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Polygon Labs lancia “The Value Prop” e mette in mostra i valori della Blockchain

Polygon Labs continua la sua lunga serie di attività di educazione nel campo Web3 lanciando “The Value Prop”, un database open source che mostra i valori e i casi d’uso della blockchain.

Dopo lo spoiler della versione 2.0 di Polygon, che sul fronte tecnico migliorerà i fattori scalabilità e interoperabilità del layer 2, ecco un’altra fantastica notizia, questa volta nel campo della comunicazione e dell’indicizzazione.

Tutti i dettagli nell’articolo.

Polygon Labs e i casi d’uso della Blockchain con “The Value Prop”

Ieri, Polygon Labs, società di sviluppo software artefice della soluzione layer 2 di ridimensionamento blockchain che prende il suo stesso nome, ha lanciato il sito web “The Value Prop”.

Si tratta di un database open source che elenca i differenti casi d’uso che la tecnologia blockchain ricopre specificando i progetti e le applicazioni presenti sul mercato.

Funge come una sorta di “Wikipedia per il mondo crypto e Web3” in cui lo scopo ultimo è quello di educare il pubblico ed aggiornarlo sulle ultime innovazioni dell’industria delle blockchain, sempre in movimento e pronta ad integrare nuove migliorie ogni giorno.

“The Value Prop” contiene oltre 300 applicazioni che operano in 39 casi d’uso differenti all’interno di 7 categorie ben distinte tra le quali figurano l’istruzione, la sicurezza e la gestione del rischio, l’impatto sociale e la sostenibilità, la finanza, il business-marketing, la governance e le tecnologie dell’informazione.

Il database verrà aggiornato mano a mano che emergeranno nuovi progetti o nuove esempi su come la blockchain può giocare un ruolo importante all’interno della società moderna.

D’ora in poi, con il nuovo prodotto di Polygon Labs nessuno dovrà più perdere tempo sul web per trovare un’applicazione in particolare con un caso d’uso specifico.

Inoltre, è da sottolineare che il database, oltre a facilitare la ricerca delle vari progetti del settore, presenta varie iniziative socialmente responsabili come la riduzione dell’impronta carbonica, la facilitazione della consegna di donazioni per situazione emergenziali ed il sostegno nel finanziamento di nuove idee tramite il crowdfunding

In merito al lancio di “The Value Prop”, Rebecca Rettig, Chief Policy Officer presso la società che è dietro gli sviluppi di Polygon, ha affermato che l’idea è nata per rendere noto al pubblico il valore che la tecnologia blockchain può portare nel mondo, citando le seguenti parole:

“Sappiamo che gli sviluppatori stanno costruendo incredibili applicazioni basate su blockchain che hanno un impatto positivo sul mondo; Il Value Prop li evidenzia in un modo coerente che consente a chiunque, sempre e ovunque, di accedere ai fantastici casi d’uso in fase di creazione. “

Polygon Labs in seguito al lancio del database ha invitato la propria community ed i prossimi visitatori del sito a condividere il loro caso d’uso preferito su Twitter per poter coniare un NFT gratuito su fair.xyz.

I proventi delle vendite secondarie che verranno prodotti dal sito web saranno devoluti al “DeFi Education Fund”, gruppo di ricerca che lavora senza scopo di lucro per poter esplicare nel modo migliore possibile i vantaggi della finanza decentralizzata aiutando i progetti emergenti.

Polygon: scalabilità ed interoperabilità ad alti livelli su blockchain

L’annuncio di “The Value Prop” da parte di Polygon Labs, arriva dopo un’altra bomba a mano sganciata tra il pubblico degli appassionati al mondo delle blockchain.

Pochi giorni fa, infatti, la società che è impegnata negli sviluppi interni del layer 2 di Ethereum, ha annunciato che a breve sarà lanciata la versione 2.0 della chain, che potenzialmente potrebbe essere un game changer per il settore.

Lo scopo è quello di creare un nuovo layer, orientato nella ricerca del trasferimento del valore, che dovrà assomigliare il più possibile ad Internet, per quanto riguarda il throughput e l’unificazione delle risorse interne.

