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Che cos’è e come funziona la piattaforma di scambio in crypto Osmosis?

In questo articolo vediamo cos’è e come funziona il protocollo interchain di scambi in crypto Osmosis che opera attraverso l’omonima rete decentralizzata all’interno dell’ecosistema Cosmos.

Negli ultimi giorni questa piattaforma ha dovuto fronteggiare un problema riguardante il router che sta portando difetti sul fronte della scalabilità e della precisione dei prezzi all’interno del DEX.

In questo contesto emergono le sfide che Osmosis sta affrontando e dovrà affrontare per emergere come applicazione decentralizzata dominante nel panorama DeFi.

Vediamo anche l’andamento del token OSMO; utilizzato per la governance del progetto e per lo staking all’interno della piattaforma.
Tutti i dettagli di seguito.

Crypto update: che cos’è e come funziona il DEX Osmosis?

Osmosis è un DEX, ovvero una piattaforma che consente di scambiare crypto attraverso un’infrastruttura non custodiale, che opera all’interno dell’universo Cosmos SDK.

Osmosis, però, rappresenta anche una blockchain, più specificatamente una delle 46 reti interchain che comunicano tra di loro attraverso il noto protocollo Inter-Blockchain Communication (IBC) di Cosmos.

All’interno di questo vasto ecosistema, chain personalizzate e diversi token possono interagire tra di loro sfruttando anche l’applicazione Osmosis che offre strumenti avanzati per la creazione di app e contratti intelligenti nativi interchain.

La struttura ad AMM (Automated Market Making) prevede che i token quotati all’interno della piattaforma siano collocati all’interno di pool di liquidità, che concettualmente riportano alla coppia di scambio che troviamo negli exchange centralizzati come Binance e Coinbase.

In questo pool gli utenti possono depositare uno dei due token che la formano, contribuendo ad aumentare la liquidità per i traders e guadagnando contemporaneamente parte delle fees per la transazioni.

L’app di Osmosis eleva questa architettura infrastrutturale permettendo agli stessi utenti che fanno da lp, di creare le proprie pool serrandole con parametri unici, e di eseguire particolari azioni come il “superfluid staking” che consente agli stakers di crypto come ATOM e OSMO di partecipare contemporaneamente al ruolo di fornitori di liquidità, con un’efficienza massima del capitale.

L’eterogeneità e la sovranità che la piattaforma offre ai propri utenti nella creazione pool di liquidità personalizzabili è unita all’interoperabilità presente su Cosmos, rendendo l’esperienza utente unica in ogni suo aspetto.

Al momento Osmosis presenta un TVL di 65,4 milioni di dollari, un volume di trading pari a 9 milioni di dollari nelle ultime 24 ore e un totale di trasferimenti interchain eseguiti che ammonta a più di 1000 transazioni.

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Bug sul router di Osmosis mette alla prova la piattaforma di crypto trading

La scorsa settimana la piattaforma interchain di scambi in crypto Osmosis, ha registrato alcuni problemi dopo che sono state aggiunte alcune pools al suo interno.

In particolare diversi utenti dell’applicazione decentralizzata hanno riferito di essersi trovati impossibilitati nell’eseguire swap ed altre operazioni a causa di un bug.

Il DEX non leggeva i saldi degli utenti e non permetteva di interagire con i contratti intelligenti, risultando di fatti inutilizzabile.

Un utente ad esempio, ha condiviso su X la sua spiacevole situazione, in cui pur avendo un saldo di oltre 605.000 token OSMO, non riusciva a venderne nemmeno 500 per USDC.

La risposta del team di Osmosis è stata tempestiva ed ha avvisato la propria community su X di essere stata affetta da un bug riguardante il browser router, riportando la situazione alla normalità in poche ore.

All’interno dello stesso post pubblicato sul social media, gli addetti ai lavori hanno spiegato che purtroppo l’aggiunta di CL pools può talvolta causare dei problemi di scalabilità e precisione all’interno della propria piattaforma.

Volendo gestire una struttura con uno dei tempi più competitivi sul mercato in termini di generazione dei prezzi degli assets (circa 200 ms) sul DEX, capita purtroppo di osservare dei piccoli bug.

