi con sé, offrendo un incentivo maggiore ai validatori che guadagnano più fees di quelle che otterrebbero normalmente.

Tuttavia in questo modo si vengono a creare anche disagi per l’utente finale, che dovrà pagare più commissioni e si troverà talvolta ad eseguire transazioni  con un prezzo sfavorevole.

Il progetto crypto Uniswap spera di risolvere questo problema con la sua ultima versione UniswapX, che reindirizzando i MEV riesce ad offrire un prezzo competitivo al proprio pubblico che non si troverà intrappolato in un sandwich attack:

Nel dettaglio i riempitivi vengono incoraggiati ad utilizzare relay di transazioni private ed impedire che robot MEV possano creare situazioni spiacevoli per gli individui che vogliono semplicemente eseguire uno swap.

Crypto Uniswap: analisi fees e volume di trading

Uniswap rappresenta uno dei protocolli decentralizzati più importanti e conosciuti dagli amanti delle crypto e della finanza decentralizzata.

Secondo i dati di DefilLama la piattaforma si posiziona al quarto posto nella classifica della dApp con più valore bloccato all’interno degli smart contract (TVL) con un valore che arriva attualmente a 3,83 miliardi di dollari.

Sopra ad Uniswap troviamo solo i protocolli Lido, Aave e MakerDAO, pilastri fondamentali del mondo DeFi.

Uniswap è nota soprattutto per essere il DEX più utilizzato dagli amanti degli scambi decentralizzati in crypto, nonché per essere un protocollo che incassa molte fee.

La piattaforma infatti è disponibile su 7 chains differenti e registra ogni giorni fee superiori al milione di dollari, pur considerando che il TVL ha subito un calo rispetto ai valori toccati a Novembre 2021.

In particolare in quel periodo Uniswap guadagnava giornalmente commissioni per circa 6-7 milioni di dollari: ad ogni modo anche ora il protocollo si difende bene e porta a casa una lauta somma di fees sugli scambi.

Anche sul fronte trading volume, Uniswap segna ottimi risultati con gli ultimi sette giorni che hanno visto scambi in crypto  per 3,69 miliardi di dollari nella versione V3.

Secondo i dati di Dune Analytics, la maggioranza delle transazioni è avvenuta nel trading pair WETH-USDC dove è stato riscontrato un volume pari a 1,59 miliardi di dollari, seguito da WETH-USDT e dal pair tra stablecoin USDC-USDT con rispettivamente 470 e 370 milioni di dollari.

È interessante notare che seppur il pair WETH-PEPE si posiziona al sesto posto per volume toccato negli ultimi sette giorni, si guadagna il podio nella  classifica delle pool dove Uniswap ha guadagnato più fees con 300 mila dollari.

Da notare anche come il trading della crypto wstETH sia cresciuto parecchio con l’aumentare dell’interesse nei confronti delle piattaforme di liquid staking come Lido.

Per il pair WETH-wstETH sono stati eseguiti 1.199 trades con un volume di 100 milioni di dollari.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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