La versione 2.0 è stata descritta, infatti, come un conglomerato di reti layer 2 in grado di scalare all’infinito e di attingere a liquidità unificata.

Tramite lo sviluppo di soluzioni zero-knowledge (zk) e l’avvento dei protocolli che permettono una massima interoperabilità tra reti differenti (ad esempio LayerZero), l’intento di Polygon è di posizionarsi come infrastruttura più innovativa e funzionale del settore, abbattendo tutte le difficoltà ed i limiti del mondo del Web3.

Polygon Labs si è spinta a definire la nuova chain come “il layer del valore per internet”, facendo intendere che non ce ne sarà per nessuno, ad eccezioni di Ethereum che rappresenta il substrato principale da cui ereditare la sicurezza ed il framework operativo.

Ci si aspetta dunque una ricostruzione totale dell’ecosistema di Polygon, che nelle prossime settimane vedrà affrontare temi caldi di fronte al proprio pubblico come:

  • il futuro della Polygon PoS chain;
  • l’evoluzione del token MATIC e se sarà introdotto un nuovo token, magari tramite airdrop agli early adopter della rete zkEVM;
  • la transizione verso una governance e una tesoreria differente per il nuovo protocollo;
  • la roadmap del “value layer”.

Anche se nulla è stato ancora effettivamente rilasciato sul mercato, tutti gli stakeholder di Polygon sono in eccitazione per quello che sembra essere l’inizio di una vera e propria rivoluzione in ambito blockchain.

Ad maiora.

Analisi del prezzo del token MATIC

Mentre l’ecosistema di Polygon continua ad arricchirsi di nuovi prodotti interessati e di migliorare gli aspetti tecnici della proprie infrastrutture blockchain, il token MATIC sanguina sul piano dei prezzi.

Purtroppo innovazione e speculazione sono due concetti che viaggiano su binari differenti e raramente il successo di un campo nel breve termine influisce anche sull’altro.

La crescita e lo sviluppo delle attività interne di Polygon servirà indiscutibilmente per posizionare la chain come rete di riferimento per quello che riguarda le soluzioni di ridimensionato di Ethereum, il ché porterà benefici a MATIC solo nel lungo periodo.

Per ora la criptovaluta resta succube dell’andamento del resto del mercato, altamente penalizzato dalle attività discriminatorie della Securities and Exchange Commission nei confronti del settore altcoin e degli exchange di criptovalute che operano in USA.

Nelle ultime tre settimane MATIC ha perso circa il 37% del suo valore, in un downtrend che prosegue indisturbato dagli inizi del mese di Febbraio.

Al di là di ciò la fine della sofferenza dei prezzi per il token nativo di Polygon potrebbe essere vicina: nuovi stimoli sul fronte macroeconomico e nuovi notizie positive come l’annuncio di BlackRock che spinge per un ETF spot su Bitcoin, potrebbero rallegrare il mercato delle criptovalute.

Inoltre, sul della price action di MATIC, l’indicatore dell’RSI si avvicina nel campo ipervenduto nel time frame settimanale mentre in quello giornaliero si trova già a livelli estremamente bassi.

Ciò si traduce in un probabile rialzo dei prezzi, almeno nel breve periodo, con una continuazione del trend qualora il mercato in generale dovesse rispondere alla negatività subita negli ultimi mesi.

Questo potrebbe essere un buon momento per accumulare e per abbassare il prezzo di carico dei propri buy su MATIC.

L’indice del supertrend segna ancora la presenza di ribassi nell’aria. Tuttavia, essendo in ritardo nelle sue valutazione, potrebbe iniziare presto un’inversione con potenzialità molto alte a livello speculativo.

Per ora MATIC segna un prezzo di 0,589 dollari per unità, con una capitalizzazione di 5 miliardi di dollari e un volume nelle ultime 24 ore pari a 557 milioni di dollari.

Grafico giornaliero del prezzo di Polygon (MATIC/USDT)
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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