Lo stesso team ha però spiegato che sono consapevoli di questo limite, e che stanno lavorando assiduamente per oltrepassarlo una volta per tutte, con la soluzione che a quanto pare sembra essere vicina.

Difetti di scalabilità e precisione dei feeds di prezzi rischiano di compromettere l’innovazione portata avanti in casa Osmosis, con gli utenti della piattaforma di scambi in crypto che potrebbero migrare su altro competitor più “affidabile”.

Per ora questo piccolo bug non sembra aver scatenato l’ira della community, né la fuga di capitali all’interno delle pools decentralizzate.

Ad ogni modo è fondamentale che Osmosis risolva definitivamente questa lacuna, potendo continuare la sua strada verso la costruzione e l’ampliamento dell’ecosistema Cosmos. 

Analisi ed andamento del token OSMO

Osmosis presenta all’interno del proprio ecosistema anche un token interno chiamato OSMO, che svolge diverse funzioni.

In primo luogo la crypto è utilizzata per votare alle proposte di governance che vengono pubblicate di volta in volta dalla community, contribuendo a formare una struttura decentralizzata. Ovviamente più grande è l’ammontare di token posseduto da un utente, maggiore è il suo potere di voto.

Poi, OSMO è utilizzato come risorsa destinata allo staking, con cui gli utenti possono contribuire alla sicurezza della rete proof-of-stake e contemporaneamente guadagnare uno yield dal proprio deposito.

In particolare, un campo dello staking in cui OSMO è particolarmente efficiente è quello del “superfluid staking” in cui gli utenti possono collocare le proprie crypto come fornitura di liquidità e allo stesso tempo utilizzarle per proteggere l’interchain da attacchi informatici.

Il primo pool di token Osmosis a consentire lo staking superfluido è il pool ATOM/OSMO, che è il principale pool di staking crittografico di Osmosis in termini di volume e include sia OSMO che il token Cosmos ATOM.

La supply della moneta è fissata ad 1 miliardo unità, di cui il 49,26% è già in circolazione sui mercati, mentre il restante 50,74% è in vesting e sarà distribuito ai vari partecipanti del network decentralizzato da qui ai prossimi 23 anni.

L’inflazione per OSMO è presente come in ogni token PoS, ma viene gestita in modo intelligente, diminuendo anno dopo anno la quantità di criptovalute immesse sul mercato.

Sul fronte della price action, nonostante la news del bug del router del DEX non abbia impattato in alcun modo sul valore di OSMO, c’è da osservare che la crypto soffre di una pesante pressione di vendita.

A partire da inizio anno, dopo un piccolo rally che ha fatto crescere la quotazione della moneta di oltre il 60% in meno di 50 giorni, le cose sono andate sempre per il peggio fino ad oggi.
Da febbraio in poi infatti, OSMO ha perso circa il 77% del suo valore passando dagli 1,1 dollari agli attuali 0,25 dollari.

Il punto debole della crypto di Osmosis non è tanto il fattore inflattivo, che come detto è ampiamente controllato, ma piuttosto dalla scarsità in ambito utilitario che la risorsa ricopre.
Gli utenti non hanno particolari incentivi economici ad holdare il token, se non per votare ad una proposta di governance o per creare una pool personalizzate.

Nella nuova tokenomics pubblicata a giugno di quest’anno, il team del progetto ha provato a risolvere questo problema aumentando lo yield degli stakers che decidono di bloccare OSMO con parte degli incentivi degli LP e della community pool.

Ad ogni modo il grafico per ora parla chiaro e non sembra presagire alcun tipo di inversione.

Finché non verrà trovato un supporto stabile dei prezzi, sarà difficile stabilire un rialzo nel medio periodo per OSMO.

Sul fronte più speculativo è da segnalare l’aumento improvviso nel volume di scambio durante la giornata di ieri, che potrebbe essere da monito per qualche breve rally a rialzo, visto e considerando anche il livello dell’RSI che si trova in zona iper venduta.

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Grafico giornaliero del prezzo di Osmosis (OSMO/USDT)
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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