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Binance fa crescere la stablecoin TUSD, mentre i volumi di trading su BTC crollano

Negli ultimi mesi, la politica delle fee di Binance sulle principali coppie di scambio stable-BTC hanno creato alcune anomalie sul mercato.

La stablecoin TUSD ha incrementato la propria forza mentre i volumi di trading su BTC sono crollati rispetto agli inizi di marzo.

Cerchiamo di analizzare la situazione insieme.

L’effetto Binance e la scelta di promuovere la stablecoin TUSD

Il 22 marzo 2023, Binance ha annunciato la fine della promozione “zero-fee sul trading di BTC” re-introducendo di fatto tutte le commissioni standard per le coppie di scambio stable-BTC, fatta eccezione per la stablecoin TUSD.

Ad oggi, TUSD rimane l’unica valuta di scambio, con valore ancorato a quello del dollaro, a godere dello sconto sulle fee dell’exchange di criptovalute.

In particolare sono 13 le coppie in cui è presente TUSD e che gli utenti possono sfruttare per non pagare commissioni sul trading.

Questa decisione ha creato i presupposti per la crescita di TUSD che, secondo i dati di Kaiko, ad oggi controlla circa il 50% del volume totale di BTC su Binance.

Si tratta di una crescita enorme per la stablecoin, visto e considerando che fino a poco fa il proprio market share era prossimo allo zero se paragonato a quello di USDT e BUSD.

BTC Market Share binance

A dire il vero, se consideriamo tutti i volumi di scambio di criptovalute sui CEX e non solo quelli in BTC su Binance, possiamo osservare che effettivamente le principali stablecoin del settore risultano ancora dominanti

USDT, controllata e gestita da Tether, è responsabile dell’80% dei volumi mossi sugli exchange centralizzati, mentre BUSD, la cui emissione era gestita da Paxos fino a poco tempo fa, gestisce il 10% di questi scambi.

Ciononostante, TUSD ha avuto una crescita straordinaria se pensiamo che fino a poco fa era totalmente irrilevante. La questione si fa interessante visto che la popolarità della stablecoin è arrivata grazie a Binance, ma quest’ultima non ha legami pubblici con TUSD.

Cos’hanno in mente CZ ed il suo team? Hanno pianificato di acquisire TrustToken, la società che gestisce la valuta virtuale, in ottica di rimpiazzare BUSD che ha una data di scadenza e verrà eliminata tra non molto da Paxos su ordine della SEC?

Molto probabilmente lo scopriremo tra qualche mese, nel frattempo rimane interessante osservare l’ascesa di TUSD e futuri cambiamenti sul suo market share.

Stablecoin CEX Market Share

Il CEO di Binance entusiasta per la regolamentazione MiCA in Europa

Restando in tema exchange e stablecoin, è interessante notare che ieri il CEO di Binance, Changpeng Zhao, si è dimostrato entusiasta dell’annuncio della firma del Parlamento Europeo sulla regolamentazione MiCA presentata dalla Commissione Europea.

Il MiCA rappresenta il primo quadro normativo che delinea le linee guida per i provider di servizi crypto che intendono  svolgere le loro attività di business in EU.

Si tratta di un traguardo non indifferente per il mondo delle crypto all’interno dell’Unione, visto che finalmente questo settore diventerà a breve regolamentare in tutto e per tutto, e senza zone di incertezza a livello legislativo.

CZ, si è espresso così su Twitter:

Adesso Binance avrà 12/18 mesi per adeguarsi e risultare compliante con le normative europee. Essendo Binance un exchange con sede legale al di fuori dell’UE ( Seychelles), non potrà fare “marketing attivo” per convincere gli utenti europei ad utilizzare i suoi servizi, oppure dovrà registrarsi ed ottenere le dovute licenze per operare senza limiti

Anche sul fronto stablecoin ci sono novità in arrivo, qualora Binance decidesse di emettere in futuro una propria stablecoin con peg Euro, questa non potrà superare il valore di 200 milioni di euro di scambi ( non conta il trading su exchange) e la soglia di 1 milioni di transazioni al giorno.

Qualora tali valori dovessero essere superati, la società che gestisce la stablecoin dovrà proporre un piano per far ritornare gli scambi entro il limite concesso.

Volumi di scambio nel mercato BTC crollano dopo la scelta di reintrodurre le fee sulle principali coppie 

Dal 22 marzo, giorni in cui Binance ha reintrodotto le fees per le coppie più liquide, fatta eccezione per TUSD, i volumi di trading in BTC su TUTTI gli exchange sono scesi drasticamente.

Questo può far riflettere sul dominio che Binance ha su tutti i mercati visto che è stato il driver protagonista di questo slittamento dei volumi.

I volumi di trading per le coppie in BTC sugli exchange centralizzati sono stati sorprendentemente alti negli ultimi 7 mesi in cui Binance aveva introdotto il programma zero-fee, visto e considerando l’outlook di mercato ed il bear market ancora non sconfitto del tutto.

Infatti, in periodi di incertezza e di ribassi continuativi dei mercati, come l’anno 2022, generalmente i volumi di scambio dovrebbero attraversare una fase di distribuzione con conseguente diminuzione delle contrattazioni. 

Forse il programma zero-fee è servito per mantenere alta l’attenzione sui mercati e per non permettere capitolazioni del valore di Bitcoin, in un contesto storico difficile per tutti i mercati, non solo quelli delle criptovalute.

Al di là di ciò, i volumi ad oggi sembrano essere scesi pesantemente, tornando a livelli considerati “normali” per la fase che sta attraversando Bitcoin.

2023 Daily BTC Volume

Queste anomalie ci devono far riflettere su quanto il mercato sia drogato dall’influenza di Binance, che rappresenta il protagonista principale della maggioranza degli avvenimenti che succedono sui mercati.

Anche Tether e la sua stablecoin USDT hanno raggiunto livelli di dominanza inauditi come quelli di Binance, che rischiano di mettere in pericolo l’intero settore se solo queste istituzioni dovessero fallire in futuro.

Mentre il mondo delle blockchain sperimenta innovazioni sempre più utili ed interessanti per il futuro, come l’avvento degli zk rollup e l’ascesa dei layer 2, la maggioranza del mercato resta ancora succube di due entità centralizzate che insieme riescono a fare bello e cattivo tempo.

La questione risulta paradossale se pensiamo che Bitcoin e le criptovalute sono state create per dare sfogo agli ideali di libertà e di decentralizzazione.

Ci auguriamo che la maggior parte degli utenti del mondo crypto si rendano conto di questa situazione ed inizino a sperimentare il fascino dei wallet non-custodial e del mondo DeFi, per contrastare il dominio surreale di queste due realtà.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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